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MotoGP 2021 - Gli abbandonati da Ducati: Dovizioso e Petrucci, un futuro incerto

I due piloti italiani faticano a trovare una collocazione in ottica 2022, eppure fino all'anno scorso hanno vinto gare con la moto di Borgo Panigale. Per Petrux potrebbe esserci un clamoroso ritorno in superbike, Dovizioso invece punta la Yamaha ex Petronas, ma è difficile trovare la quadra tecnica ed economica
L'anno scorso hanno vinto una gara a testa in MotoGP, in sella alla Ducati factory; oggi Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci non hanno un futuro definito, e le prospettive non sono nemmeno tra le migliori. Andiamo a vedere perché.

Obiettivo M1
Il forlivese è sotto contratto come tester per Aprilia, un ruolo utilissimo per Noale, che difatti lo ha sfruttato al meglio in questi mesi. Andrea ha svolto diverse prove su piste differenti con la RS-GP e ha fornito feedback che sono stati tenuti in grande considerazione da Romano Albesiano. Eppure Dovizioso ha sempre declinato l'idea di tornare a correre in questa stagione, anche nell'ultimo gp d'Austria, quando sarebbe potuto salire sulla moto di Lorenzo Savadori.
Ora Massimo Rivola ha a disposizione Maverick Vinales, ragion per cui – anche considerando il budget- non sembra esserci spazio per fare convivere entrambi i piloti sotto lo stesso tetto. D'altronde Dovizioso sta sondando la pista che porta in Yamaha per il 2022, per guidare una M1 che ha sempre ritenuto – fin dal biennio 2011-2012 in Tech3- un prototipo congeniale al suo stile di guida. Razan Razali però ha perso lo sponsor Petronas, e non sembrano esserci molti soldi a disposizione del team SRT. I malesi addirittura stanno pensando di fare correre Darryn Binder nel 2022, essendo il pilota di Moto3 già sotto contratto e costando quindi zero alle casse della squadra. Considerando queste premesse, sembra difficile che si possano trovare i soldi per allestire una M1 factory per Andrea, e trovare anche i soldi per pagarlo.

Superbike sì, ma come?
Problemi di moto anche per Danilo Petrucci, che in quanto all'idea di migrare in superbike sembra essersi fatto una ragione che si tratti della migliore opzione possibile, ma deve allo stesso tempo incassare la firma di Alvaro Bautista con il team Aruba. Questo non significa che per Petrux non ci siano delle Panigale V4R disponibili, ma che l'opzione davvero percorribile sarebbe quella del team Barni, dove potrebbe in buona sostanza ereditare posto, personale e materiale da Tito Rabat. Più difficile – o meno comprensibile- un suo eventuale approdo in HRC: se anche Honda lo volesse davvero sulla CBR1000 RR-R, Petrucci troverebbe una moto che è un grattacapo. Ovviamente HRC ha i soldi per pagare bene un pilota, ma forse in questo momento della sua carriera Danilo ha più bisogno di rilanciarsi a livello di risultati che di fare cassa.

Desmo nostalgie?
Considerando i buoni risultati della truppa Ducati in MotoGP, con le due vittorie di Miller, il successo di Martin, i podi di Bagnaia e Zarco, sembrerebbe davvero che a rimetterci siano stati Dovizioso e Petrucci. Certo, Danilo non ha avuto scelta nell'andarsene, Andrea forse qualche chance in più per rimanere l'avrebbe avuta. A ogni modo le cose sono andate così, e comunque a Borgo Panigale manca ancora quel quid per arrivare al successo in pianta stabile, con o senza Dovi. Rimane poi il dubbio su cosa avrebbe potuto fare Dovizioso con la moto 2021, che sembra avere risolto il problema di consumo della gomma che la affliggeva nella passata stagione. Ma si sa, con i se e con i ma...
 
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