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Benzina annacquata e pompe truccate: ecco i nostri consigli per evitare le truffe

Dall’ispezione di 1.200 distributori di benzina, la Guardia di Finanza ha accertato ben 174 irregolarità che hanno fatto scattare denunce e sequestri. Tra le irregolarità, alcune erano realmente clamorose: a Napoli c’è chi è finito in panne subito dopo aver fatto il pieno con benzina piena d’acqua! Ecco cosa dovete fare per evitare di farvi “fregare”
Benzina annacquata e pompe truccate: ecco i nostri consigli per evitare le truffe
Il controllo a tappeto della Guardia di Finanza sui distributori di benzina italiani ha svelato che circa il 14% di più di 1.200 benzinai è “truffaldino”. Gli espedienti per ricavare guadagni illeciti sulla distribuzione di carburante sono a volte molto sofisticati e difficili da scoprire. Molti distributori, ad esempio, acquistano gasolio dai condomini o dalle aziende agricole (settori dove le accise sono più basse) ricavandone un guadagno illecito. Ma delle 174 irregolarità accertate dalla GdF, le più numerose sono quelle a danno dei consumatori e alcune di queste sono davvero indecenti. Il caso più assurdo è capitato a Napoli dove due distributori “allungavano” il gasolio con l’acqua con percentuali talmente esagerate (circa il 15%) da arrivare a causare danni agli automobilisti che avevano appena fatto il pieno. Il gestore dei due impianti, ovviamente, è stato denunciato e gli oltre 20mila litri di gasolio "annacquato" sono stati sequestrati.
In Sicilia invece (Palermo, Bagheria, Cefalù, Corleone, Carini, Petralia, Partinico e l'isola di Ustica) molti  distributori avevano manomesso le colonnine in modo da erogare l’8% in meno di carburante di quanto indicato dai contalitri. Una pratica purtroppo molto diffusa che però, a differenza della benzina allungata, può essere smascherata. Come si può notare nella foto in alto, infatti, sulle colonnine di rifornimento, oltre ai display classici che indicano litri e costo del carburante, è presente anche un piccolissimo contatore a rulli che conteggia i litri erogati. Se durante il rifornimento notate una diversità di erogazione tra i due dati allora siete di fronte a una manomissione del distributore. Altri metodi più semplici per lucrare alle spalle di automobilisti e motociclisti consistono nel modificare il prezzo presente regolarmente nei cartelli stradali, oppure nel non azzerare il contatore della benzina a ogni rifornimento. Una tecnica banale ma molto efficace. In questi casi ovviamente basta solo un po’ di attenzione. Negli ultimi anni, la Guardia di Finanza ha cercato di sensibilizzare i cittadini, offrendo la possibilità di segnalare con facilità un possibile illecito. Nel caso delle irregolarità nei distributori di benzina, ad esempio, è disponibile un modulo di denuncia che si può scaricare direttamente online sul sito della GdF.  Se invece avete bisogno di un contatto immediato, potete sempre utilizzare la app gratuita della Guardia di Finanza, con contatti e informazioni utili.

foto: messaggero.it
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giggio
Mar, 08/20/2013 - 09:27
Interessante...