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MotoGP . Jarvis rassicura i tifosi: "Valentino Rossi con Yamaha nel 2021"

Il managing director di Yamaha afferma che le trattative tra il nove campione del mondo e il Team Petronas proseguono: "Ma ci sono molti dettagli da considerare e non è detto che riusciremo a essere pronti per l'annuncio entro le due gare di Misano"
Il managing director di Yamaha Lin Jarvis smorza i toni sulle chiacchiere che sono state fatte riguardo a un presunto intoppo delle trattative tra Valentino Rossi e il Team Petronas per il passaggio del nove volte campione del mondo in seno al team malese dal 2021. Il boss di Yamaha MotoGP ha minimizzato il silenzio sull'annuncio che non arriva, riducendo il ritardo a discussioni legali legate a dettagli. “Va tutto bene - ha assicurato Jarvis-. Le cose stanno andando bene e non c'è motivo di dubitare che Valentino Rossi sia in procinto di diventare un pilota Yamaha Petronas SRT la prossima stagione. Ma ci vuole tempo perché ci sono così tanti problemi sul tavolo e tutti devono essere considerati, senza fretta. C'è la Yamaha con il suo team legale in Giappone, c'è Petronas con il suo team legale in Malesia e c'è il pilota con il suo team legale”.

I soliti sospetti
Il ritardo ha fatto sorgere il dubbio che un accordo venga finalizzato e rivelato adeguatamente nella location casalinga di Rossi a Misano, con due round consecutivi a partire dal prossimo 11 settembre. Jarvis però mantiene alta la suspence e afferma che non è una tempistica garantita. “Come sapete in questo momento ci sono anche delle difficoltà legate alla possibilità per le persone di incontrarsi fisicamente, il che rende tutto più macchinoso. Comunque anche recentemente ho mandato una mail relativa al contratto di Rossi. Va tutto bene, non ci sono intoppi, ma, ripeto, ci vuole tempo e non so se potremo essere pronti per Misano”.
Spostare un pilota da una squadra ufficiale a una squadra satellite a volte può essere perfino più complicato che passare a un nuovo produttore, soprattutto se il pilota in questione è un campione affermato come Rossi, che ha un entourage importante. Capire quali tecnici lo seguiranno e quali rimarranno per lavorare con Fabio non è un dettaglio da poco, anche perché sono risorse importanti per il team Yamaha e Valentino non andrà ancora oltre i due anni di attività. Non tutti i meccanici e gli ingegneri infatti potrebbero gradire di muoversi da una struttura all'altra con un orizzonte temporale così limitato.

Serve una moto vincente
Di sicuro non ci sono all'orizzonte altre trattative: la storia di Rossi e Yamaha non è in discussione e ormai va oltre il semplice lato sportivo, anche perché se ci si fermasse a considerare il pacchetto tecnico che la casa di Iwata offre in questo momento, le azioni della M1 sarebbero piuttosto in fase calante, con una moto che fatica a essere competitiva di fronte alla concorrenza.
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