Eicma 2014, Kawasaki toglie il velo alla Z300
La piccola naked della Casa di Akashi monta il motore della Ninja 300, il bicilindrico parallelo da 296 cm3, con alcune tecnologie impiegate nelle cilindrate superiori, come la doppia valvola a farfalla e la frizione assistita anti-saltellamento. Da grande anche la linea estetica, ripresa da quella della famiglia delle Z
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Per giovani motociclisti
Tra le sei anteprime mondiali che Kawasaki ha portato all’Eicma, la Z300 va a colmare una lacuna presente non solo nel suo listino ma anche nel mercato in generale, visto che le sue uniche avversarie sono la Suzuki Inazuma 250 e la nuova Benelli BN251, in arrivo nel 2015. L’aspetto della Z300 ricorda moltissimo quello della sorella maggiore Z800, e, in effetti, la Z800e con potenza limitata a 35 kW potrebbe essere lo step successivo nella crescita di un giovane motocilista. Dunque, la piccola naked mostra linee taglienti e uno sguardo accigliato grazie alla conformazione del faro anteriore; le luci di posizione posteriori a led impreziosiscono il codino slanciato in linea con la famiglia delle Z. Nella Z300 batte lo stesso cuore della Ninja 300: è il bicilindrico parallelo da 296 cm3 da 39 CV a 11mila giri, che adotta alcune tecnologie presenti anche sulla sportiva carenata. Come, per esempio, la doppia valvola a farfalla che offre maggior potenza e coppia a tutti i regimi e la frizione assistita anti-saltellamento che riduce lo sforzo alla leva e impedisce alla ruota posteriore di slittare nelle scalate più decise. A facilitare la guida ai principianti ci pensano il manubrio largo e l’Abs, di serie, molto compatto; il telaio rigido e il setting sportivo delle sospensioni (forcella telescopica da 37 mm, e mono Kawasaki Uni-Trak) favoriscono la guida sportiva, che i due dischi a margherita all’anteriore e al posteriore sembrano suggerire. Del resto è sportiva anche la strumentazione composta da un grande contagiri elettronico e uno schermo lcd multi-funzione.
Tra le sei anteprime mondiali che Kawasaki ha portato all’Eicma, la Z300 va a colmare una lacuna presente non solo nel suo listino ma anche nel mercato in generale, visto che le sue uniche avversarie sono la Suzuki Inazuma 250 e la nuova Benelli BN251, in arrivo nel 2015. L’aspetto della Z300 ricorda moltissimo quello della sorella maggiore Z800, e, in effetti, la Z800e con potenza limitata a 35 kW potrebbe essere lo step successivo nella crescita di un giovane motocilista. Dunque, la piccola naked mostra linee taglienti e uno sguardo accigliato grazie alla conformazione del faro anteriore; le luci di posizione posteriori a led impreziosiscono il codino slanciato in linea con la famiglia delle Z. Nella Z300 batte lo stesso cuore della Ninja 300: è il bicilindrico parallelo da 296 cm3 da 39 CV a 11mila giri, che adotta alcune tecnologie presenti anche sulla sportiva carenata. Come, per esempio, la doppia valvola a farfalla che offre maggior potenza e coppia a tutti i regimi e la frizione assistita anti-saltellamento che riduce lo sforzo alla leva e impedisce alla ruota posteriore di slittare nelle scalate più decise. A facilitare la guida ai principianti ci pensano il manubrio largo e l’Abs, di serie, molto compatto; il telaio rigido e il setting sportivo delle sospensioni (forcella telescopica da 37 mm, e mono Kawasaki Uni-Trak) favoriscono la guida sportiva, che i due dischi a margherita all’anteriore e al posteriore sembrano suggerire. Del resto è sportiva anche la strumentazione composta da un grande contagiri elettronico e uno schermo lcd multi-funzione.
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