Dakar 2018, tappa 3: Sunderland si riprende la vetta della classifica
La 40ª edizione della Dakar ha iniziato a mescolare le carte. Dopo una performance fenomenale, durante la terza tappa Joan Barreda su Honda ha commesso un grave errore di navigazione a causa del quale ha perso molto tempo prezioso, lasciando così il campione in carica Sam Sunderland su KTM riprendersi la vetta della classifica
Image
Off-Road
La navigazione crea scompiglio
La giornata più lunga incontrata finora dai concorrenti della Dakar 2018 ha visto una terza tappa con una prova speciale di 296 chilometri seguita da un trasferimento di 208. Un percorso, quello da Pisco a San Juan de Marcona, che si è rivelato particolarmente complicato per molti competitors, che sono incappati in errori di navigazione perdendo anche molto tempo a causa di waypoint difficili da interpretare.
Protagonista della terza giornata della 40ª edizione del rally è stato il campione in carica Sam Sunderland su KTM che, grazie a un ritmo costante, ha registrato il miglior tempo di poco più di 3 ore e 20 minuti, seguito dall’argentino della Honda Kevin Benavides e dall’australiano compagno di squadra e vincitore della Dakar 2016 Toby Price. Una vittoria di tappa che porta l’inglese anche in cima alla classifica generale. «È stata una giornata difficile – racconta Sunderland – c'erano molti fuoripista e alcune dune erano davvero complicate da navigare e persino da superare. Sono felice di ottenere un'altra vittoria, ma siamo solo all’inizio e abbiamo ancora molta strada da fare. Ho fatto un paio di errori, ma fortunatamente non mi sono costati troppo tempo».
Procede a fasi alterne, invece, la gara di Joan Barreda. Dopo essere partito per primo e aver aperto la pista in seguito alla grande performance di ieri, al termine della giornata il pilota della Honda ha terminato la speciale al 28º posto. Lo spagnolo ha perso quasi mezzora dopo aver imboccato una strada sbagliata che lo ha portato sempre più lontano dal percorso tracciato sul roadbook. Errore che l’ha fatto precipitare al 14º posto della classifica generale, a quasi 23 minuti dal leader Sunderland.
Tra gli italiani, i primi a tagliare il traguardo sono stati Alessandro Botturi su Yamaha, 20º con un ritardo di 16 minuti e Jacopo Cerutti su Husqvarna, 39º con 41 minuti dalla testa della classifica.
La quarta tappa sarà un percorso ad anello della distanza totale di 444 chilometri, con partenza e arrivo a San Juan de Marcona. Lo stage inizierà sulla spiaggia, immagine che rievocherà i vecchi tempi della Paris-Dakar, con le prime 15 moto che effettueranno una partenza in linea. Le dune domineranno il paesaggio lungo i 330 chilometri di prova speciale, che dall'oceano Pacifico arriverà a oltre duemila metri di altitudine.
Classifica generale dopo tappa 3: 1. Sunderland (KTM) 06.44’23’’ - 2. Benavides (Honda) +04’38’’ - 3. Quintanilla (Husqvarna) +05’00’’ - 4. Price (KTM) +07’28’’ - 5. Brabec (Honda) +08’00 - 6. Walkner (KTM) +08’50’’ - 7. Van Beveren (Yamaha) +10’37’’ - 8. Meo (KTM) +10’54’’ - 9. Caimi (Yamaha) +13’02’’ - 10. Klymciw (Husqvarna) +13’10’’
La giornata più lunga incontrata finora dai concorrenti della Dakar 2018 ha visto una terza tappa con una prova speciale di 296 chilometri seguita da un trasferimento di 208. Un percorso, quello da Pisco a San Juan de Marcona, che si è rivelato particolarmente complicato per molti competitors, che sono incappati in errori di navigazione perdendo anche molto tempo a causa di waypoint difficili da interpretare.
Protagonista della terza giornata della 40ª edizione del rally è stato il campione in carica Sam Sunderland su KTM che, grazie a un ritmo costante, ha registrato il miglior tempo di poco più di 3 ore e 20 minuti, seguito dall’argentino della Honda Kevin Benavides e dall’australiano compagno di squadra e vincitore della Dakar 2016 Toby Price. Una vittoria di tappa che porta l’inglese anche in cima alla classifica generale. «È stata una giornata difficile – racconta Sunderland – c'erano molti fuoripista e alcune dune erano davvero complicate da navigare e persino da superare. Sono felice di ottenere un'altra vittoria, ma siamo solo all’inizio e abbiamo ancora molta strada da fare. Ho fatto un paio di errori, ma fortunatamente non mi sono costati troppo tempo».
Procede a fasi alterne, invece, la gara di Joan Barreda. Dopo essere partito per primo e aver aperto la pista in seguito alla grande performance di ieri, al termine della giornata il pilota della Honda ha terminato la speciale al 28º posto. Lo spagnolo ha perso quasi mezzora dopo aver imboccato una strada sbagliata che lo ha portato sempre più lontano dal percorso tracciato sul roadbook. Errore che l’ha fatto precipitare al 14º posto della classifica generale, a quasi 23 minuti dal leader Sunderland.
Tra gli italiani, i primi a tagliare il traguardo sono stati Alessandro Botturi su Yamaha, 20º con un ritardo di 16 minuti e Jacopo Cerutti su Husqvarna, 39º con 41 minuti dalla testa della classifica.
La quarta tappa sarà un percorso ad anello della distanza totale di 444 chilometri, con partenza e arrivo a San Juan de Marcona. Lo stage inizierà sulla spiaggia, immagine che rievocherà i vecchi tempi della Paris-Dakar, con le prime 15 moto che effettueranno una partenza in linea. Le dune domineranno il paesaggio lungo i 330 chilometri di prova speciale, che dall'oceano Pacifico arriverà a oltre duemila metri di altitudine.
Classifica generale dopo tappa 3: 1. Sunderland (KTM) 06.44’23’’ - 2. Benavides (Honda) +04’38’’ - 3. Quintanilla (Husqvarna) +05’00’’ - 4. Price (KTM) +07’28’’ - 5. Brabec (Honda) +08’00 - 6. Walkner (KTM) +08’50’’ - 7. Van Beveren (Yamaha) +10’37’’ - 8. Meo (KTM) +10’54’’ - 9. Caimi (Yamaha) +13’02’’ - 10. Klymciw (Husqvarna) +13’10’’
Aggiungi un commento