Dakar 2022, 1ª tappa: Sanders su GasGas fa il bis
La quarantaquattresima edizione della Dakar è entrata nel vivo con la prima tappa "vera", nella quale diversi piloti hanno perso la rotta a causa della navigazione impegnativa. Ancora una volta, il migliore si è rivelato Daniel Sanders su GasGas. Bene il rookie Danilo Petrucci, 13º su KTM
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Il vero inizio
Il direttore David Castera l’aveva promesso: la Dakar 2022 sarebbe stata ostica in fatto di navigazione, e oggi ne abbiamo avuto la prova.
Il secondo giorno di gara, infatti, è coinciso con la vera partenza, dopo il prologo di ieri di soli 19 chilometri che, comunque, ha stabilito l’ordine di partenza per la tappa odierna: un anello di 333 chilometri intorno a Hail.
È stato dopo il chilometro 240 che i giochi si sono fatti duri a causa di una navigazione difficile che ha separato i piloti e ha portato alcuni di loro a commettere diversi errori.
Dopo la vittoria nel prologo, l’australiano della GasGas Daniel Sanders ha fatto il bis, dimostrandosi il migliore a gestire la situazione, agevolato anche dalla 15ª posizione di partenza che, al contrario, ha messo in difficoltà i concorrenti partiti davanti.
In particolare, lo spagnolo Joan Barreda su Honda, inizialmente in lotta per la vittoria, ha perso la bussola compromettendo irrimediabilmente la sua gara e pagando 41’54’’, e ora risulta 17º nella classifica generale.
Non è stato, tuttavia, l’unico tra i migliori a essere in questa situazione: tra questi anche il campione in carica Kevin Benavides, fresco di passaggio in KTM, ora fermo al 14º posto assoluto a 36’22’’ da Sanders.
Stessa sorte per altri due ex vincitori della Dakar, Toby Price a Ricky Brabec, rispettivamente su KTM e Honda, che hanno registrato 47’17’’, il primo, e un’ora, il secondo.
Al contrario, chi oggi può ritenersi soddisfatto è il cileno neoacquisto di Honda Pablo Quintanilla, che ha finito al 2º posto, con 3’07’’ di gap dal vincitore di tappa. Dopo di lui, occupa la 3ª posizione a 11’06’’ la prima KTM, quella dell’austriaco Matthias Walkner.
Appena fuori dal podio si collocano la Yamaha del francese Adrien Van Beveren e, a sorpresa, lo statunitense Mason Klein su KTM, alla prima esperienza alla Dakar, con un ritardo di 14’34’’ da Sanders.
Chiudono la top 10 Sam Sunderland su GasGas, Lorenzo Santolino su Sherco, Xavier de Soultrait su Husqvarna, Ross Branch su Yamaha e Skyler Howes du Husqvarna.
Tra i partecipanti di casa nostra, per la seconda volta consecutiva si è fatto notare l’ex pilota di MotoGP Danilo Petrucci, al debutto nel deserto con KTM, oggi 13º con 33’29’’ di ritardo sul vincitore.
Il secondo italiano italiano più veloce è stato, invece, Paolo Lucci, 24º su Husqvarna.
Classifica generale dopo la 1ª tappa: 1. Sanders (GasGas) - 2. Quintanilla (Honda) +3’07’’ - 3. Walkner (KTM) +11’06’’ - 4. Van Beveren (Yamaha) +12’46’’ - 5. Klein (KTM) +14’34’’ - 6. Sunderland (GasGas) +15’56’’ - 7. Santolino (Sherco) +16’54’’ - 8. de Soultrait (Husqvarna) +18’36’’ - 9. Branch (Yamaha) + 19’21’’ - 10. Howes (Husqvarna) +25’12’’
Il direttore David Castera l’aveva promesso: la Dakar 2022 sarebbe stata ostica in fatto di navigazione, e oggi ne abbiamo avuto la prova.
Il secondo giorno di gara, infatti, è coinciso con la vera partenza, dopo il prologo di ieri di soli 19 chilometri che, comunque, ha stabilito l’ordine di partenza per la tappa odierna: un anello di 333 chilometri intorno a Hail.
È stato dopo il chilometro 240 che i giochi si sono fatti duri a causa di una navigazione difficile che ha separato i piloti e ha portato alcuni di loro a commettere diversi errori.
Dopo la vittoria nel prologo, l’australiano della GasGas Daniel Sanders ha fatto il bis, dimostrandosi il migliore a gestire la situazione, agevolato anche dalla 15ª posizione di partenza che, al contrario, ha messo in difficoltà i concorrenti partiti davanti.
In particolare, lo spagnolo Joan Barreda su Honda, inizialmente in lotta per la vittoria, ha perso la bussola compromettendo irrimediabilmente la sua gara e pagando 41’54’’, e ora risulta 17º nella classifica generale.
Non è stato, tuttavia, l’unico tra i migliori a essere in questa situazione: tra questi anche il campione in carica Kevin Benavides, fresco di passaggio in KTM, ora fermo al 14º posto assoluto a 36’22’’ da Sanders.
Stessa sorte per altri due ex vincitori della Dakar, Toby Price a Ricky Brabec, rispettivamente su KTM e Honda, che hanno registrato 47’17’’, il primo, e un’ora, il secondo.
Al contrario, chi oggi può ritenersi soddisfatto è il cileno neoacquisto di Honda Pablo Quintanilla, che ha finito al 2º posto, con 3’07’’ di gap dal vincitore di tappa. Dopo di lui, occupa la 3ª posizione a 11’06’’ la prima KTM, quella dell’austriaco Matthias Walkner.
Appena fuori dal podio si collocano la Yamaha del francese Adrien Van Beveren e, a sorpresa, lo statunitense Mason Klein su KTM, alla prima esperienza alla Dakar, con un ritardo di 14’34’’ da Sanders.
Chiudono la top 10 Sam Sunderland su GasGas, Lorenzo Santolino su Sherco, Xavier de Soultrait su Husqvarna, Ross Branch su Yamaha e Skyler Howes du Husqvarna.
Tra i partecipanti di casa nostra, per la seconda volta consecutiva si è fatto notare l’ex pilota di MotoGP Danilo Petrucci, al debutto nel deserto con KTM, oggi 13º con 33’29’’ di ritardo sul vincitore.
Il secondo italiano italiano più veloce è stato, invece, Paolo Lucci, 24º su Husqvarna.
Classifica generale dopo la 1ª tappa: 1. Sanders (GasGas) - 2. Quintanilla (Honda) +3’07’’ - 3. Walkner (KTM) +11’06’’ - 4. Van Beveren (Yamaha) +12’46’’ - 5. Klein (KTM) +14’34’’ - 6. Sunderland (GasGas) +15’56’’ - 7. Santolino (Sherco) +16’54’’ - 8. de Soultrait (Husqvarna) +18’36’’ - 9. Branch (Yamaha) + 19’21’’ - 10. Howes (Husqvarna) +25’12’’
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