MotoGP 2020, Marc Marquez: “Alex dev’essere orgoglioso della sua stagione”
MotoGP news – In un evento con sponsor Estrella Galicia i due fratelli Marquez, Marc e Alex, hanno parlato di questo 2020 che è stato così diverso per la pandemia, ma anche per l’infortunio in cui è incappato il fratello maggiore. Marc ha commentato le prestazioni del fratello e di cosa si aspetta dal 2021 ormai alle porte
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MotoGP
Marc in versione tifoso
La grande differenza del campionato 2020 per un pilota ha riguardato la mancanza del pubblico in pista. A dirlo è Alex Marquez, che ha vestito i panni del team Repsol Honda e che in un’intervista fatta con lo sponsor Estrella Galicia ha dichiarato: “Salire sul podio ad Aragon con il circuito pieno sarebbe stato super speciale, ma questo è stato un anno diverso. Sono arrivato al parco chiuso e c’era solo una persona del team, le altre erano 20 metri più in là. È stato tutto molto diverso e tutti ci siamo abituati. Speriamo che la normalità torni il prima possibile”. Ma soprattutto il 2020 è stato un anno sui generis per il fratello maggiore Marc, che ha dovuto guardare la stagione da casa per un infortunio al braccio e il sito spagnolo Marca ha riportato: “È stato un anno anormale, soprattutto per me. Non ho potuto neanche correre, sono stato solo ad una gara e l’atmosfera era strana. Mancava tutto il pubblico. Il “paddock” molte volte era pieno e ti mancava proprio questo”.
Sul debutto del fratello Alex ha detto: “Credo che abbia ottenuto la sufficienza con una nota positiva perché poter conquistare due podi nella prima stagione, che è stata oltretutto una stagione caratterizzata dalla pandemia, in cui molto tempo si è stati fermi e tutto è iniziato a Jerez. Una cosa è fare i test pre-stagionali e iniziare subito dopo con la prima gara, un’altra è stare molto tempo senza moto e poi dover iniziare subito a disputare una gara. È diversa la progressione. Non mi aspettavo che conquistasse un podio. Quando l’ha conquistato a Le Mans è stato un grande risultato, ma penso che sia stato più importante quello ottenuto ad Aragon. Dev’essere orgoglioso di questo 2020 e nel 2021 dovrà migliorarlo”.
Dal canto suo Alex racconta la nuova versione del fratello: “In una stagione dove mancava il pubblico avevo un tifoso a casa che mi appoggiava, mi mandava video, potevo chiamarlo. È stato divertente vederlo sotto questo aspetto, e in ogni caso, con buoni o cattivi risultati mi incoraggiava ad andare avanti. Cosa molto importante in una stagione da debuttante”. Il 2021 li vedrà rivali in pista e lo stesso Marc ha ammesso: “Mi sarebbe piaciuto esserci stato a Le Mans o ad Aragon. Una volta che sei in gara l’avversario lo devi superare, chiunque esso sia”.
Infine il fratello minore ha commentato il proprio passaggio al team LCR per la prossima stagione: “Penso che questo cambiamento mi farà bene. Non lo considero un passo indietro, ma sullo stesso piano, per continuare a formarmi e a bruciare tappe per diventare un pilota più completo in MotoGP”.
La grande differenza del campionato 2020 per un pilota ha riguardato la mancanza del pubblico in pista. A dirlo è Alex Marquez, che ha vestito i panni del team Repsol Honda e che in un’intervista fatta con lo sponsor Estrella Galicia ha dichiarato: “Salire sul podio ad Aragon con il circuito pieno sarebbe stato super speciale, ma questo è stato un anno diverso. Sono arrivato al parco chiuso e c’era solo una persona del team, le altre erano 20 metri più in là. È stato tutto molto diverso e tutti ci siamo abituati. Speriamo che la normalità torni il prima possibile”. Ma soprattutto il 2020 è stato un anno sui generis per il fratello maggiore Marc, che ha dovuto guardare la stagione da casa per un infortunio al braccio e il sito spagnolo Marca ha riportato: “È stato un anno anormale, soprattutto per me. Non ho potuto neanche correre, sono stato solo ad una gara e l’atmosfera era strana. Mancava tutto il pubblico. Il “paddock” molte volte era pieno e ti mancava proprio questo”.
Sul debutto del fratello Alex ha detto: “Credo che abbia ottenuto la sufficienza con una nota positiva perché poter conquistare due podi nella prima stagione, che è stata oltretutto una stagione caratterizzata dalla pandemia, in cui molto tempo si è stati fermi e tutto è iniziato a Jerez. Una cosa è fare i test pre-stagionali e iniziare subito dopo con la prima gara, un’altra è stare molto tempo senza moto e poi dover iniziare subito a disputare una gara. È diversa la progressione. Non mi aspettavo che conquistasse un podio. Quando l’ha conquistato a Le Mans è stato un grande risultato, ma penso che sia stato più importante quello ottenuto ad Aragon. Dev’essere orgoglioso di questo 2020 e nel 2021 dovrà migliorarlo”.
Dal canto suo Alex racconta la nuova versione del fratello: “In una stagione dove mancava il pubblico avevo un tifoso a casa che mi appoggiava, mi mandava video, potevo chiamarlo. È stato divertente vederlo sotto questo aspetto, e in ogni caso, con buoni o cattivi risultati mi incoraggiava ad andare avanti. Cosa molto importante in una stagione da debuttante”. Il 2021 li vedrà rivali in pista e lo stesso Marc ha ammesso: “Mi sarebbe piaciuto esserci stato a Le Mans o ad Aragon. Una volta che sei in gara l’avversario lo devi superare, chiunque esso sia”.
Infine il fratello minore ha commentato il proprio passaggio al team LCR per la prossima stagione: “Penso che questo cambiamento mi farà bene. Non lo considero un passo indietro, ma sullo stesso piano, per continuare a formarmi e a bruciare tappe per diventare un pilota più completo in MotoGP”.
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