MotoGP 2016, Graziano Rossi: “Con Valentino sono stato un papà non coinvolto al punto giusto"
MotoGP news – Martedì 16 febbraio è stato il compleanno di Valentino Rossi e in occasione di questo evento papà Graziano Rossi ha parlato del loro rapporto e ha raccontato: “Vorrei avere una bacchetta magica e tornare indietro di almeno venti anni. Valentino è stato un figlio grazie al quale ho sempre potuto fare il presuntuoso con gli amici, ha sempre fatto cose speciali”
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"37? Sono troppi!"
Graziano Rossi subito dopo la festa per i 37 anni di Valentino Rossi ha ammesso: “Sono troppi! Vorrei avere una bacchetta magica e tornare indietro di almeno 20 anni. Mi darebbe gusto ricominciare tutto daccapo senza sapere cosa succede. L’anno del primo Mondiale in 125, un momento che vorrei rivivere, complicato e indimenticabile, perché vincere quel titolo significava andare a correre con i veri piloti, dimostrare che non era stata una botta di fortuna. No, i soldi no, erano arrivati con l’Aprilia e Pernat, e con Carletto i problemi erano già risolti. Avevamo iniziato una storia che era già una favola. Io guardavo alla 250 e alla 500, nella mia mente c’era già una Donington sotto la pioggia...” Graziano ha chiamato suo figlio Valentino per un motivo: “Avevo un amico che si chiamava così, con cui a 17 anni facevamo cross nei campi. Un giorno avevamo appuntamento al mare, ma non ci siamo mai visti perché lui è affogato. Mi è rimasto il ricordo. E Valentino è un nome dolcissimo”. Parlando del rapporto padre-figlio, Graziano ha detto: “Secondo me ero un papà non coinvolto al punto giusto. Facevo un lavoro che mi prendeva, oltre al tempo, tanto interesse, cuore, testa, animo e Valentino è stato un figlio grazie al quale io ho sempre potuto fare il presuntuoso con gli amici e con chiunque, perché ha sempre fatto cose speciali”. Trentasette anni sono un'età particolare: “Dal punto vista sportivo ti dà curiosità e aspettative per il futuro. Puoi pensare a una famiglia, a un figlio e pure al 10° titolo”. Il tormentone di questa stagione riguarda il futuro di Valentino, cosa farà? Graziano ha risposto: “Dipenderà da quanto lui sarà contento di se stesso. Ci vorranno 4-5 gare per capirlo, ma io spero che possa fare altri due anni. Dopo i test di Sepang era contento, vedere Lorenzo andare fortissimo non è stata una sorpresa, le Yamaha sempre prima e seconda sì”. Ma nel futuro di Valentino ci sono anche altri impegni: “Ci sono questi ragazzini con cui si è inventato la VR46. Una cosa seria che lui potrà assolutamente fare. Ma dovrebbe, anzi, deve correre in automobile. Le 24 Ore più importanti, qualche rally, anche la Dakar, pur se molto faticosa”. Infine, ecco il desiderio di Graziano: “Vorrei che si avvicinasse al suo babbo. Pensavo fosse questione di tempo, ma non è ancora successo...”
Graziano Rossi subito dopo la festa per i 37 anni di Valentino Rossi ha ammesso: “Sono troppi! Vorrei avere una bacchetta magica e tornare indietro di almeno 20 anni. Mi darebbe gusto ricominciare tutto daccapo senza sapere cosa succede. L’anno del primo Mondiale in 125, un momento che vorrei rivivere, complicato e indimenticabile, perché vincere quel titolo significava andare a correre con i veri piloti, dimostrare che non era stata una botta di fortuna. No, i soldi no, erano arrivati con l’Aprilia e Pernat, e con Carletto i problemi erano già risolti. Avevamo iniziato una storia che era già una favola. Io guardavo alla 250 e alla 500, nella mia mente c’era già una Donington sotto la pioggia...” Graziano ha chiamato suo figlio Valentino per un motivo: “Avevo un amico che si chiamava così, con cui a 17 anni facevamo cross nei campi. Un giorno avevamo appuntamento al mare, ma non ci siamo mai visti perché lui è affogato. Mi è rimasto il ricordo. E Valentino è un nome dolcissimo”. Parlando del rapporto padre-figlio, Graziano ha detto: “Secondo me ero un papà non coinvolto al punto giusto. Facevo un lavoro che mi prendeva, oltre al tempo, tanto interesse, cuore, testa, animo e Valentino è stato un figlio grazie al quale io ho sempre potuto fare il presuntuoso con gli amici e con chiunque, perché ha sempre fatto cose speciali”. Trentasette anni sono un'età particolare: “Dal punto vista sportivo ti dà curiosità e aspettative per il futuro. Puoi pensare a una famiglia, a un figlio e pure al 10° titolo”. Il tormentone di questa stagione riguarda il futuro di Valentino, cosa farà? Graziano ha risposto: “Dipenderà da quanto lui sarà contento di se stesso. Ci vorranno 4-5 gare per capirlo, ma io spero che possa fare altri due anni. Dopo i test di Sepang era contento, vedere Lorenzo andare fortissimo non è stata una sorpresa, le Yamaha sempre prima e seconda sì”. Ma nel futuro di Valentino ci sono anche altri impegni: “Ci sono questi ragazzini con cui si è inventato la VR46. Una cosa seria che lui potrà assolutamente fare. Ma dovrebbe, anzi, deve correre in automobile. Le 24 Ore più importanti, qualche rally, anche la Dakar, pur se molto faticosa”. Infine, ecco il desiderio di Graziano: “Vorrei che si avvicinasse al suo babbo. Pensavo fosse questione di tempo, ma non è ancora successo...”
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