Tutti i campioni della MotoGP: Valentino Rossi, primo e unico
Il Dottore ha vinto nel primo anno della nuova classe regina e per quattro stagioni ha dettato legge. Dopo le parentesi di Hayden e Stoner è tornato al successo, conquistando il suo nono titolo a 30 primavere
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Da quando la categoria MotoGP ha sostituito la 500 nel motomondiale, sono stati 8 i piloti che si sono laureati campioni: Rossi, Hayden, Stoner, Lorenzo, Marquez, Mir, Quartararo e Bagnaia. Andiamo a ripercorrere le carriere di questi grandi talenti del motorsport, iniziando da Valentino.
Debutto vincente
La MotoGP fa il suo ingresso sul palcoscenico del motomondiale nel 2002, due decenni fa tondi tondi. La prima stagione si apre all'insegna delle incertezze; il regolamento infatti prevede che si possa correre tanto con i 4 tempi che con i vecchi 2 tempi, e sebbene tutti i principali costruttori (Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki e Aprilia) si presentino al via con i nuovi prototipi, soprattutto tra i privati della casa alata c'è chi punta ancora sulla vecchia NSR nella speranza di un colpo di coda.
La nuova RC211V si mostra però inarrivabile per tutti e Valentino rasenta la perfezione nell'interpretarla: campione in carica della classe 500, Rossi ottiene 11 vittorie (7 consecutive) nel 2002 e 9 l'anno successivo, assicurandosi i primi due titoli della classe senza alcuna difficoltà.
Una sfida nella sfida
Una così grande superiorità alimenta le critiche dei detrattori e Rossi accetta la scommessa di provare a vincere con la Yamaha, la moto del suo grande rivale Max Biaggi, che nel frattempo ha fatto il percorso inverso ed è arrivato in Honda. L'inizio è da sogno – successo a Welkom nella gara d'esordio-, il proseguimento pure, con due mondiali vinti nel 2004 e 2005.
I due anni seguenti sono più difficili: Rossi perde un mondiale nel 2006 con una M1 scorbutica, ma principalmente per demeriti suoi, nel 2007 si deve invece arrendere allo strapotere del binomio Stoner-Ducati.
Rivincita e declino
Il 2008 e 2009 dimostrano però che Valentino non è affatto bollito. Rossi assorbe senza traumi le solite critiche, risponde in pista a suon di risultati. Ricordate i celebri sorpassi su Stoner a Laguna Seca e al Montmelò su Lorenzo? Capolavori assoluti, perle buone per trasformare lo scetticismo dei detrattori in benzina per vincere. Valentino riassume tutto in una maglietta celebrativa, in occasione del sesto titolo MotoGP, che recita: gallina vecchia fa buon brodo. Casey e Jorge sono stati battuti, i nuovi talenti dovranno attendere per affermarsi.
Nessuno potrebbe mai immaginare a quella data che Valentino avrebbe corso altre 12 stagioni, purtroppo con molti meno successi: un titolo sfumato nel 2015 e appena 12 successi da aggiungere alla lunghissima lista di affermazioni già messe in bacheca.
Rossi oggi
Valentino si è ritirato a fine 2021 e un anno dopo è già totalmente immerso nella sua nuova vita: papà di Giulietta, pilota a quattro ruote, imprenditore a capo della VR46 che ha portato ben 4 piloti in MotoGP e ha appena laureato Pecco Bagnaia campione del mondo. Il neo-iridato è anche un prodotto dell'impegno di Rossi nel ruolo di mentore e coach, il più bel modo di chiudere un cerchio: da campione a campione.