Dakar 2022, 11ª tappa: Sunderland vicino alla vittoria
Kevin Benavides firma il miglior tempo della penultima tappa della Dakar 2022, ma chi trae vantaggio dalla giornata odierna è Sam Sunderland, di nuovo leader e sempre più vicino a regalare la vittoria a GasGas. Sembrano non avere più chance, invece, il pilota Yamaha Adrien Van Beveren e il veterano della Honda Joan Barreda
Image
Off-Road
Meno uno
I 346 chilometri di sezione cronometrata, su una tappa di 501 complessivi di oggi, sono stati teatro di una battaglia molto importante in vista della finale di domani.
L’undicesimo stage della Dakar 2022, un anello intorno a Bisha, ha visto i contendenti del titolo sfidarsi su grandi porzioni di sabbia e dune e, ancora una volta, le carte si sono rimescolate.
A un giorno dall’arrivo a Jeddah della quarantaquattresima edizione del rally, si aggiorna la rosa dei candidati alla vittoria.
Per ironia della sorte, il più veloce della tappa è stato Kevin Benavides su KTM. Il campione in carica, dopo il ritiro per problemi meccanici di ieri è rientrato in gara, ma non può sfruttare in alcun modo la vittoria odiena per poter competere per la finale, a causa delle 15 ore di ritardo accumulate.
Chi, al contrario, può trarre vantaggio dalla penultima speciale è Sam Sunderland. Il britannico, partito 17º sulla sua GasGas, ha guidato la classifica generale per sei giorni durante questa edizione e, oggi, è riuscito a chiudere la prova speciale con un gap di appena 4 secondi dietro l’argentino. Così facendo, il vincitore della Dakar 2017 è tornato leader e domani potrà correre per conquistare un’altra vittoria. Alle sue spalle, oggi, il pilota Hero Joaquin Rodrigues.
Ma l’undicesima tappa è stata anche determinante per poter escludere con molta probabilità due piloti che fino a ieri potevano giocarsi la finale: Adrien Van Beveren e Joan Barreda.
Se il francese della Yamaha ieri dominava l’assoluta, oggi ha avuto difficoltà e ha pagato 21’33’’; una performance che è andata a ripercuotersi sulla classifica generale, allontanandolo di 15’30’’ da Sunderland, e collocandolo appena fuori dal podio.
Ancora peggiore è la situazione per lo spagnolo. Il veterano della Honda, ieri 5º assoluto a 8’47’’ (a cui è stata ridotta a 3 minuti la penalità per eccesso di velocità di ieri), oggi ha finito 21º, con 25’10’’ di ritardo. Nonostante mantenga la medesima posizione nella generale, è ora lontano dal leader ben 27’54’’. Una delusione ancora più grande se si pensa al fatto che “Bang Bang” sta correndo con una frattura alla clavicola ormai da sei giorni, conducendo una gara all’attacco in barba al dolore. Con 29 vittorie di tappa nella sua carriera dakariana, il catalano dovrà rinunciare anche questa volta al titolo.
Sunderland a parte, i giochi sono ancora aperti per i tre competitor che occupano il podio. Con un ritardo di 6’52’’ dal britannico, Pablo Quintanilla su Honda, oggi 7º, si mantiene 2º assoluto, dopo aver progressivamente migliorato la qualità della sua gara e scalato la classifica giorno dopo giorno.
È di 7’15’’, invece, il distacco di Matthias Walkner dal leader. Con il 4º posto di oggi, il pilota KTM sale di una posizione assoluta e conquista il gradino più basso del podio. L’austriaco, già trionfatore nel 2018, ha anche lui una chance di ripetere l’impresa.
Le distanze di Quintanilla e Walkner, comunque, potrebbero essere insuperabili poiché, come da tradizione, l’ultima tappa della Dakar è di gran lunga più breve delle altre. La prova speciale che domani porterà i piloti a Jeddah, infatti, sarà lunga solo 164 chilometri: pochi per ribaltare la situazione, anche se in una competizione come questa non si può mai dare nulla per scontato.
Dopo due anni consecutivi di vittorie, per mantenere il titolo Honda dovrà sperare in uno scatto di Quintanilla, pur avendo tutti i suoi concorrenti entro i primi 7 posti. Dopo Barreda, infatti, al momento figurano rispettivamente in 6ª e 7ª posizione Ricky Brabec, campione 2020, e Nacho Cornejo.
Completano la top 10 assoluta Andrea Short su Yamaha, l’ottimo rookie Mason Klein su KTM e il vincitore 2016 e 2019 su KTM Toby Price.
Quest’ultimo, che ieri si trovata 6º nella generale, dopo aver aperto la speciale stamattina ha pagato quasi 31 minuti.
Giornata discreta, invece, per l’ex pilota della MotoGP Petrucci. In uno stage dalla navigazione tutt’altro che semplice, il ternano ha firmato il 17º tempo di giornata, a 23’14’’ da Benavides, e ora punta a giungere al traguardo della sua prima Dakar.
