È morto Riccardo Rocky Agusta, il figlio del conte Corrado
Era il figlio di Corrado, il conte a cui si devono i 75 titoli mondiali conquistati da MV. Aveva 67 anni e si è spento a St. Moritz lo scorso mercoledì dopo una lunga malattia. La sua è stata una vita "di corsa": infatti è stato anche pilota e direttore sportivo
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Erede di una famiglia storica
I funerali di Riccardo Rocky Agusta si terranno giovedì 18 gennaio, giusto il tempo per far rientrare la salma dalla Svizzera. Il figlio del conte Corrado Agusta, storico patron della casa, è morto a 67 anni dopo una lunga malattia e dal padre aveva preso la passione per auto e moto. Negli ultimi anni la sua vita si è divisa tra Saint Moritz, Francia e Sudafrica, ma la camera ardente sarà allestita a Villa Agusta, dove viveva la famiglia e oggi sede dell’archivio storico, annesso al Museo Agusta. La sua è stata una vita presa di corsa, era infatti un pilota automobilistico e titolare di una scuderia di auto da corsa. Una passione coltivata fin da bambino, sulle orme del padre che lo aveva nominato responsabile della gestione della Squadra Corse MV Agusta negli anni di Agostini e Bonera, qualche anno prima che la famiglia abbandonasse il settore moto per dedicarsi esclusivamente a quello dell'aeronautica. Le politiche familiari però non allontanarono Riccardo dalla sua passione, tanto che è stato pilota automobilistico, ultimi risultati nel FIA GT del 2004 e proprietario di un team di auto (Agusta Racing Team) attivo nel corse Turismo e Endurance. Fu un personaggio sempre sopra le righe e anche nel momento della sua morte ha voluto stupire facendo pubblicare il suo necrologio scritto in prima persona, che recita: "Da oggi io Riccardo (Rocky) Agusta non sono più tra voi su questa terra. Sono in ogni caso vicino al dolore dei miei figli Corrado, Giovanni e Butch, di Valerie, di Monica e dei miei parenti ed amici. Non siate tristi, perché la tristezza non mi è mai piaciuta, così ricordatemi con gioia. Io da parte mia cercherò con molta discrezione di starvi vicino e proteggervi."
I funerali di Riccardo Rocky Agusta si terranno giovedì 18 gennaio, giusto il tempo per far rientrare la salma dalla Svizzera. Il figlio del conte Corrado Agusta, storico patron della casa, è morto a 67 anni dopo una lunga malattia e dal padre aveva preso la passione per auto e moto. Negli ultimi anni la sua vita si è divisa tra Saint Moritz, Francia e Sudafrica, ma la camera ardente sarà allestita a Villa Agusta, dove viveva la famiglia e oggi sede dell’archivio storico, annesso al Museo Agusta. La sua è stata una vita presa di corsa, era infatti un pilota automobilistico e titolare di una scuderia di auto da corsa. Una passione coltivata fin da bambino, sulle orme del padre che lo aveva nominato responsabile della gestione della Squadra Corse MV Agusta negli anni di Agostini e Bonera, qualche anno prima che la famiglia abbandonasse il settore moto per dedicarsi esclusivamente a quello dell'aeronautica. Le politiche familiari però non allontanarono Riccardo dalla sua passione, tanto che è stato pilota automobilistico, ultimi risultati nel FIA GT del 2004 e proprietario di un team di auto (Agusta Racing Team) attivo nel corse Turismo e Endurance. Fu un personaggio sempre sopra le righe e anche nel momento della sua morte ha voluto stupire facendo pubblicare il suo necrologio scritto in prima persona, che recita: "Da oggi io Riccardo (Rocky) Agusta non sono più tra voi su questa terra. Sono in ogni caso vicino al dolore dei miei figli Corrado, Giovanni e Butch, di Valerie, di Monica e dei miei parenti ed amici. Non siate tristi, perché la tristezza non mi è mai piaciuta, così ricordatemi con gioia. Io da parte mia cercherò con molta discrezione di starvi vicino e proteggervi."
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