Dakar 2018, presentato il percorso, Marc Coma: "Sarà durissimo"
Presentata l'edizione 2018 della Dakar che scatterà il 6 gennaio da Lima che parola del direttore Marc Coma, sarà all'insegna della sabbia. Si partirà da Lima, in Perù, per passare poi in Bolivia e Argentina dove ci saranno le tappe più selettive
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Il 6 gennaio parte la Dakar
Mancano circa sei settimane al via della quarantesima edizione della Dakar che partirà da Lima e porterà i 337 veicoli al via attraverso Perù, Bolivia e Argentina. A Parigi in questi giorni è stato presentato il tracciato che, parola del direttore del rally Etienne Lavigne e del direttore tecnico Marc Coma, sarà all'insegna della sabbia e dei deserti. I concorrenti affronteranno subito le dune del deserto peruviano che si estendono su cinque livelli. Il direttore sportivo Marc Coma ha assicurato che il programma includerà "tutti i tipi di sabbia in Perù". Ma se le dune del Perù faranno una prima selezione, anche il passaggio in Bolivia non è da sottovalutare. I concorrenti saranno chiamati ad affrontare condizioni atmosferiche estreme oltre alla difficoltà di correre in altitudine.
Il 5 volte vincitore della Dakar ha disegnato il percorso in un crescendo di difficoltà, con le tappe decisive nella terza parte quando la corsa entrerà in Argentina: “La Super Fiambalá (Belén-Chilecito), che coincide con la seconda parte della tappa marathon stage per le moto e quad, potrebbe essere decisiva soprattutto per le torride temperature di questa regione”
Nelle moto resta favorito lo squadrone KTM, che ha ben digerito il post "Coma-Despres": il 2016 ha visto il trionfo di Toby Price, mentre lo scorso anno la vittoria è andata a Sam Sunderland. Per il 2017 KTM rilancia la sfida anche con Matthias Walkner e Antoine Meo. Sfidante più accreditata è Honda, invece, potrà contare sull’esperienza di Paulo Gonçalves e Joan Barreda, così come sui giovani Kevin Benavides o Ricky Brabec. Yamaha presenta una nuova generazione di piloti con Adrian van Beveren, Franco Caimi e Xavier de Soultrait come piloti di punta. Quest'anno, con ben 28 partecipanti terrà banco anche la categoria Malle Moto, che prevede i piloti al via da soli, senza squadra di assistenza e quindi costretti ad eseguire da soli la manutenzione, come accedeva nelle prime, mitiche, Parigi Dakar. Il partner ufficiale di Dakar, Motul, ha deciso di sostenere questi piloti, tra cui Olivier Pain, mettendo a loro disposizione prodotti e attrezzature ai bivacchi. Insomma, tutto è pronto, i veicoli stanno già effettuando le prime verifiche tecniche in Europa, prima di venire imbarcati per raggiungere Lima: lo spettacolo sta per cominciare!
Mancano circa sei settimane al via della quarantesima edizione della Dakar che partirà da Lima e porterà i 337 veicoli al via attraverso Perù, Bolivia e Argentina. A Parigi in questi giorni è stato presentato il tracciato che, parola del direttore del rally Etienne Lavigne e del direttore tecnico Marc Coma, sarà all'insegna della sabbia e dei deserti. I concorrenti affronteranno subito le dune del deserto peruviano che si estendono su cinque livelli. Il direttore sportivo Marc Coma ha assicurato che il programma includerà "tutti i tipi di sabbia in Perù". Ma se le dune del Perù faranno una prima selezione, anche il passaggio in Bolivia non è da sottovalutare. I concorrenti saranno chiamati ad affrontare condizioni atmosferiche estreme oltre alla difficoltà di correre in altitudine.
Il 5 volte vincitore della Dakar ha disegnato il percorso in un crescendo di difficoltà, con le tappe decisive nella terza parte quando la corsa entrerà in Argentina: “La Super Fiambalá (Belén-Chilecito), che coincide con la seconda parte della tappa marathon stage per le moto e quad, potrebbe essere decisiva soprattutto per le torride temperature di questa regione”
Nelle moto resta favorito lo squadrone KTM, che ha ben digerito il post "Coma-Despres": il 2016 ha visto il trionfo di Toby Price, mentre lo scorso anno la vittoria è andata a Sam Sunderland. Per il 2017 KTM rilancia la sfida anche con Matthias Walkner e Antoine Meo. Sfidante più accreditata è Honda, invece, potrà contare sull’esperienza di Paulo Gonçalves e Joan Barreda, così come sui giovani Kevin Benavides o Ricky Brabec. Yamaha presenta una nuova generazione di piloti con Adrian van Beveren, Franco Caimi e Xavier de Soultrait come piloti di punta. Quest'anno, con ben 28 partecipanti terrà banco anche la categoria Malle Moto, che prevede i piloti al via da soli, senza squadra di assistenza e quindi costretti ad eseguire da soli la manutenzione, come accedeva nelle prime, mitiche, Parigi Dakar. Il partner ufficiale di Dakar, Motul, ha deciso di sostenere questi piloti, tra cui Olivier Pain, mettendo a loro disposizione prodotti e attrezzature ai bivacchi. Insomma, tutto è pronto, i veicoli stanno già effettuando le prime verifiche tecniche in Europa, prima di venire imbarcati per raggiungere Lima: lo spettacolo sta per cominciare!
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