Moto3 2019 interviste - Niccolò Antonelli: “Sogno il mondiale e la Moto2”
Moto3 news – Poco prima che iniziasse il Gran Premio di Misano abbiamo potuto fare quattro chiacchiere con Niccolò Antonelli, "veterano" del Motomondiale e autore di una buona stagione in Moto3. Il romagnolo ci ha parlato delle sue sensazioni in vista del GP, del suo rapporto con Paolo Simoncelli e di Valentino Rossi
Image
News
Rinato con Simoncelli
Ventitré anni, di Cattolica, Niccolò Antonelli sta disputando la sua ottava stagione in Moto3 con il team SIC58 Squadra Corse e questa è forse la sua migliore in assoluto. "Nicco" è quarto nella classifica iridata, paga 53 punti di svantaggio dal primo e ha ottenuto una vittoria a Jerez. La nostra Serena Zunino l'ha intervistato poco prima che iniziasse il Gran Premio di San Marino, ecco cosa le ha raccontato.
Che sensazioni hai in vista del GP di Misano?
Veniamo da un buon momento, siamo sempre lì a lottare con i primi. Sono ottimista e non vediamo l’ora di cominciare per provare a fare un buon weekend. È molto speciale correre qui, ma non cambieremo l’approccio. Mi piace tanto l'evento, si sente il calore della gente. Noi italiani facciamo un bel tifo, io sento la differenza. Qui poi sono proprio a casa!
Che bilancio fai di questo 2019?
Positivo, però mi sarebbe piaciuto fare qualche podio in più e qualche quarto posto in meno.
Che obiettivo ti sei posto per il finale?
Vorrei restare sempre tra i primi e vorrei cercare di ottenere qualche podio. Ci sono delle gare in cui magari soffrirò, ma in quelle in cui sono veloce vorrei concretizzare la mia competitività.
Paolo Simoncelli aveva dichiarato: “Niccolò mi ha promesso di vincere sei volte da qui alla fine dell’anno”, come commenti questa cosa?
Non so se l’ha sognato o se si è confuso con qualcos’altro, lui è sicuro che io gliel’ho detto, ma non è così. Ci aspettano sette gare, vorrei fare un tre o quattro podi. È un obiettivo più raggiungibile.
Che rapporto hai con lui?
Molto buono, ci rispettiamo a vicenda. Abbiamo un rapporto sincero e diretto, ci diciamo le cose e proviamo a crescere insieme. C’è tanta voglia di fare bene, questo è positivo.
Cosa c’è nel tuo immediato futuro?
Io avrei voluto andare in Moto2. Con Paolo abbiamo trovato un compromesso e ormai credo che resterò, le probabilità sono quasi al 100%.
Sei alla tua ottava stagione nel Motomondiale, come sei cambiato in questi anni?
Come persona poco. Questa stagione mi ha fatto rinascere, dopo aver vissuto alcuni momenti difficili nella mia carriera. Sono cresciuto tanto in questo team e mi sento di nuovo rilanciato per arrivare dove vorrei. Il merito va alla squadra, alla situazione, a me stesso, all’Academy, un po’ a tutte le persone che ci hanno creduto.
Quanto è stata importante nella tua carriera la VR46 Riders Academy?
Molto. Se non ci fossero stati loro e la mia famiglia in alcuni momenti difficili, avrei forse smesso di correre. Se sono qui è anche grazie a loro. A casa si fa un grande lavoro con loro, si migliora tanto.
Che rapporto si crea tra i piloti della VR46 che incontri in pista?
È un rapporto un po’ strano. Si diventa amici ma si è anche rivali. A volte discutiamo, ma sono cose che finiscono lì. Sappiamo tutti bene che una volta che siamo in pista ognuno fa la sua strada. Fuori ci troviamo molto, giochiamo alla playstation facciamo serate insieme. Molte volte si esce e si fanno le cose insieme.
Un giudizio sui tuoi rivali italiani Lorenzo Dalla Porta e Tony Arbolino
Lorenzo è fortissimo, è maturato molto e sa di essere forte. Molte volte domina le gare e per questo lo rispetto molto perché in Moto3 non è facile. Tony è un grandissimo talento, è cresciuto tanto e va fortissimo. Ha una strategia di gara un po’ diversa, è più furba. È bello combattere con loro.
Cosa vorresti prendere da uno e dall’altro?
Da Tony la furbizia. Da Lorenzo la costanza.
E da Valentino Rossi?
Da Vale tutto! La velocità, la sua capacità nel corpo a corpo, la sua costanza nel non fare errori. Riesce sempre a fare il massimo nella sua situazione! E poi sì, qualche titolo mondiale lo prenderei.
