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MotoGP 2021 - Promossi & Bocciati: è tornato Marquez, ma Mir, Bagnaia e Quartararo sono in forma

Il pilota di Cervera ha portato a casa un buon settimo posto, già il miglior risultato per Honda nel 2021. Il campione del mondo in carica ha avuto la meglio nel corpo a corpo con il 93, l'italiano e il francese hanno mostrato velocità e consistenza su una pista non facile
Il motomondiale è tornato in Europa, Marc Marquez è tornato alle gare ma a Portimao è Fabio Quartararo a salire sul gradino più alto del podio: andiamo quindi a rivedere Promossi&Bocciati del gp del Portogallo insieme al nostro Guido Sassi.

Chi piange, chi ride
Anche se stava piangendo, nel box a fine gara Marquez era la sintesi della felicità. Lo ha detto lui stesso: “Finalmente mi sono sentito di nuovo un pilota”. Il risultato di Marc non dice tutto della sua prestazione, ma un settimo posto intanto non è da buttare, perché è pur sempre il miglior risultato di una Honda non solo oggi, ma da inizio campionato. E poi Marquez ha dimostrato che la velocità sul giro secco c'è già, manca solo l'allenamento per riprodurla in uno sforzo prolungato.
Ride ovviamente anche Quartararo, che in attesa del miglior Marc sta accumulando vittorie e fiducia: due vittorie in fila e un quinto posto in tre gare sono già un inizio migliore rispetto al 2020, Fabio è tornato in testa al mondiale per la prima volta da Le Mans dell'anno scorso.
Ha di che sorridere anche Joan Mir, finalmente tornato sul podio, che non toccava dalla scorsa stagione. L'inizio di mondiale del campione in carica non è stato esplosivo, ma le cose si stanno mettendo sui giusti binari e il pilota Suzuki appare tranquillo e concentrato.
Weekend negativo invece per Maverick Vinales, penalizzato ieri e oggi protagonista di una delle sue gare a gambero, per Valentino Rossi caduto nelle retrovie, per Jack Miller e Pol Espargaro che sembrano soffrire il confronto con i rispettivi compagni di squadra.

Oscar del sorpasso
Mir al primo giro ha sorpassato Marquez tra la curva 10 e la curva 11: Joan ha detto di avere dovuto lasciare i freni dopo che MM93 gli aveva chiuso la traiettoria. Se non lo avesse fatto sarebbe caduto ma Mir non ha avuto timori reverenziali. Un giro più tardi, alla curva 3, Marquez gli si è avvicinato molto in ingresso, tanto da toccargli la ruota posteriore: possibile che Mir abbia dato un colpetto in più al freno per bloccarlo, di sicuro che tra i due non corre buon sangue da inizio stagione, con vari battibecchi e c'è da scommettere che al cosa non finirà qui.

Data check
Quartararo ha montato la posteriore dura, eppure la sua gara è stata tutt'altro che improntata su uno stile conservativo: il suo miglior giro è stato di soli 22 millesimi superiore al best lap assoluto di Alex Rins, ben 11 giri li ha conclusi sotto il muro dei 40”. Bagnaia, che è arrivato secondo, ha infranto la stessa barriera in sole sei occasioni, Mir, terzo al traguardo, appena due volte. Il francese insomma aveva un passo migliore di chiunque altro, anche se rimane il dubbio che un Bagnaia partito dalla pole avrebbe potuto dare del filo da torcere al pilota Yamaha. È vero che Pecco probabilmente non sarebbe stato in grado di tenere un ritmo così alto a lungo, ma non bisogna dimenticare che con il super desmo Ducati (350 chilometri di velocità di punta contro i 338 di Fabio), Bagnaia forse sarebbe stato in grado di sopravanzare Quartararo al termine di ogni giro, alla staccata della curva 1.

Meditate gente
I commenti sulle possibilità di Marquez di vincere il campionato a mani basse nei giorni scorsi si sono sprecati, e comunque anche dopo il gp Marc sembra conservare buone chances: mancano ancora almeno 15 gp (ipotizzando un calendario di 18 appuntamenti), e il pilota Honda in fondo deve recuperare “solo” 52 punti su Quartararo, 37 su Bagnaia e 32 su Vinales. Eppure Marquez stesso ha detto che per ancora qualche gran premio non potrà essere al massimo: insomma è difficile immaginarlo al top già a Jerez o Le Mans, occasioni che i suoi avversari non dovranno sprecare. Quartararo dovrà però fare quasi sempre meglio di Vinales e Morbidelli e risultare la migliore Yamaha al traguardo, Mir continuare con gare solide, ma leggermente migliori dal punto di vista della prestazione. Solo così i due potranno davvero giocare fino alla fine per il titolo.
E gli italiani? Il Bagnaia 2021 sembra la versione italiana di Mir: ci mette sempre una pezza, non cade e porta a casa punti, la vittoria prima o poi arriverà. Morbido invece sembra più distante, penalizzato da una M1 che non lo asseconda al meglio e che per ora non gli fa nemmeno più vedere il podio. Ma con la costanza si potrà andare lontano...
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