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Dakar 2017, quinta tappa: i favoriti si perdono, Sunderland vince lo stage e ora guida la generale

Una quinta tappa interrotta a causa del maltempo e costellata da moltissimi errori di navigazione da parte di vari piloti, che hanno scombussolato la classifica a favore di Sam Sunderland, che si porta a casa tappa e classifica generale.
Il giorno di Sunderland
La quinta tappa della Dakar 2017 si è disputata interamente in Bolivia, da Tupiza a Oruro. Il percorso, originariamente, avrebbe dovuto svolgersi attraverso un itinerario di 692 chilometri comprensivi di una Prova Speciale di 447 suddivisa in due parti: 219 chilometri interrotta da una neutralizzazione di 73, seguita da altri 228 chilometri cronometrati. Dopo la prima parte, tuttavia, la Direzione Gara ha deciso di sospendere la Prova Speciale, facendola terminare dopo i primi 219 chilometri a causa dell’inadeguatezza della pista, resa impraticabile dalle avverse condizioni meteorologiche lungo la strada per Oruro. Tutta colpa della pioggia, che ha complicando le condizioni di un terreno già variegato e impegnativo, composto di vegetazione, rocce e dune, oltre che di passi da attraversare e fuoripista all’interno di letti di fiume secchi.
Grazie a questa decisione è stato scongiurato il rischio dello “sbarramento”, introdotto da Marc Coma per la sicurezza dei piloti, nelle tappe ad alta quota: coloro che, oggi, non avrebbero raggiunto il CP1 entro le 19:00, sarebbero stati automaticamente esclusi dalla gara.
Ad aprire la strada di oggi, per la pima volta, è stato il pilota austriaco della KTM Matthias Walkner, seguito dalla Honda di Joan Barreda e la Yamaha di Xavier de Soultrait.
Lo spagnolo, reduce dall’ora di penalità inflitta ieri al team HRC per un rifornimento avvenuto fuori dalla strada segnata sul roadbook, oggi non se l’è passata meglio dal momento che, dopo il WP3, è precipitato a quasi 40 minuti dalla vetta. Lo stesso mastodontico errore è stato commesso dal suo compagno di squadra Michael Metge e da Xavier de Soultrait, che l’hanno seguito fuori dal tracciato corretto. Anche il leader della generale Pablo Quintanilla su Husqvarna, e Stefan Svitko su KTM hanno vagato per parecchi chilometri, compromettendo le posizioni che avevano raggiunto in classifica. Anche Il vincitore della quarta tappa Walkner, fino a quel momento sulla giusta strada, ha smarrito la bussola, perdendo l’occasione di replicare il successo del giorno precedente.
In tutto questo scompiglio, all’altezza del WP3 ha preso improvvisamente il comando la KTM dell’inglese Sam Sunderland con il miglior tempo, 4'32’’ minuti davanti alla Honda di Paulo Gonçalves, e 7'47’’ davanti alla Yamaha di Adrien Van Beveren. Anche lo spagnolo della Sherco Juan Pedrero se l’è cavata bene e, approfittando degli errori dei suoi rivali, ha messo a segno una buona prestazione, procedendo in 4ª posizione al WP4, 8'34’’ dietro al leader di giornata Sunderland, il più veloce della prima parte della Speciale.
Da lì a poco però, la notizia dell’interruzione del tratto cronometrato ha congelato le posizioni raggiunte fino a quel momento, non lasciando più margini di miglioramento ai piloti che avevano commesso errori, e proclamando Sam Sunderland vincitore della quinta tappa. Il pilota KTM è stato l’unico a superare brillantemente tutte le difficoltà di navigazione conducendo una gara eccellente, grazie alla quale sale anche in cima alla classifica generale e, soprattutto, potrà finalmente prendere parte alla sesta tappa della Dakar, per la prima volta dopo due ritiri prematuri nel 2012 e 2014.
Lo stage si chiude con un 2º posto per Gonçalves su Honda a +07’07’’, e una 3ª posizione per Van Beveren su Yamaha, a +07’29’’ da Sunderland.
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