Ddl Concorrenza, RC e tacito rinnovo: manca il sì del Senato
La Camera ha approvato il ddl concorrenza contenente alcune norme riferite all’RC auto: sconti sul premio per chi monta la scatola nera e fa ispezionare il veicolo. Per il via libera manca ancora il sì del Senato
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Politica e trasporti
Ddl concorrenza, RC auto
Il disegno di legge annuale sulla concorrenza è stato approvato dalla Camera: ora si attende il via libera del Senato. Tra i capitoli del provvedimento, uno fondamentale riguarda le RC auto e, in particolare, gli sconti sul premio per chi sceglie di istallare la scatola nera. Altro discorso, invece, per la già discussa questione tacito rinnovo.
Gli automobilisti e i motociclisti che dovessero accettare di istallare sul proprio veicolo la scatola nera o acconsentire l’ispezione del mezzo prima di stipulare la polizza, potrebbero beneficiare di sconti obbligatori sul premio. Niente da fare, invece, per i cosiddetti “virtuosi”: più volte discusso, il sistema che prevedeva scontistiche sul premio dell’RC per quanti non avessero causato incidenti da almeno 4 anni risiedendo nelle provincie a più alto tasso di sinistri non ha superato la nuova lettura, rimanendo così escluso dall’attuale ddl concorrenza. Novità che non convince tutti gli operatori: “alcune categorie di automobilisti rischiano di essere ingiustamente penalizzate”, spiega l’Ordine degli attuari, sottolineando come il Ddl concorrenza preveda di fatto “norme destinate a modificare aprioristicamente i prezzi delle polizze, il cui effettivo impatto sulla riduzione dei costi non è stato oggetto di alcuna valutazione”.
Altro discorso invece per il ritorno del tacito rinnovo, riferito non all’RC obbligatoria, bensì agli altri rami danni. A chiarirlo il responsabile Vita e Welfare di Ania Luigi Di Falco: “c’è un gigantesco equivoco - spiega a Radio 24 - la questione non riguarda le coperture RC auto, ma solo gli altri rami danni diversi dall’auto: polizze non obbligatorie, come quelle sulla casa e sulla salute”. Polizze volontarie, dunque, il cui tacito rinnovo garantirebbe al cliente condizioni invariate rispetto a quelle contenute nella polizza appena scaduta. Niente a che vedere, quindi, con l’RC auto obbligatoria, per la quale rimarrà valido il divieto al tacito rinnovo.
Come già ricordato, tuttavia, nulla è però ancora sicuro: approvato dalla Camera, il ddl dovrà infatti tornare in Senato per il via libera.
Gli automobilisti e i motociclisti che dovessero accettare di istallare sul proprio veicolo la scatola nera o acconsentire l’ispezione del mezzo prima di stipulare la polizza, potrebbero beneficiare di sconti obbligatori sul premio. Niente da fare, invece, per i cosiddetti “virtuosi”: più volte discusso, il sistema che prevedeva scontistiche sul premio dell’RC per quanti non avessero causato incidenti da almeno 4 anni risiedendo nelle provincie a più alto tasso di sinistri non ha superato la nuova lettura, rimanendo così escluso dall’attuale ddl concorrenza. Novità che non convince tutti gli operatori: “alcune categorie di automobilisti rischiano di essere ingiustamente penalizzate”, spiega l’Ordine degli attuari, sottolineando come il Ddl concorrenza preveda di fatto “norme destinate a modificare aprioristicamente i prezzi delle polizze, il cui effettivo impatto sulla riduzione dei costi non è stato oggetto di alcuna valutazione”.
Altro discorso invece per il ritorno del tacito rinnovo, riferito non all’RC obbligatoria, bensì agli altri rami danni. A chiarirlo il responsabile Vita e Welfare di Ania Luigi Di Falco: “c’è un gigantesco equivoco - spiega a Radio 24 - la questione non riguarda le coperture RC auto, ma solo gli altri rami danni diversi dall’auto: polizze non obbligatorie, come quelle sulla casa e sulla salute”. Polizze volontarie, dunque, il cui tacito rinnovo garantirebbe al cliente condizioni invariate rispetto a quelle contenute nella polizza appena scaduta. Niente a che vedere, quindi, con l’RC auto obbligatoria, per la quale rimarrà valido il divieto al tacito rinnovo.
Come già ricordato, tuttavia, nulla è però ancora sicuro: approvato dalla Camera, il ddl dovrà infatti tornare in Senato per il via libera.
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