Salta al contenuto principale

Cake anche 4 ruote a guida autonoma per l’agricoltura sostenibile

Il nuovo Kibb è il primo progetto della casa svedese a quattro ruote ed è progettato per gestire attività agricole leggere in modo autonomo. Naturalmente con un impatto ambientale minimo, conformemente alla filosofia dell’azienda

Non solo veicoli da trasporto urbano o destinati al divertimento per Cake, azienda svedese costruttrice di moto e ciclomotori elettrici di alta gamma. Attualmente la produzione è composta da tre piattaforme che vanno dalla moto da fuoristrada Kalk alla moto ”da lavoro” Ösa fino al commuter urbano Makka, tutti rigorosamente elettrici. Ora però Cake sta sviluppando il Kibb che di ruote ne ha quattro ed è progettato per gestire attività agricole leggere in modo autonomo. Naturalmente con un impatto ambientale minimo, conformemente alla filosofia dell’azienda. Il Kibb è pensato per offrire una opzione di trasporto agricolo a basso impatto e sostenere il movimento verso un’agricoltura sostenibile. In pratica è un ATV multifunzionale con motorizzazione elettrica, in grado di operare con e senza conducente umano, e dotato delle opzioni più varie.

"L'agricoltura sostenibile e responsabile è vitale per ecosistemi sani e miriamo a rendere Kibb lo strumento numero uno per tutti i futuri agricoltori – ha spiegato Stefan Ytterborn, CEO e fondatore di Cake –. Sono previsti diversi punti di attacco che consentiranno di impiegare una ampia banda fornita di accessori, e all’occorrenza il veicolo può venire impiegato anche come centrale elettrica mobile. Sarà in grado di svolgere compiti semplici in completa autonomia”.

È il frutto di un’idea di Fanny Johnsson, una designer di trasporti svedese che ha fatto uno stage presso l’Umeå Institute of Design con il team di progettazione Cake come parte della sua tesi.

"Non solo il risultato della tesi di Fanny è stato un risultato incredibile, ma è stato un riflesso così impressionante dei valori fondamentali di Cake, che era impossibile non trasformare il Kibb in realtà" ha concluso Ytterborn.

Leggi altro su:
Aggiungi un commento