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Mercato MotoGP: iniziano le manovre per il 2023

Fabio Quartararo tiene in ostaggio Yamaha, se la nuova M1 non lo convincesse potrebbero aprirsi le porte di Ducati o Honda. Anche Joan Mir si guarda intorno, mentre a Borgo Panigale hanno problemi di abbondanza e tutti vogliono la Desmosedici di Jack Miller. Occhio ai baby in rampa di lancio: Raul Fernandez e Pedro Acosta.
Il 2022 non è ancora cominciato - e vista la pandemia non si ha la certezza di come e dove inizierà - ma se guardiamo al mercato della MotoGP è il 2023 a tenere banco, con quasi tutti i contratti più importanti in scadenza. Rispetto al recente passato non è detto che vedremo firme esageratamente anticipate, con più di un pilota in attesa di capire meglio che aria tira.

I dubbi del campione
La conferma della coppia Quartararo-Yamaha è tutt'altro che scontata, con il francese che ha ribadito pubblicamente di volere attendere per lo meno i test di Sepang prima di parlare di rinnovo con i giapponesi. El Diablo è stanco di fare appunto “il diavolo a quattro” per tirare fuori velocità da una M1 in perenne sofferenza di cavalli, e sa che con un Marquez in ripresa e il Bagnaia di fine stagione si troverebbe quasi sempre a giocare sulla difensiva. Da Iwata hanno anche già fatto partire una proposta, ma per Fabio non è una questione di soldi: il campione del mondo vuole capire che motore avrà a disposizione. Le alternative non sembrano mancare: Ducati potrebbe allettare Quartararo, ma alcuni rumors indicano anche Honda come una destinazione possibile.

Marquez e poi?
HRC aveva blindato Marc Marquez fino al 2024 compreso, ancora prima dell'incidente che si è difatti “mangiato” due anni dei quattro firmati. Al fianco del fenomeno di Cervera c'è Pol Espargaro, firmato con un biennale e in scadenza a fine stagione 2022. Il primo anno dell'ex KTM non è stato irresistibile, e non è detto che Honda voglia continuare al “rischiatutto” puntando solo su Marc. Quartararo è però davvero un sostituto plausibile di Pol? I rapporti tra Marquez e Fabio non sono malvagi, come per esempio tra il francese e Joan Mir.

Quotazioni in calo
L'iridato 2020 sarà chiamato al riscatto in una stagione nella quale il maiorchino si aspetta di più dalla propria Suzuki. La stagione appena conclusa è stata avara di soddisfazioni per Joan, che comunque ha portato a casa un terzo posto finale, pur senza vincere una singola gara. Anche per Mir vale grosso modo lo stesso discorso fatto per Quartararo: il pilota vuole vedere un passo in avanti della moto prima di pensare al rinnovo. Quali sono le alternative? Se Quartararo dovesse lasciare Yamaha, Mir sarebbe un buon candidato a prendere il suo posto. La sua guida si sposa bene con il 4 in linea e l'esperienza ormai è quella di un top rider che potrebbe indirizzare lo sviluppo di Yamaha.

Tutti vogliono la rossa
In casa Ducati il punto fermo è Pecco Bagnaia: il piemontese, pur in scadenza a fine 2022, sembra destinato a legare il proprio nome ancora a lungo alla casa italiana, mentre c'è più bagarre sulla seconda moto, quella di Jack Miller. Enea Bastianini e Jorge Martin vogliono entrambi la Desmosedici del team factory, ma a Borgo Panigale potrebbero pure decidere che la coppia funziona bene così.

I nuovi “mostri”
Quest'anno faranno il proprio debutto in MotoGP Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Remy Gardner e Raul Fernandez. Quest'ultimo è il più ambito in ottica futura, ed anche il più scontento di stare dove sta (in KTM Tech3). Yamaha ha già provato a prenderlo una volta e potrebbe riprovarci, ma nel 2023 potrebbe esserci un altro golden boy in arrivo: Pedro Acosta, che la Moto2 potrebbe vederla solo per una stagione di passaggio. Per il giovanissimo iridato Moto3 c'è già la fila di team manager con contratto pronto.
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