MotoGP 2018, i duelli Marquez-Dovizioso come quelli di Rainey-Schwantz
MotoGP news – Già dalla scorsa stagione le gare della classe regina sono state ravvivate dai duelli tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso. Sfide che richiamano alla mente quelle messe in scena da Wayne Rainey e Kevin Schwantz, un paragone che fa piacere ai diretti interessati
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News
Paragoni di stili
Il Gran Premio di Tailandia si è concluso con l’ormai "classico" show tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso, che negli ultimi giri danno vita ad una sfida entusiasmente con sorpassi, controsorpassi e incroci di traiettorie. Questi duelli a tanti appassionati hanno ricordato quelli tra Wayne Rainey e Kevin Schwantz, che hanno animato la scena nella classe 500: tanto Wayne era prciso e pulito nelle traiettorie come Dovizioso, tanto Schwantz era irruento e spettacolare, come lo spagnolo di Honda. Un paragone che certo non dispiace ai diretti interessati: “Entrambi diamo tutto fino agli ultimi metri - ha detto Marquez - e questo è il modo giusto per correre, mantenendo sempre il rispetto tra noi. Abbiamo comunque uno stile di guida diverso, una moto diversa e quindi io ho alcuni punti di forza e lui ne ha altri. Questo fa sì che siamo in grado di sfidarci e provare poi a superarci l'un l'altro. In Tailandia abbiamo un po' scambiato gli stili: io ho fatto come Dovi e lui come Marc, è andato molto veloce e leggermente largo, ma era molto vicino a raggiungere il suo obiettivo. Sono riuscito a fermarmi negli ultimi metri ed è stata esattamente la stessa mossa, come in Austria lo scorso anno”. Tornando al paragone, Marquez ha detto: “Il mio stile di guida è come quello di Schwantz, perché freno sempre più al limite. Il mio obiettivo è provare a cambiare il mio stile e renderlo sempre più simile a quello di Dovizioso, ma al momento non ci riesco”. La parola è poi passata a Dovizioso, che ha detto: “Con Marquez arriviamo a questi duelli perché i nostri stili sono completamente diversi. Lo stile è una cosa e la caratteristica della moto è un'altra cosa. Entrambe le cose creano questa grande differenza perché penso che il suo stile abbia lo stesso stile di Honda, molto agile e aggressivo. Lui è in grado di farlo ed è il migliore in questo. Il mio stile è un po' più rilassato. Non puoi guidare la Ducati in questo modo e non penso si possa guidare la Honda come una Ducati".
Il Gran Premio di Tailandia si è concluso con l’ormai "classico" show tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso, che negli ultimi giri danno vita ad una sfida entusiasmente con sorpassi, controsorpassi e incroci di traiettorie. Questi duelli a tanti appassionati hanno ricordato quelli tra Wayne Rainey e Kevin Schwantz, che hanno animato la scena nella classe 500: tanto Wayne era prciso e pulito nelle traiettorie come Dovizioso, tanto Schwantz era irruento e spettacolare, come lo spagnolo di Honda. Un paragone che certo non dispiace ai diretti interessati: “Entrambi diamo tutto fino agli ultimi metri - ha detto Marquez - e questo è il modo giusto per correre, mantenendo sempre il rispetto tra noi. Abbiamo comunque uno stile di guida diverso, una moto diversa e quindi io ho alcuni punti di forza e lui ne ha altri. Questo fa sì che siamo in grado di sfidarci e provare poi a superarci l'un l'altro. In Tailandia abbiamo un po' scambiato gli stili: io ho fatto come Dovi e lui come Marc, è andato molto veloce e leggermente largo, ma era molto vicino a raggiungere il suo obiettivo. Sono riuscito a fermarmi negli ultimi metri ed è stata esattamente la stessa mossa, come in Austria lo scorso anno”. Tornando al paragone, Marquez ha detto: “Il mio stile di guida è come quello di Schwantz, perché freno sempre più al limite. Il mio obiettivo è provare a cambiare il mio stile e renderlo sempre più simile a quello di Dovizioso, ma al momento non ci riesco”. La parola è poi passata a Dovizioso, che ha detto: “Con Marquez arriviamo a questi duelli perché i nostri stili sono completamente diversi. Lo stile è una cosa e la caratteristica della moto è un'altra cosa. Entrambe le cose creano questa grande differenza perché penso che il suo stile abbia lo stesso stile di Honda, molto agile e aggressivo. Lui è in grado di farlo ed è il migliore in questo. Il mio stile è un po' più rilassato. Non puoi guidare la Ducati in questo modo e non penso si possa guidare la Honda come una Ducati".
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