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Dakar 2017, risultati della quarta tappa: un’ora di penalità per Honda, Price e Botturi si ritirano, Quintanilla leader della generale

Il quarto stage è stato fatale per Price e Botturi, caduti violentemente e costretti a ritirarsi. Un’ora di penalità ai piloti Honda stravolge la classifica, ora guidata da Quintanilla.
Una giornata ricca di colpi di scena
Nella giornata numero quattro del più devastante e avvincente dei rally, i concorrenti si sono sfidati sull’altopiano boliviano, il secondo al mondo per altitudine dopo il Tibet. Con la Speciale che si è disputata a oltre 3.500 metri, i piloti hanno dovuto dimostrare le loro abilità affrontando le minacciose dune di Tupiza a 4.000 metri di altezza, per una sfida resa ancora più complicata dalla navigazione.
Le evidenti difficoltà hanno causato delle battute d’arresto nella giornata di ieri, molto lunga e faticosa - 521 chilometri di cui 416
cronometrati, con partenza in Argentina da San Salvador de Jujuy e arrivo a Tupiza, in territorio boliviano.
Giornata infelice per Toby Price. Dopo essere riuscito a superare il leader Joan Barreda al Way Point 10, nell’ultima parte della Speciale, l’australiano ha perso il controllo della sua KTM a 90 chilometri orari riportando, nella caduta, una frattura al femore sinistro. Gara finita anche per Alessandro Botturi, caduto a soli 4 chilometri dalla fine, riportando un trauma cranico e altre lesioni. Con il suo ritiro, la Dakar perde un altro dei protagonisti della 9ª edizione.
In seguito al ritiro di Price un altro pilota KTM ha assunto il comando della Speciale, Matthias Walkner che, dopo essersi mantenuto costantemente al terzo posto, ha sfruttato la situazione recuperando e vincendo la tappa con un vantaggio di 2'02’’ minuti su Barreda. Quest’ultimo, tuttavia, era rimasto ben saldo in testa alla generale, a 22 minuti di vantaggio sul cileno della Husqvarna Quintanilla.
Ma i colpi scena sono stati all’ordine del giorno durante tutto il quarto stage. I tre piloti Honda HRC - Barreda, Goncalves e Metge - sono stati sanzionati con una penalità di un’ora per aver fatto rifornimento nell'area di neutralizzazione che attraversava la frontiera fra Argentina e Bolivia, allontanandosi dal tracciato segnato sul roadbook e commettendo, così, un'irregolarità.
Comportamento che ha stravolto la classifica dal momento che Barreda, finora al comando della generale, è precipitato al 9º posto a +41’41’’ minuti di ritardo nei confronti di Quintanilla, nuovo leader a 02’07’’ dal vincitore di giornata Walkner, 2º, e a 5’52’’ da Svitko, 3º, entrambi piloti KTM.
Il più veloce degli italiani è stato il due volte Campione del Mondo Baja Alessandro Ruoso, 29º, seguito da Simone Agazzi, 50º.
Luca Manca continua la sua sfida personale chiudendo 58º: «È stata una giornata durissima. Soffro molto l’altitudine perché, dopo l’incidente, non posso prendere i farmaci indicati per alleviarne i fastidi. Passare le dune a 4.000 metri è stato spettacolare e massacrante nello stesso tempo», ha commentato il pilota sardo.
Gli altri italiani della hanno chiuso nel seguente ordine: Toia 75º, Metelli 79º, Lucchese 81º, Picco 94º e Olivetto 103º.
Classifica generale dopo la quarta tappa: 1. Quintanilla (Husqvarna) 12.54’02’’ - 2. Walkner (KTM) +02’07’’ - 3. Svitko (KTM) +05’52’’ - 4. Sunderland (KTM) +06’12’’ - 5. Farres Guell (KTM) +12’02’’ - 6. De Soultrait (Yamaha) +12’38’’ - 7. Van Beveren (Yamaha) +14’50’’ - 8. Renet (Husqvarna) +15’13’’ - 9. Barreda Bort (Honda) +41’41’’ - 10. Duplessis (KTM) +42’15’’
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