BMW R nineT Scrambler, ecco la versione di Heiwa
Finora non aveva mai messo mano su una moto tedesca Heiwa, l'officina custom di Kengo Kimura, che si trova sull'isola di Honshū, cinque ore di auto a ovest di Tokyo. La sua prima volta è con una R nineT Scrambler e il risultato è davvero entusiasmante
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Fuoriserie
Debutto su una BMW
La Casa tedesca ha una lunga storia d’amore con i customizer giapponesi che con ogni probabilità amano l’elegante pragmaticità che contraddistingue quasi tutti i loro modelli. Basti pensare al progetto R nineT Custom di tre anni fa, con Shiro Nakajima, Brat Style, Hidemo e la Cherry's Company. Ma anche le splendide K 1600 GTL costruite da Ken's Factory e Hot Dock. Nel settembre 2016 BMW ha deciso che era giunto il momento di dare un’opportunità anche ai preparatori di Heiwa. “Non avevo mai personalizzato una BMW, neanche una di mia proprietà”, ammette Kimura, “così ho guidato la R nineT Scrambler per capire che tipo di moto è. L'ho usata per andare a lavorare, attraverso la città, e ho fatto qualche giro”. Risultato? “È molto più facile da guidare di quanto possa sembrare. Il motore ha una curva di coppia piatta ed è sorprendentemente leggera. È semplicemente facile da guidare: non ho avuto problemi a stare al passo di amici che guidano moto giapponesi a quattro cilindri”. La prima difficoltà è stata che Heiwa è un’officina abituata a lavorare su mono e bicilindrici paralleli: l'ampio motore boxer BMW ha perciò creato qualche grattacapo. “A primo acchito sembra una nota fuori contesto”, dice Kimura, “ma dopo averla guidato molte volte ho capito che è il punto di forza della moto”. Per BMW la creazione di Heiwa è una moto da esposizione, Kimura ha voluto anche realizzare una moto da guidare quotidianamente. “Questa volta volevamo creare una moto che i clienti vorrebbero guidare. Perciò anche se abbiamo ripreso il telaio da zero e ne abbiamo cambiato i due terzi, non siamo andati agli estremi come facciamo di solito con le nostre moto”.
Serbatoio protagonista
Il triangolo del telaio posteriore è nuovo e anche se la parte anteriore del telaio è sostanzialmente la stessa, Heiwa ha voluto ricostruirla per ottenere una linea retta tra il sedile e il serbatoio. Sulla moto di serie il serbatoio di grandi dimensioni nasconde questa parte del telaio: Kimura ha voluto montare un serbatoio più piccolo dal design più classico. Ha inoltre costruito una nuova scatola per il filtro dell'aria, ora nascosto dietro un pannello laterale compatto che cela anche parte del sistema elettrico, riposizionato e ora alimentato da una piccola batteria al litio. La massa della R nineT Scrambler è stata ridotta e la moto ora sembra meno pesante: merito anche del nuovo scarico personalizzato. La riduzione del serbatoio ha comportato il trasferimento della pompa del carburante, ora nascosta sotto il sedile in un serbatoio. Heiwa ha poi montato i suoi cerchi a croce, da 19” davanti e da 17" dietro, per ottenere un look classico; ora montano pneumatici Metzeler Karoo 3. Come il serbatoio, anche i parafanghi sono realizzati a mano dall'alluminio. Nuovi sono poi la sella, il manubrio, la strumentazione, spostata sul lato sinistro del telaio, sopra la testa del cilindro, e soprattutto il faro verticale, con una lente d'epoca Lucas inserita in un involucro su misura, in pressofusione.
La Casa tedesca ha una lunga storia d’amore con i customizer giapponesi che con ogni probabilità amano l’elegante pragmaticità che contraddistingue quasi tutti i loro modelli. Basti pensare al progetto R nineT Custom di tre anni fa, con Shiro Nakajima, Brat Style, Hidemo e la Cherry's Company. Ma anche le splendide K 1600 GTL costruite da Ken's Factory e Hot Dock. Nel settembre 2016 BMW ha deciso che era giunto il momento di dare un’opportunità anche ai preparatori di Heiwa. “Non avevo mai personalizzato una BMW, neanche una di mia proprietà”, ammette Kimura, “così ho guidato la R nineT Scrambler per capire che tipo di moto è. L'ho usata per andare a lavorare, attraverso la città, e ho fatto qualche giro”. Risultato? “È molto più facile da guidare di quanto possa sembrare. Il motore ha una curva di coppia piatta ed è sorprendentemente leggera. È semplicemente facile da guidare: non ho avuto problemi a stare al passo di amici che guidano moto giapponesi a quattro cilindri”. La prima difficoltà è stata che Heiwa è un’officina abituata a lavorare su mono e bicilindrici paralleli: l'ampio motore boxer BMW ha perciò creato qualche grattacapo. “A primo acchito sembra una nota fuori contesto”, dice Kimura, “ma dopo averla guidato molte volte ho capito che è il punto di forza della moto”. Per BMW la creazione di Heiwa è una moto da esposizione, Kimura ha voluto anche realizzare una moto da guidare quotidianamente. “Questa volta volevamo creare una moto che i clienti vorrebbero guidare. Perciò anche se abbiamo ripreso il telaio da zero e ne abbiamo cambiato i due terzi, non siamo andati agli estremi come facciamo di solito con le nostre moto”.
Serbatoio protagonista
Il triangolo del telaio posteriore è nuovo e anche se la parte anteriore del telaio è sostanzialmente la stessa, Heiwa ha voluto ricostruirla per ottenere una linea retta tra il sedile e il serbatoio. Sulla moto di serie il serbatoio di grandi dimensioni nasconde questa parte del telaio: Kimura ha voluto montare un serbatoio più piccolo dal design più classico. Ha inoltre costruito una nuova scatola per il filtro dell'aria, ora nascosto dietro un pannello laterale compatto che cela anche parte del sistema elettrico, riposizionato e ora alimentato da una piccola batteria al litio. La massa della R nineT Scrambler è stata ridotta e la moto ora sembra meno pesante: merito anche del nuovo scarico personalizzato. La riduzione del serbatoio ha comportato il trasferimento della pompa del carburante, ora nascosta sotto il sedile in un serbatoio. Heiwa ha poi montato i suoi cerchi a croce, da 19” davanti e da 17" dietro, per ottenere un look classico; ora montano pneumatici Metzeler Karoo 3. Come il serbatoio, anche i parafanghi sono realizzati a mano dall'alluminio. Nuovi sono poi la sella, il manubrio, la strumentazione, spostata sul lato sinistro del telaio, sopra la testa del cilindro, e soprattutto il faro verticale, con una lente d'epoca Lucas inserita in un involucro su misura, in pressofusione.
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