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Dakar 2017: Giacomo Vismara e i disagi del Sudamerica

La carovana del rally più massacrante e famoso del mondo è arrivata al giro di boa. Dal bivacco boliviano di La Paz, il veterano e campione bergamasco partito come assistenza con il team Honda HRC Rally, ci parla della settimana appena trascorsa.   
Una leggenda del motorsport nel team Honda
Il veterano Giacomo Vismara, dakariano leggendario con 26 partecipazioni tra gare e assistenza, oltre che vincitore dell’edizione del 1986 nella categoria camion assieme a Giulio Minelli a bordo di un Mercedes Unimog, si trova attualmente in Sudamerica con il team Honda HRC Rally.
La sua impareggiabile esperienza - fatta di competizioni su camion e auto negli anni ‘80, affiancato spesso dall’inseparabile Ambrogio Fogar, e assistenze nelle gare più importanti - ha fatto sì che fosse chiamato dal General Manager del team Martino Bianchi per essere la figura di riferimento dell’assistenza.
Raggiunto telefonicamente a La Paz durante la giornata di riposo, il bergamasco ha raccontato a InSella di essere alquanto infastidito dal maltempo che sta funestando le tappe boliviane della Dakar 2017: «Non sopporto il fango! Il bivacco è una palude, i mezzi si piantano e devono essere tirati fuori dalla ruspa, piove continuamente e le previsioni dei prossimi giorni non promettono niente di buono», racconta un po’ affaticato. «Colpa dell’altitudine. Siamo a 3.700 metri, ed è sufficiente fare qualche passo o salire e scendere dal camion per sentirsi spossati».
Il compito di Vismara è quello di guidare il camion dell’assistenza, mansione di grande responsabilità e per niente facile, dal momento che i chilometri da percorrere quotidianamente su strade di montagna, curve strette, tornanti e passi, sono centinaia. Le trasferte sono lunghe e i limiti di velocità in Sudamerica non permettono ai camion di superare gli 80 chilometri orari. Il maltempo complica ulteriormente le cose dilatando i tempi, per non parlare dell’altitudine, che da quattro giorni tormenta i piloti ma non risparmia proprio nessuno.
Approfittiamo della chiacchierata per avere notizie su quella fastidiosa ora di penalizzazione comminata a tutti i piloti del team Honda nella quarta tappa - Joan Barreda, Paulo Goncalves, Michael Metge e Ricky Brabec - per un rifornimento avvenuto al di fuori del percorso segnato sul roadbook, e Vismara ci racconta che forse sarà cancellata e che stasera ci sarà il verdetto (il fuso orario a La Paz è di -5 ore). Se così fosse, la classifica subirebbe per l’ennesima volta dei cambiamenti radicali, rimescolando nuovamente le carte.
Dopo una settimana molto pesante fatta di tanto fango, sabbia e Speciali ad alta quota, domani inizierà la seconda e ultima parte della Dakar 2017, con 322 chilometri cronometrati su 622 totali (salvo modifiche dell'ultimo momento), con arrivo a Uyuni, sempre in Bolivia. Il viaggio di ritorno comincerà con un’altra tappa durissima, la Marathon, in cui piloti e assistenze dormiranno in bivacchi separati. Sarà necessario, perciò, preservare le moto, poiché i competitors non potranno usufruire dell’aiuto dei loro meccanici, ma dovranno provvedere da soli a eventuali riparazioni.
 
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