Hai un sogno nel cassetto?
Vincere il mondiale e poi vorrei passare in Moto2.
Non perdetevi il Gran Premio di San Marino, cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky e in chiaro su TV8.
Ventitré anni, di Cattolica, Niccolò Antonelli sta disputando la sua ottava stagione in Moto3 con il team SIC58 Squadra Corse e questa è forse la sua migliore in assoluto. "Nicco" è quarto nella classifica iridata, paga 53 punti di svantaggio dal primo e ha ottenuto una vittoria a Jerez. La nostra Serena Zunino l'ha intervistato poco prima che iniziasse il Gran Premio di San Marino, ecco cosa le ha raccontato.
Che sensazioni hai in vista del GP di Misano?
Veniamo da un buon momento, siamo sempre lì a lottare con i primi. Sono ottimista e non vediamo l’ora di cominciare per provare a fare un buon weekend. È molto speciale correre qui, ma non cambieremo l’approccio. Mi piace tanto l'evento, si sente il calore della gente. Noi italiani facciamo un bel tifo, io sento la differenza. Qui poi sono proprio a casa!
Che bilancio fai di questo 2019?
Positivo, però mi sarebbe piaciuto fare qualche podio in più e qualche quarto posto in meno.
Che obiettivo ti sei posto per il finale?
Vorrei restare sempre tra i primi e vorrei cercare di ottenere qualche podio. Ci sono delle gare in cui magari soffrirò, ma in quelle in cui sono veloce vorrei concretizzare la mia competitività.
Paolo Simoncelli aveva dichiarato: “Niccolò mi ha promesso di vincere sei volte da qui alla fine dell’anno”, come commenti questa cosa?
Non so se l’ha sognato o se si è confuso con qualcos’altro, lui è sicuro che io gliel’ho detto, ma non è così. Ci aspettano sette gare, vorrei fare un tre o quattro podi. È un obiettivo più raggiungibile.
Che rapporto hai con lui?
Molto buono, ci rispettiamo a vicenda. Abbiamo un rapporto sincero e diretto, ci diciamo le cose e proviamo a crescere insieme. C’è tanta voglia di fare bene, questo è positivo.
Cosa c’è nel tuo immediato futuro?
Io avrei voluto andare in Moto2. Con Paolo abbiamo trovato un compromesso e ormai credo che resterò, le probabilità sono quasi al 100%.
Sei alla tua ottava stagione nel Motomondiale, come sei cambiato in questi anni?
Come persona poco. Questa stagione mi ha fatto rinascere, dopo aver vissuto alcuni momenti difficili nella mia carriera. Sono cresciuto tanto in questo team e mi sento di nuovo rilanciato per arrivare dove vorrei. Il merito va alla squadra, alla situazione, a me stesso, all’Academy, un po’ a tutte le persone che ci hanno creduto.
Quanto è stata importante nella tua carriera la VR46 Riders Academy?
Molto. Se non ci fossero stati loro e la mia famiglia in alcuni momenti difficili, avrei forse smesso di correre. Se sono qui è anche grazie a loro. A casa si fa un grande lavoro con loro, si migliora tanto.
Che rapporto si crea tra i piloti della VR46 che incontri in pista?
È un rapporto un po’ strano. Si diventa amici ma si è anche rivali. A volte discutiamo, ma sono cose che finiscono lì. Sappiamo tutti bene che una volta che siamo in pista ognuno fa la sua strada. Fuori ci troviamo molto, giochiamo alla playstation facciamo serate insieme. Molte volte si esce e si fanno le cose insieme.
Un giudizio sui tuoi rivali italiani Lorenzo Dalla Porta e Tony Arbolino
Lorenzo è fortissimo, è maturato molto e sa di essere forte. Molte volte domina le gare e per questo lo rispetto molto perché in Moto3 non è facile. Tony è un grandissimo talento, è cresciuto tanto e va fortissimo. Ha una strategia di gara un po’ diversa, è più furba. È bello combattere con loro.
Cosa vorresti prendere da uno e dall’altro?
Da Tony la furbizia. Da Lorenzo la costanza.
E da Valentino Rossi?
Da Vale tutto! La velocità, la sua capacità nel corpo a corpo, la sua costanza nel non fare errori. Riesce sempre a fare il massimo nella sua situazione! E poi sì, qualche titolo mondiale lo prenderei.
Hai un sogno nel cassetto?
Vincere il mondiale e poi vorrei passare in Moto2.
Non perdetevi il Gran Premio di San Marino, cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky e in chiaro su TV8.
Foto e immagini
Aggiungi un commento