Classifica generale dopo l’11ª tappa: 1. Sunderland (GasGas) - 2. Quintanilla (Honda) +6’52’’ - 3. Walkner (KTM) +7’15’’ - 4. Van Beveren (Yamaha) +15’30’’ - 5. Barreda (Honda) +27’54’’ - 6. Brabec (Honda) +37’24’’ - 7. Cornejo (Honda) +41’02’’ - 8. Short (Yamaha) +43’40’’ - 9. Klein (KTM) +51’09’’ - 10. Price (KTM) +52’27’’
I 346 chilometri di sezione cronometrata, su una tappa di 501 complessivi di oggi, sono stati teatro di una battaglia molto importante in vista della finale di domani.
L’undicesimo stage della Dakar 2022, un anello intorno a Bisha, ha visto i contendenti del titolo sfidarsi su grandi porzioni di sabbia e dune e, ancora una volta, le carte si sono rimescolate.
A un giorno dall’arrivo a Jeddah della quarantaquattresima edizione del rally, si aggiorna la rosa dei candidati alla vittoria.
Per ironia della sorte, il più veloce della tappa è stato Kevin Benavides su KTM. Il campione in carica, dopo il ritiro per problemi meccanici di ieri è rientrato in gara, ma non può sfruttare in alcun modo la vittoria odiena per poter competere per la finale, a causa delle 15 ore di ritardo accumulate.
Chi, al contrario, può trarre vantaggio dalla penultima speciale è Sam Sunderland. Il britannico, partito 17º sulla sua GasGas, ha guidato la classifica generale per sei giorni durante questa edizione e, oggi, è riuscito a chiudere la prova speciale con un gap di appena 4 secondi dietro l’argentino. Così facendo, il vincitore della Dakar 2017 è tornato leader e domani potrà correre per conquistare un’altra vittoria. Alle sue spalle, oggi, il pilota Hero Joaquin Rodrigues.
Ma l’undicesima tappa è stata anche determinante per poter escludere con molta probabilità due piloti che fino a ieri potevano giocarsi la finale: Adrien Van Beveren e Joan Barreda.
Se il francese della Yamaha ieri dominava l’assoluta, oggi ha avuto difficoltà e ha pagato 21’33’’; una performance che è andata a ripercuotersi sulla classifica generale, allontanandolo di 15’30’’ da Sunderland, e collocandolo appena fuori dal podio.
Ancora peggiore è la situazione per lo spagnolo. Il veterano della Honda, ieri 5º assoluto a 8’47’’ (a cui è stata ridotta a 3 minuti la penalità per eccesso di velocità di ieri), oggi ha finito 21º, con 25’10’’ di ritardo. Nonostante mantenga la medesima posizione nella generale, è ora lontano dal leader ben 27’54’’. Una delusione ancora più grande se si pensa al fatto che “Bang Bang” sta correndo con una frattura alla clavicola ormai da sei giorni, conducendo una gara all’attacco in barba al dolore. Con 29 vittorie di tappa nella sua carriera dakariana, il catalano dovrà rinunciare anche questa volta al titolo.
Sunderland a parte, i giochi sono ancora aperti per i tre competitor che occupano il podio. Con un ritardo di 6’52’’ dal britannico, Pablo Quintanilla su Honda, oggi 7º, si mantiene 2º assoluto, dopo aver progressivamente migliorato la qualità della sua gara e scalato la classifica giorno dopo giorno.
È di 7’15’’, invece, il distacco di Matthias Walkner dal leader. Con il 4º posto di oggi, il pilota KTM sale di una posizione assoluta e conquista il gradino più basso del podio. L’austriaco, già trionfatore nel 2018, ha anche lui una chance di ripetere l’impresa.
Le distanze di Quintanilla e Walkner, comunque, potrebbero essere insuperabili poiché, come da tradizione, l’ultima tappa della Dakar è di gran lunga più breve delle altre. La prova speciale che domani porterà i piloti a Jeddah, infatti, sarà lunga solo 164 chilometri: pochi per ribaltare la situazione, anche se in una competizione come questa non si può mai dare nulla per scontato.
Dopo due anni consecutivi di vittorie, per mantenere il titolo Honda dovrà sperare in uno scatto di Quintanilla, pur avendo tutti i suoi concorrenti entro i primi 7 posti. Dopo Barreda, infatti, al momento figurano rispettivamente in 6ª e 7ª posizione Ricky Brabec, campione 2020, e Nacho Cornejo.
Completano la top 10 assoluta Andrea Short su Yamaha, l’ottimo rookie Mason Klein su KTM e il vincitore 2016 e 2019 su KTM Toby Price.
Quest’ultimo, che ieri si trovata 6º nella generale, dopo aver aperto la speciale stamattina ha pagato quasi 31 minuti.
Giornata discreta, invece, per l’ex pilota della MotoGP Petrucci. In uno stage dalla navigazione tutt’altro che semplice, il ternano ha firmato il 17º tempo di giornata, a 23’14’’ da Benavides, e ora punta a giungere al traguardo della sua prima Dakar.
Classifica generale dopo l’11ª tappa: 1. Sunderland (GasGas) - 2. Quintanilla (Honda) +6’52’’ - 3. Walkner (KTM) +7’15’’ - 4. Van Beveren (Yamaha) +15’30’’ - 5. Barreda (Honda) +27’54’’ - 6. Brabec (Honda) +37’24’’ - 7. Cornejo (Honda) +41’02’’ - 8. Short (Yamaha) +43’40’’ - 9. Klein (KTM) +51’09’’ - 10. Price (KTM) +52’27’’
Aggiungi un commento