MotoGP 2021, Puig: “Ad Assen c’era il Marc che conosciamo”
MotoGP news – Il fine settimana olandese non è stato semplice per Marc Marquez, che venerdì è stato lanciato in aria dalla sua Honda, ma il risultato finale è certamente positivo. Il team manager del Repsol Honda Alberto Puig ha raccontato il fine settimana e punta molto sul prossimo Gran Premio in Austria
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Un risultato positivo
L’ultima gara prima della pausa estiva si è tenuta ad Assen, in Olanda, e Marc Marquez ha svolto una buona prestazione, tagliando il traguardo in settima posizione dopo esser partito ventesimo. Il suo fine settimana è stato condizionato dalla caduta del venerdì, quando alla curva 11 ha avuto un brutto hisghide. Fortunatamente la cosa si è risolta senza conseguenze, ma questo gli ha fatto perdere la fiducia e il giorno successivo nelle qualifiche è scivolato complicando ancora di più la gara.
Le differenze tra Sachsenring e Assen
Invece l’otto volte iridato ha guadagnato otto posizioni al primo giro, ha lottato per il sesto posto e ha chiuso settimo, tra i suoi rivali Francesco Bagnaia sesto e Aleix Espargaro ottavo, con cui ha lottato non poco. Il Team Manager della Repsol Honda Alberto Puig ha raccontato al sito ufficiale motogp.com: “Il Sachsenring è una pista molto adatta alla Honda e anche a Marquez. Lì Marc ha avuto la possibilità e l’ha afferrata con entrambe le mani. In passato Assen non è mai stata una pista facile come questa, ed è stata molto più dura per tutti i piloti Honda HRC. Abbiamo chiaramente capito che non sarebbe stato facile prima di arrivare”.
Buone sensazioni
La prima complicazione è stata la caduta: “Venerdì, la caduta ha reso il weekend di Marc ancora più complicato. Senza quell’incidente, penso che avrebbe lottato per il podio perché non avrebbe perso la fiducia che aveva. La Honda e tutta la squadra hanno cercato di reagire e superare questo problema, ma non è abbastanza. Ora è il momento di riposare e prepararsi bene per la seconda parte della stagione”. Comunque tutto sta andando nella direzione corretta: “In ogni caso, abbiamo visto un grande recupero di Marc all’inizio della gara. È partito 20° e ha recuperato quasi 10 posizioni in un solo giro, questo era il Marc che conosciamo. Mostra il suo sforzo e il potenziale che ha, non vediamo l’ora di rivederlo in Austria dopo la pausa quando avrà recuperato ancora di più”.
L’ultima gara prima della pausa estiva si è tenuta ad Assen, in Olanda, e Marc Marquez ha svolto una buona prestazione, tagliando il traguardo in settima posizione dopo esser partito ventesimo. Il suo fine settimana è stato condizionato dalla caduta del venerdì, quando alla curva 11 ha avuto un brutto hisghide. Fortunatamente la cosa si è risolta senza conseguenze, ma questo gli ha fatto perdere la fiducia e il giorno successivo nelle qualifiche è scivolato complicando ancora di più la gara.
Le differenze tra Sachsenring e Assen
Invece l’otto volte iridato ha guadagnato otto posizioni al primo giro, ha lottato per il sesto posto e ha chiuso settimo, tra i suoi rivali Francesco Bagnaia sesto e Aleix Espargaro ottavo, con cui ha lottato non poco. Il Team Manager della Repsol Honda Alberto Puig ha raccontato al sito ufficiale motogp.com: “Il Sachsenring è una pista molto adatta alla Honda e anche a Marquez. Lì Marc ha avuto la possibilità e l’ha afferrata con entrambe le mani. In passato Assen non è mai stata una pista facile come questa, ed è stata molto più dura per tutti i piloti Honda HRC. Abbiamo chiaramente capito che non sarebbe stato facile prima di arrivare”.
Buone sensazioni
La prima complicazione è stata la caduta: “Venerdì, la caduta ha reso il weekend di Marc ancora più complicato. Senza quell’incidente, penso che avrebbe lottato per il podio perché non avrebbe perso la fiducia che aveva. La Honda e tutta la squadra hanno cercato di reagire e superare questo problema, ma non è abbastanza. Ora è il momento di riposare e prepararsi bene per la seconda parte della stagione”. Comunque tutto sta andando nella direzione corretta: “In ogni caso, abbiamo visto un grande recupero di Marc all’inizio della gara. È partito 20° e ha recuperato quasi 10 posizioni in un solo giro, questo era il Marc che conosciamo. Mostra il suo sforzo e il potenziale che ha, non vediamo l’ora di rivederlo in Austria dopo la pausa quando avrà recuperato ancora di più”.
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