MotoGP 2020, Marquez: “Vedere questo campionato mi fa venire voglia di tornare in pista il prima possibile”
MotoGP news – Lo spagnolo è ancora impegnato nella riabilitazione del suo braccio destro, operato due volte a inizio stagione, e ha raccontato come sta vivendo questa situazione. Marc Marquez non vede l’ora di tornare alla guida della sua Honda, spera di poterlo fare questa stagione e ha parlato delle caratteristiche che deve avere un pilota per diventare un campione
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I 4 ingredienti fondamentali
Grande assente in pista in questo 2020 è ancora Marc Marquez, convalescente dall’infortunio rimediato all’omero destro nel primo Gran Premio della stagione, a Jerez, il 19 luglio. Lo spagnolo continua la riabilitazione dopo le due operazioni a cui è stato sottoposto, e continua a guardare le gare da casa. Attraverso il suo team ha potuto rispondere ad alcune domande che gli hanno rivolto i suoi tifosi e per prima cosa ha parlato delle sue condizioni, come riporta il sito spagnolo As.com: “Sia moralmente che fisicamente mi trovo abbastanza bene. Non so neanche io quando tornerò, se fosse per me tornerei domani, ma non capiterà. Però penso che tornerò più presto che tardi”.
Quello che non è cambiato in queste lunghe settimane è il suo modo di essere: “La mia mentalità è la stessa: tornare il prima possibile, andare al limite, provare a forzare il braccio per tornare prima, rispettando sempre i tempi che dicono i dottori. E la stessa mentalità la manterrò anche quando tornerò alla guida della moto, sarà sempre la stessa: attaccare. Per questo motivo per tornare a guidare devo essere in una buona condizione fisica. Il braccio dovrà essere all’80 o 90% per tornare a essere veloce da subito”. Per ora fa da spettatore, ma questo nuovo ruolo gli sta decisamente stretto: “Vedere le gare da casa mi crea una certa ansia e rabbia, ma è quello che devo fare e bisogna capirlo. In più quando vedi che i principali rivali stanno commettendo errori, non ottengono molti punti, questo mi dà molta voglia di tornare”. Marquez ha vinto sei titoli in MotoGP nei primi sette anni, numeri che gli hanno permesso di ricevere diversi appellativi, tra cui “fenomeno” e “marziano”. Di certo è un campione e per esserlo ci vogliono diverse caratteristiche: “Il talento è la cosa più importante. La determinazione è importante per sapere quello che devi fare. L’esperienza la ottieni con il tempo, e ci vuole anche un po’ di fortuna, che è l’ultima cosa”.
Grande assente in pista in questo 2020 è ancora Marc Marquez, convalescente dall’infortunio rimediato all’omero destro nel primo Gran Premio della stagione, a Jerez, il 19 luglio. Lo spagnolo continua la riabilitazione dopo le due operazioni a cui è stato sottoposto, e continua a guardare le gare da casa. Attraverso il suo team ha potuto rispondere ad alcune domande che gli hanno rivolto i suoi tifosi e per prima cosa ha parlato delle sue condizioni, come riporta il sito spagnolo As.com: “Sia moralmente che fisicamente mi trovo abbastanza bene. Non so neanche io quando tornerò, se fosse per me tornerei domani, ma non capiterà. Però penso che tornerò più presto che tardi”.
Quello che non è cambiato in queste lunghe settimane è il suo modo di essere: “La mia mentalità è la stessa: tornare il prima possibile, andare al limite, provare a forzare il braccio per tornare prima, rispettando sempre i tempi che dicono i dottori. E la stessa mentalità la manterrò anche quando tornerò alla guida della moto, sarà sempre la stessa: attaccare. Per questo motivo per tornare a guidare devo essere in una buona condizione fisica. Il braccio dovrà essere all’80 o 90% per tornare a essere veloce da subito”. Per ora fa da spettatore, ma questo nuovo ruolo gli sta decisamente stretto: “Vedere le gare da casa mi crea una certa ansia e rabbia, ma è quello che devo fare e bisogna capirlo. In più quando vedi che i principali rivali stanno commettendo errori, non ottengono molti punti, questo mi dà molta voglia di tornare”. Marquez ha vinto sei titoli in MotoGP nei primi sette anni, numeri che gli hanno permesso di ricevere diversi appellativi, tra cui “fenomeno” e “marziano”. Di certo è un campione e per esserlo ci vogliono diverse caratteristiche: “Il talento è la cosa più importante. La determinazione è importante per sapere quello che devi fare. L’esperienza la ottieni con il tempo, e ci vuole anche un po’ di fortuna, che è l’ultima cosa”.
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