Max Biaggi ora è MotoGP Legend: “Vent’anni fa non pensavo a questo”
Il “Corsaro” è entrato ufficialmente nella Hall of Fame della MotoGP, la cerimonia è avvenuta al Mugello, alla presenza dei suoi amici, dei suoi due piloti di Moto3 e dei suoi figli. È stato un momento molto emozionante per Max Biaggi, vincitore di sei titoli iridati nella sua lunga carriera
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MotoGP
Dopo aver dovuto rimandare la cerimonia causa Covid, finalmente al Mugello Max Biaggi ha ricevuto la medaglia di MotoGP Legend. Quattro volte campione del mondo in 250, il romano ha poi vinto altri due titoli in Superbike e Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna, l’ha premiato con questo importante riconoscimento. Biaggi vanta 42 vittorie, 13 delle quali nella classe regina, oltre a 111 podi e 56 pole ed era visibilmente emozionato durante l’evento.
Da pilota a team principal
Il romano ha dichiarato: “Questo è un giorno molto speciale per me. Prima di tutto devo ringraziare Carmelo e Dorna, perché senza di loro nulla sarebbe stato possibile. In secondo luogo voglio dire grazie semplicemente a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, al lavoro dei marchi con cui ho corso a partire da Aprilia, Honda e Yamaha, oltre a tutte le persone che sono qui, quelle che mi hanno sempre supportato, in squadre diverse e in situazioni diverse, nelle giornate belle e brutte. Sono orgoglioso che siano venuti tutti, per me significa molto, perché la vita continua anche dopo le corse. Sono anche contento del fatto che la mia famiglia mi abbia incoraggiato nei giorni difficili, a provarci e non arrendersi mai. Mi hanno supportato tutto il tempo. Mio figlio e mia figlia sono qui, questo è un momento molto emozionante. Ora possono dire: “Ehi, mio padre è una leggenda! - e non è affatto male! Vent'anni fa non ci pensavo nemmeno, a qualcosa del genere. Come uomo, anche questo è importante”. Oggi ha un altro punto di vista nel mondo delle corse: “Ora sto entrando nella terza fase della mia vita, sono il proprietario di un team. Voglio ringraziare Husqvarna e Sterilgarda, che realizzano insieme a me questo sogno. Utilizzo la mia esperienza per creare, si spera, i nuovi piloti del futuro, speriamo campioni. Chissà...”
Il ricordo nell'ufficio di Ezpeleta
Ezpeleta ha poi aggiunto: “Sono passati due anni da quando abbiamo deciso di nominare Max MotoGP Legend, ma purtroppo la pandemia e il resto non ci hanno permesso di farlo prima. Questa è una cerimonia che facciamo senza restrizioni e mascherine, tutti felici. Credo che aspettare sia stato ragionevole. Max è stato una grande leggenda della MotoGP. Ho una carena della sua moto nel mio ufficio di Madrid, mi è stata regalata da Carlo Pernat: l’Aprilia con il numero 4. Nominare Max MotoGP Legend non è solo importante per lui, ma anche per noi. È stato una vera leggenda, ha corso molto intensamente”.
Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.
Cliccate qui per sapere gli orari diretta TV del GP d’Italia.
Da pilota a team principal
Il romano ha dichiarato: “Questo è un giorno molto speciale per me. Prima di tutto devo ringraziare Carmelo e Dorna, perché senza di loro nulla sarebbe stato possibile. In secondo luogo voglio dire grazie semplicemente a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, al lavoro dei marchi con cui ho corso a partire da Aprilia, Honda e Yamaha, oltre a tutte le persone che sono qui, quelle che mi hanno sempre supportato, in squadre diverse e in situazioni diverse, nelle giornate belle e brutte. Sono orgoglioso che siano venuti tutti, per me significa molto, perché la vita continua anche dopo le corse. Sono anche contento del fatto che la mia famiglia mi abbia incoraggiato nei giorni difficili, a provarci e non arrendersi mai. Mi hanno supportato tutto il tempo. Mio figlio e mia figlia sono qui, questo è un momento molto emozionante. Ora possono dire: “Ehi, mio padre è una leggenda! - e non è affatto male! Vent'anni fa non ci pensavo nemmeno, a qualcosa del genere. Come uomo, anche questo è importante”. Oggi ha un altro punto di vista nel mondo delle corse: “Ora sto entrando nella terza fase della mia vita, sono il proprietario di un team. Voglio ringraziare Husqvarna e Sterilgarda, che realizzano insieme a me questo sogno. Utilizzo la mia esperienza per creare, si spera, i nuovi piloti del futuro, speriamo campioni. Chissà...”
Il ricordo nell'ufficio di Ezpeleta
Ezpeleta ha poi aggiunto: “Sono passati due anni da quando abbiamo deciso di nominare Max MotoGP Legend, ma purtroppo la pandemia e il resto non ci hanno permesso di farlo prima. Questa è una cerimonia che facciamo senza restrizioni e mascherine, tutti felici. Credo che aspettare sia stato ragionevole. Max è stato una grande leggenda della MotoGP. Ho una carena della sua moto nel mio ufficio di Madrid, mi è stata regalata da Carlo Pernat: l’Aprilia con il numero 4. Nominare Max MotoGP Legend non è solo importante per lui, ma anche per noi. È stato una vera leggenda, ha corso molto intensamente”.
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