Benelli Leoncino 250, prezzo e caratteristiche
Sono state apportate alcune modifiche ma la base è quella già nota, incentrata su un telaio a traliccio in tubi di acciaio che si integra con il serbatoio dalle linee moderne e dinamiche, e con il codino ridotto ai minimi termini. Il motore è una vecchia conoscenza, lo stesso monocilindrico quattro tempi di 250 cm³ montato sugli altri modelli da un quarto di litro del marchio pesarese
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Moto
Una proposta che sta a cavallo fra il classico e il moderno, con elementi di design piuttosto originali: è la Benelli Leoncino 250 per il 2022, che sfoggia una estetica rinnovata nella quale gli stilemi classici vengono riproposti in chiave moderna.
Sono state apportate alcune modifiche ma la base è quella già nota, incentrata su un telaio a traliccio in tubi di acciaio che si integra con il serbatoio dalle linee moderne e dinamiche, e con il codino ridotto ai minimi termini che dà alla parte posteriore un aspetto leggero e minimalista. Il gruppo ottico interamente a LED è cambiato totalmente rispetto a quello della Leoncino 500 e c’è una strumentazione digitale dall’eccellente visibilità, sul parafango anteriore spicca il profilo stilizzato del leone a richiamare la storia gloriosa di questo modello.
Sono state apportate alcune modifiche ma la base è quella già nota, incentrata su un telaio a traliccio in tubi di acciaio che si integra con il serbatoio dalle linee moderne e dinamiche, e con il codino ridotto ai minimi termini che dà alla parte posteriore un aspetto leggero e minimalista. Il gruppo ottico interamente a LED è cambiato totalmente rispetto a quello della Leoncino 500 e c’è una strumentazione digitale dall’eccellente visibilità, sul parafango anteriore spicca il profilo stilizzato del leone a richiamare la storia gloriosa di questo modello.
Ecco il nuovo faro della Leoncino 250
Il prezzo della Leoncino 250
È una moto d’accesso con un prezzo estremamente abbordabile, 3490 euro f.c., ma ha tutto quel che serve: forcella a steli rovesciati di 41 mm Ø e sospensione posteriore monoammortizzatore con 51 mm di escursione. L’impianto frenante è composto da un disco flottante di 280 mm Ø con pinza a quattro pistoncini all’avantreno, e da un disco di 240 mm Ø con pinza a singolo pistoncino al retrotreno; sui cerchi in lega di alluminio da 17” sono montati pneumatici stradali da 110/70-R17 all’anteriore e 150/60-R 17 al posteriore.
“Mono” conosciuto
Il motore è una vecchia conoscenza, lo stesso monocilindrico quattro tempi di 250 cm³ che equipaggia gli altri modelli da un quarto di litro del marchio pesarese, aggiornato secondo la normativa euro 5. È raffreddato a liquido ed ha distribuzione doppio albero a camme in testa con quattro valvole, all’alimentazione provvede un sistema a iniezione elettronica con il corpo farfallato di 37 mm Ø; la frizione è in bagno d’olio e il cambio a sei marce. Vengono dichiarate una potenza di 25,8 CV (19 kW) a 9250 giri/minuto e una coppia di 21 Nm (2,1 kgm) a 8000 giri/minuto.
Due le colorazioni disponibili: bianco e antracite.
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Foto e immagini
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