MotoGP, quanto costa una caduta?
MotoGP news – Quando vediamo un pilota cadere, non ci rendiamo di quante parti vengano danneggiate. A spiegare quanto "costa" una banale scivolata è Christophe Bourguignon, ingegnere di pista di Cal Crutchlow, che dice: “Non esistono cadute da poche migliaia di euro”
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Facciamo due conti
In un normale weekend di gara di MotoGP, dal venerdì alla domenica, i piloti possono incappare in diverse cadute, eppure nessuna di queste, per quanto banale ci possa sembrare, ha un peso economico irrisorio. A svelarlo è stato Christophe Bourguignon, l’ingegnere di pista di Cal Crutchlow nel team LCR che in un’intervista ha fatto i “conti in tasca” ai team. Il sito Formula Passion riporta le sue dichiarazioni che danno bene un’idea a quanto ammonti il danno economico di una caduta: “Spendiamo 2 milioni di euro all’anno per le due moto di Cal, con già incluse sia le spese per lo sviluppo che quelle per gli ingegneri Honda che ci seguono in ogni gara. La cifra non comprende i ricambi. Una caduta con una MotoGP può costare tra i 15.000 e i 100.000 euro. Non esistono cadute da 2.000 euro. Con un po’ di fortuna ce la caviamo cambiando alcune parti che abbiamo in magazzino, ma dopo un grosso incidente o una serie di alcune piccole cadute consecutive si possono causare problemi nell’immediato, poiché ad esempio, abbiamo solo cinque serbatoi di carburante a disposizione. Lo stesso vale per i radiatori. Quando ordino un pezzo da Honda, i tempi di produzione e consegna sono di cinque o sei settimane”. Non si parla quindi di cadute “piccole” perché una MotoGP è piuttosto pesante e va molto veloce: “Se si perde la ruota anteriore, si danneggeranno almeno la carenatura, metà del manubrio e altre parti in carbonio. Un set di dischi freno in carbonio costa 10.000 euro e ogni volta che la moto cade nella ghiaia si possono rovinare i dischi. Noi non mandiamo un pilota in pista con una moto che supera di gran lunga i 300 km/h con freni di cui non ci fidiamo, quindi dopo una caduta li cambiamo ogni volta. Se parliamo di cerchioni in magnesio, un set costa circa 4.000 euro. Non esiste un singolo pezzo elettronico che costi meno di 1.000 euro”. Oltre a questo ci sono invece parti della moto che vengono cambiate di rado: “Ci sono parti resistenti. Le pinze dei freni vengono cambiate molto raramente, così come il motore. Tocco ferro perché abbiamo un numero limitato di motori in stagione, ma per quanto ne ricordi, non ho mai sostituito un motore a causa di una caduta. È ben protetto. Una volta, dopo un grosso incidente in cui abbiamo dovuto cambiare il 90% delle parti della moto, il motore era rimasto intatto”.
In un normale weekend di gara di MotoGP, dal venerdì alla domenica, i piloti possono incappare in diverse cadute, eppure nessuna di queste, per quanto banale ci possa sembrare, ha un peso economico irrisorio. A svelarlo è stato Christophe Bourguignon, l’ingegnere di pista di Cal Crutchlow nel team LCR che in un’intervista ha fatto i “conti in tasca” ai team. Il sito Formula Passion riporta le sue dichiarazioni che danno bene un’idea a quanto ammonti il danno economico di una caduta: “Spendiamo 2 milioni di euro all’anno per le due moto di Cal, con già incluse sia le spese per lo sviluppo che quelle per gli ingegneri Honda che ci seguono in ogni gara. La cifra non comprende i ricambi. Una caduta con una MotoGP può costare tra i 15.000 e i 100.000 euro. Non esistono cadute da 2.000 euro. Con un po’ di fortuna ce la caviamo cambiando alcune parti che abbiamo in magazzino, ma dopo un grosso incidente o una serie di alcune piccole cadute consecutive si possono causare problemi nell’immediato, poiché ad esempio, abbiamo solo cinque serbatoi di carburante a disposizione. Lo stesso vale per i radiatori. Quando ordino un pezzo da Honda, i tempi di produzione e consegna sono di cinque o sei settimane”. Non si parla quindi di cadute “piccole” perché una MotoGP è piuttosto pesante e va molto veloce: “Se si perde la ruota anteriore, si danneggeranno almeno la carenatura, metà del manubrio e altre parti in carbonio. Un set di dischi freno in carbonio costa 10.000 euro e ogni volta che la moto cade nella ghiaia si possono rovinare i dischi. Noi non mandiamo un pilota in pista con una moto che supera di gran lunga i 300 km/h con freni di cui non ci fidiamo, quindi dopo una caduta li cambiamo ogni volta. Se parliamo di cerchioni in magnesio, un set costa circa 4.000 euro. Non esiste un singolo pezzo elettronico che costi meno di 1.000 euro”. Oltre a questo ci sono invece parti della moto che vengono cambiate di rado: “Ci sono parti resistenti. Le pinze dei freni vengono cambiate molto raramente, così come il motore. Tocco ferro perché abbiamo un numero limitato di motori in stagione, ma per quanto ne ricordi, non ho mai sostituito un motore a causa di una caduta. È ben protetto. Una volta, dopo un grosso incidente in cui abbiamo dovuto cambiare il 90% delle parti della moto, il motore era rimasto intatto”.
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