Marc Marquez: “Sono tornato a Jerez con la sicurezza che la placca avrebbe resistito”
MotoGP news – Dopo la terza operazione al braccio destro, ora Marc Marquez è ricoverato all’ospedale di Madrid per far guarire l’infezione, ma prima ha parlato di questo 2020, del maledetto infortunio e della gestione errata della situazione che non gli ha ancora permesso di tornare in pista
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"Ritorno precipitoso"
Il campionato 2020 di Marc Marquez si è interrotto alla prima gara, sul circuito di Jerez, quando in una rovinosa caduta si è procurato una frattura all’omero destro. Lo spagnolo è volato subito a Barcellona per farsi operare e con l’ok dei medici è tornato in sella pochi giorni dopo l’operazione. Questo è stato l’errore più grande di tutta la faccenda, che non è ancora finita, e a dirlo è stato lo stesso Marc, intervistato da Dazn Spagna: “Come tutti i piloti, appena finita l’operazione chirurgica la prima cosa che chiedo è ‘Quando posso salire in moto?’ Quell’istante è quando il dottore deve saper frenarti, dev’essere realista. Sono tornato a Jerez con la tranquillità che la placca avrebbe resistito, che tutto andava bene perché questo è quello che mi è stato detto. Sono stato il primo a chiedere, perché sono coraggioso, ma non un incosciente e se mi avessero detto che la placca si poteva rompere in una frenata non sarei montato in sella a 300 km/h. Il ritorno è stato precipitoso e poi mi si è rotta la placca quando ero a casa per aver aperto una finestra, per tutto lo stress accumulato”. Dietro a questa triste vicenda c’è anche un insegnamento che il pilota ufficiale Honda si porterà dietro per sempre: “Noi piloti abbiamo la virtù, che può essere anche un difetto, di non vedere il rischio e ce lo devono far vedere. Sono cose che impari e che ti fanno maturare. Ora non tornerò in pista fino a quando non sarò al 100%, ovvero quando sarò pronto a assumermi gli stessi rischi, altrimenti non ha senso tornare. Nel 2021 voglio tornare e dare spettacolo in pista”.
Il campionato 2020 di Marc Marquez si è interrotto alla prima gara, sul circuito di Jerez, quando in una rovinosa caduta si è procurato una frattura all’omero destro. Lo spagnolo è volato subito a Barcellona per farsi operare e con l’ok dei medici è tornato in sella pochi giorni dopo l’operazione. Questo è stato l’errore più grande di tutta la faccenda, che non è ancora finita, e a dirlo è stato lo stesso Marc, intervistato da Dazn Spagna: “Come tutti i piloti, appena finita l’operazione chirurgica la prima cosa che chiedo è ‘Quando posso salire in moto?’ Quell’istante è quando il dottore deve saper frenarti, dev’essere realista. Sono tornato a Jerez con la tranquillità che la placca avrebbe resistito, che tutto andava bene perché questo è quello che mi è stato detto. Sono stato il primo a chiedere, perché sono coraggioso, ma non un incosciente e se mi avessero detto che la placca si poteva rompere in una frenata non sarei montato in sella a 300 km/h. Il ritorno è stato precipitoso e poi mi si è rotta la placca quando ero a casa per aver aperto una finestra, per tutto lo stress accumulato”. Dietro a questa triste vicenda c’è anche un insegnamento che il pilota ufficiale Honda si porterà dietro per sempre: “Noi piloti abbiamo la virtù, che può essere anche un difetto, di non vedere il rischio e ce lo devono far vedere. Sono cose che impari e che ti fanno maturare. Ora non tornerò in pista fino a quando non sarò al 100%, ovvero quando sarò pronto a assumermi gli stessi rischi, altrimenti non ha senso tornare. Nel 2021 voglio tornare e dare spettacolo in pista”.
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