Ed Turner "The Sword", una spada per far girar la testa
Una motocicletta per soddisfare un sogno, una motocicletta per tirare una bella linea di demarcazione dopo essere sfuggiti alla morte durante gli attacchi di Parigi di novembre 2015. Ecco cosa voleva quel cliente da Ed Turner
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Fuoriserie
Il destino, una spada e la moto
I grandi eventi nella propria vita spesso vanno ricordati. A volte basta una foto, altre volte un tatuaggio o un anello. In questo caso una motocicletta è il modo per ricordare di esser usciti vivi dall’inferno, nella fattispecie dagli attentati di Parigi di novembre 2015 che causarono 137 morti e oltre 350 feriti. Così Gregoire, un cittadino francese, ha deciso che doveva coronare il suo sogno e ha interpellato Karl Renoult per commissionargli una moto. Renoult è meglio conosciuto col nome di Ed Turner ed è uno dei preparatori più estremi ed estroversi del panorama europeo. Ogni motocicletta che esce dalla sua officina a Nantes ha caratteri unici che vanno dalla cultura pop fino alle citazioni più fini e inaspettate.
Basta pensare al Mad Dax, una Honda XLS trasformata in una Honda Monkey in scala 2 a 1 oppure alla Suzuki GSX1100 CC, una meravigliosa street fighter colorata come uno skateboard o un graffito. Ed Turner: gioco di parole con l’inglese head turner, quello che fa girare la testa, non poteva che essere così con le sue moto.
La motocicletta preparata per Gregoire è una Kawasaki, una Z1000ST del 1980, mansueta turistica con trasmissione a giunto cardanico, trasformata in un scintillante incrocio tra un bobber e un board tracker. Come dice Karl: "La scelta è caduta sulla Z1000 perchè già potente, con un telaio leggero ed economica. Così mi sarei potuto dedicare ai particolari e ai dettagli".
Dopo aver accorciato raffinatamente il telaio al posteriore, si è passati alla revisione della ciclistica in modo veramente estremo: il posteriore è rigido mentre la forcella anteriore che proviene da una Honda CBR ha subito uno strano processo di invecchiamento essendo stata svuotata ed accoppiata a una molla esterna, una sorta di springer dei tempi moderni.
I riflessi vintage vanno oltre all’impianto di ammortizzazione e comprendono il kick start per l’avviamento e, soprattutto, la gommatura che si accoppia ai cerchi standard lucidati. Per entrambe le coperture s’è scelto Avon con un modello per automobili, il 525/550 al posteriore, e una Run Master 3.5 all’avantreno. Renoult aggiunge:"Per una realizzazione radicale le proporzioni sono importanti: così come per le gomme, abbiamo fatto lo stesso con il piccolo serbatoio in alluminio da 5 litri, nessun compromesso." Il serbatoio ha anche un’altra distintiva e preziosa particolarità, reca inciso su di esso un passo del Libro di Ezechiele dell’Antico Testamento che recita della furia di Dio attraverso una spada affilata, che tra l’altro da il nome a questa Kawasaki.
Di scintillante oltre al serbatoio ci sono molti altri dettagli come i clamorosi scarichi ascendenti e tutti i dettagli cromati dal motore ai vari supporti. Bellissimo il manubrio old style che si contrappone alla luce stop a Led sotto la sella, quest’ultima fatta interamente a mano.
È incredibile la quantità di dettagli presenti su questa special, dalle scritte ai disegni passando per i vari componenti. Come ha detto Karl, è servito parecchio tempo per ultimarla ma una volta completata ha sortito da subito l’effetto desiderato. Torcicollo tra gli appassionati che si girano a guardarla. E un ricordo di vita scintillante per il suo - doppiamente - fortunato proprietario.
Photo credit :François Richer
I grandi eventi nella propria vita spesso vanno ricordati. A volte basta una foto, altre volte un tatuaggio o un anello. In questo caso una motocicletta è il modo per ricordare di esser usciti vivi dall’inferno, nella fattispecie dagli attentati di Parigi di novembre 2015 che causarono 137 morti e oltre 350 feriti. Così Gregoire, un cittadino francese, ha deciso che doveva coronare il suo sogno e ha interpellato Karl Renoult per commissionargli una moto. Renoult è meglio conosciuto col nome di Ed Turner ed è uno dei preparatori più estremi ed estroversi del panorama europeo. Ogni motocicletta che esce dalla sua officina a Nantes ha caratteri unici che vanno dalla cultura pop fino alle citazioni più fini e inaspettate.
Basta pensare al Mad Dax, una Honda XLS trasformata in una Honda Monkey in scala 2 a 1 oppure alla Suzuki GSX1100 CC, una meravigliosa street fighter colorata come uno skateboard o un graffito. Ed Turner: gioco di parole con l’inglese head turner, quello che fa girare la testa, non poteva che essere così con le sue moto.
La motocicletta preparata per Gregoire è una Kawasaki, una Z1000ST del 1980, mansueta turistica con trasmissione a giunto cardanico, trasformata in un scintillante incrocio tra un bobber e un board tracker. Come dice Karl: "La scelta è caduta sulla Z1000 perchè già potente, con un telaio leggero ed economica. Così mi sarei potuto dedicare ai particolari e ai dettagli".
Dopo aver accorciato raffinatamente il telaio al posteriore, si è passati alla revisione della ciclistica in modo veramente estremo: il posteriore è rigido mentre la forcella anteriore che proviene da una Honda CBR ha subito uno strano processo di invecchiamento essendo stata svuotata ed accoppiata a una molla esterna, una sorta di springer dei tempi moderni.
I riflessi vintage vanno oltre all’impianto di ammortizzazione e comprendono il kick start per l’avviamento e, soprattutto, la gommatura che si accoppia ai cerchi standard lucidati. Per entrambe le coperture s’è scelto Avon con un modello per automobili, il 525/550 al posteriore, e una Run Master 3.5 all’avantreno. Renoult aggiunge:"Per una realizzazione radicale le proporzioni sono importanti: così come per le gomme, abbiamo fatto lo stesso con il piccolo serbatoio in alluminio da 5 litri, nessun compromesso." Il serbatoio ha anche un’altra distintiva e preziosa particolarità, reca inciso su di esso un passo del Libro di Ezechiele dell’Antico Testamento che recita della furia di Dio attraverso una spada affilata, che tra l’altro da il nome a questa Kawasaki.
Di scintillante oltre al serbatoio ci sono molti altri dettagli come i clamorosi scarichi ascendenti e tutti i dettagli cromati dal motore ai vari supporti. Bellissimo il manubrio old style che si contrappone alla luce stop a Led sotto la sella, quest’ultima fatta interamente a mano.
È incredibile la quantità di dettagli presenti su questa special, dalle scritte ai disegni passando per i vari componenti. Come ha detto Karl, è servito parecchio tempo per ultimarla ma una volta completata ha sortito da subito l’effetto desiderato. Torcicollo tra gli appassionati che si girano a guardarla. E un ricordo di vita scintillante per il suo - doppiamente - fortunato proprietario.
Photo credit :François Richer
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