Discovering Katana - La Arashiyama - Takao Parkway
Per farci scoprire al meglio la nuova Katana, Suzuki ci ha offerto un’esperienza immersiva nei luoghi dove questo modello è nato e si è definito. Tra questi c'è anche la mitica Arashiyama - Takao Parkway, strada leggendaria amata da tutti gli appassionati di moto e auto
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100 curve
In Italia, se dici Val Trebbia oppure passo della Cisa l’associazione con le moto è pressoché immediata. Strade mitiche, toboga dove potersi divertire su due ruote, lingue d’asfalto che nel corso degli anni hanno preso una piega quasi leggendaria, enfatizzata dalla tradizione e dai racconti dei motociclisti che si sono succeduti tra queste curve. In Giappone, il corrispettivo di una delle tantissime strade “da moto” italiane è senza dubbio la Arashiyama - Takao Parkway, una strada a pedaggio a dieci minuti da Tokyo in cui si organizzano raduni auto-moto e dove gli appassionati vanno per guidare immersi in uno scenario da favola. Nulla a che vedere con gli scenari metropolitani di Fast&Furious Tokyo Drift, ma circa 10 km di curve e dislivelli in cui è possibile mettere alla frusta la ciclistica di ogni moto, un percorso non veloce ma molto tecnico, dove raccordare bene le curve è fondamentale per essere rapidi ed efficaci. Il tutto immerso in un bosco meraviglioso, meta turistica di chi villeggia a Kyoto, caratterizzata dal bellissimo fiume Kyotaki ma soprattutto dalla vegetazione dei suoi alberi, celebri per i colori accesi nel periodo primaverile e soprattutto autunnale. Per quanto riguarda la velocità, questa strada (come del resto molte nostre strade prese d’assalto da appassionati smanettoni) è stata teatro di numerosi incidenti, ecco perché l’accesso alle moto è consentito soltanto durante la settimana mentre nei weekend il pedaggio è aperto solo alle quattro ruote. Una misura forte che, però, ci hanno raccontato è servita per dare una “regolata” a chi esagerava. Suzuki, per la presentazione della Katana (qui il nostro primo contatto) ha deciso di “prenotare” questa strada e concederci la possibilità di “scorazzare” in lungo e in largo per gli scollini del tracciato, dove abbiamo potuto apprezzare la ciclistica sincera della moto e la buona tenuta delle gomme di serie che, causa qualche spruzzata di pioggia nella notte precedente il test, hanno avuto il loro bel daffare per offrire tenuta su un asfalto a volte bagnato e viscido. In questo video ecco un bell’onboard dove un apripista Suzuki ci fa conoscere le oltre cento curve di questo tracciato. Buona visione!
In Italia, se dici Val Trebbia oppure passo della Cisa l’associazione con le moto è pressoché immediata. Strade mitiche, toboga dove potersi divertire su due ruote, lingue d’asfalto che nel corso degli anni hanno preso una piega quasi leggendaria, enfatizzata dalla tradizione e dai racconti dei motociclisti che si sono succeduti tra queste curve. In Giappone, il corrispettivo di una delle tantissime strade “da moto” italiane è senza dubbio la Arashiyama - Takao Parkway, una strada a pedaggio a dieci minuti da Tokyo in cui si organizzano raduni auto-moto e dove gli appassionati vanno per guidare immersi in uno scenario da favola. Nulla a che vedere con gli scenari metropolitani di Fast&Furious Tokyo Drift, ma circa 10 km di curve e dislivelli in cui è possibile mettere alla frusta la ciclistica di ogni moto, un percorso non veloce ma molto tecnico, dove raccordare bene le curve è fondamentale per essere rapidi ed efficaci. Il tutto immerso in un bosco meraviglioso, meta turistica di chi villeggia a Kyoto, caratterizzata dal bellissimo fiume Kyotaki ma soprattutto dalla vegetazione dei suoi alberi, celebri per i colori accesi nel periodo primaverile e soprattutto autunnale. Per quanto riguarda la velocità, questa strada (come del resto molte nostre strade prese d’assalto da appassionati smanettoni) è stata teatro di numerosi incidenti, ecco perché l’accesso alle moto è consentito soltanto durante la settimana mentre nei weekend il pedaggio è aperto solo alle quattro ruote. Una misura forte che, però, ci hanno raccontato è servita per dare una “regolata” a chi esagerava. Suzuki, per la presentazione della Katana (qui il nostro primo contatto) ha deciso di “prenotare” questa strada e concederci la possibilità di “scorazzare” in lungo e in largo per gli scollini del tracciato, dove abbiamo potuto apprezzare la ciclistica sincera della moto e la buona tenuta delle gomme di serie che, causa qualche spruzzata di pioggia nella notte precedente il test, hanno avuto il loro bel daffare per offrire tenuta su un asfalto a volte bagnato e viscido. In questo video ecco un bell’onboard dove un apripista Suzuki ci fa conoscere le oltre cento curve di questo tracciato. Buona visione!
Il primo contatto della Suzuki Katana
Discovering Katana - Le origini del mito
Discovering Katana - Il Museo Suzuki
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