MotoGP Qatar, da 350 km/h a 100 km/h in un lampo con Brembo
MotoGP news – Per il settimo anno consecutivo l’azienda bergamasca leader nei freni fornisce tutti i piloti della top class, che si apprestano a disputare il primo Gran Premio a Losail. La pista è impegnativa per gli impianti frenanti, scoprite tutte le curiosità e i numeri più interessanti del fine settimana
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MotoGP
Si frena in 13 delle 16 curve
La MotoGP riparte dal circuito di Losail, in Qatar, per una nuova stagione che anche quest’anno vedrà Brembo impegnato a lavorare con tutte le squadre. Sulla pista si corre dal lontano 2004 e presenta diverse frenate impegnative, tanto che da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 dai tecnici Brembo.
Delle 13 frenate 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 4 sono di media difficoltà e 6 sono leggere. Complice il rettilineo di 1.068 metri che la precede, la frenata alla prima curva dopo il traguardo è una delle più difficili dell’intero Mondiale: senza scia le MotoGP vi arrivano a 346 km/h e rallentano fino a 102 km/h esercitando un carico sulla leva del freno di 5,7 kg. Per impostare la curva, i piloti frenano per 5 secondi e mezzo durante i quali percorrono 258 metri. In 13 delle 16 curve qatariote è richiesto l’impiego dei freni: è il valore più alto della stagione, superiore alle 12 frenate al giro di Jerez e Misano Adriatico. Da record è anche il tempo di funzionamento dell’impianto frenante: ben 40 secondi al giro, 15 secondi in più del Sachsenring e di Phillip Island. Dalla partenza alla bandiera a scacchi i freni saranno quindi utilizzati per poco meno di 15 minuti, equivalenti al 36 per cento della durata del GP. Complessivamente, in gara, ogni pilota esercita un carico totale sulla leva del freno superiore alla tonnellata, il dato più alto di tutte le piste extraeuropee.
Un nuovo disco
La grande novità della stagione 2022 è l’introduzione dei dischi Brembo ventilati in carbonio da 355 mm di diametro che affiancano gli esemplari da 320 mm e da 340 mm. Già testati con successo a Mandalika e Sepang, i nuovi nati sono stati concepiti per essere utilizzati sui circuiti molto severi per l’impianto frenante. Il regolamento stabilisce infatti che per questi di sicurezza nei circuiti di Spielberg, Motegi e Buriram i piloti dovranno optare tra questi e quelli da 340 mm, non potendo quindi scegliere i dischi da 320 mm che invece restano utilizzabili in tutti gli altri GP. Le restrizioni non sono naturalmente valide in presenza di gara dichiarata bagnata perché l’intensità delle frenate è inferiore. Se i dischi da 355 mm di diametro rappresentano un inedito nella storia della MotoGP, il limite massimo per le moto di serie è decisamente più basso. Considerando il diametro, il disco flottante Brembo più grande è quello da 330 mm in uso sulla Ducati Panigale.
La MotoGP riparte dal circuito di Losail, in Qatar, per una nuova stagione che anche quest’anno vedrà Brembo impegnato a lavorare con tutte le squadre. Sulla pista si corre dal lontano 2004 e presenta diverse frenate impegnative, tanto che da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3 dai tecnici Brembo.
Delle 13 frenate 3 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 4 sono di media difficoltà e 6 sono leggere. Complice il rettilineo di 1.068 metri che la precede, la frenata alla prima curva dopo il traguardo è una delle più difficili dell’intero Mondiale: senza scia le MotoGP vi arrivano a 346 km/h e rallentano fino a 102 km/h esercitando un carico sulla leva del freno di 5,7 kg. Per impostare la curva, i piloti frenano per 5 secondi e mezzo durante i quali percorrono 258 metri. In 13 delle 16 curve qatariote è richiesto l’impiego dei freni: è il valore più alto della stagione, superiore alle 12 frenate al giro di Jerez e Misano Adriatico. Da record è anche il tempo di funzionamento dell’impianto frenante: ben 40 secondi al giro, 15 secondi in più del Sachsenring e di Phillip Island. Dalla partenza alla bandiera a scacchi i freni saranno quindi utilizzati per poco meno di 15 minuti, equivalenti al 36 per cento della durata del GP. Complessivamente, in gara, ogni pilota esercita un carico totale sulla leva del freno superiore alla tonnellata, il dato più alto di tutte le piste extraeuropee.
Un nuovo disco
La grande novità della stagione 2022 è l’introduzione dei dischi Brembo ventilati in carbonio da 355 mm di diametro che affiancano gli esemplari da 320 mm e da 340 mm. Già testati con successo a Mandalika e Sepang, i nuovi nati sono stati concepiti per essere utilizzati sui circuiti molto severi per l’impianto frenante. Il regolamento stabilisce infatti che per questi di sicurezza nei circuiti di Spielberg, Motegi e Buriram i piloti dovranno optare tra questi e quelli da 340 mm, non potendo quindi scegliere i dischi da 320 mm che invece restano utilizzabili in tutti gli altri GP. Le restrizioni non sono naturalmente valide in presenza di gara dichiarata bagnata perché l’intensità delle frenate è inferiore. Se i dischi da 355 mm di diametro rappresentano un inedito nella storia della MotoGP, il limite massimo per le moto di serie è decisamente più basso. Considerando il diametro, il disco flottante Brembo più grande è quello da 330 mm in uso sulla Ducati Panigale.
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