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Cosa è successo a Marquez? Nervosismo e cadute, ma ora arriva Aragon

L'otto volte campione del mondo è andato a terra per la seconda gara di fila, e sembra non trovare il giusto feeling con le gomme Michelin. La sua Honda è lontana dall'essere competitiva su ogni pista, ma il calendario ora propone la gara del Motorland, dove la RC213V è sempre andata bene e Marc ha vinto 5 volte su 7
Domenica pomeriggio, con l'entrata "killer" su Jorge Martin, Marc Marquez ha suscitato un coro unanime di commenti negativi, anche se la direzione gara ancora una volta ha sorvolato sull'accaduto. Il team Pramac non aveva mancato tra l'altro di fare le proprie rimostranze nelle sedi opportune, considerazioni che sono però state rispedite al mittente. Al di là del tema relativo alla “impunità” dell'otto volte campione del mondo, rimane il fatto che Marc è visibilmente in affanno nelle ultime gare.

Esagerazioni già viste
Senza andare a episodi risalenti a prima dell'infortunio, anche solo negli ultimi gp si è visto come Marquez cerchi il colpo risolutivo, spesso senza trovarlo e a danno degli avversari. Al gp di Stiria, alla prima partenza, aveva mandato largo Aleix Espargaro, poi aveva litigato per un paio di curve con Joan Mir e Fabio Quartararo, che non erano stati teneri con lui. Ancora in Austria, ma nel secondo gp, si era steso da leader, dopo avere mostrato a tutti che sul bagnato ha una marcia in più, senza però riuscire a gestire condizioni di aderenza precarie. Quell'errore ha fatto pari con la scivolata di Le Mans di qualche mese prima, quando ancora una volta MM93 aveva gettato ogni risultato alle ortiche mentre stava guidando il gruppo.

Auf wiedersehen Sachsenring
Stiamo parlando solo di quattro gare fa, ma il gp di Germania sembra davvero lontanissimo. Il successo di Marquez era arrivato in quell'occasione come un fulmine a ciel sereno. Una serie di coincidenze lo aveva certo aiutato: umido sulla pista, tracciato sinistrorso, la rimonta tardiva di Miguel Oliveira, intruppato nel gruppo. A ogni modo Marquez ha sempre vinto in Germania, in tutte le categorie, e non è mistero che ci si potesse aspettare una prestazione di tutto rispetto. Nelle ultime quattro gare, però, le cose sono andate di male in peggio, e sono arrivati solo 18 punti.

Rivincita ad Aragon?
Dopo la caduta di venerdì scorso, quando Marc ha assaggiato l'asfalto a 270 chilometri orari, il barometro interno del campione ha iniziato a peggiorare rapidamente. Intanto il pilota Honda ha dovuto recarsi in ospedale per curare un occhio malconcio, quindi le qualifiche del sabato non sono andate al meglio, con il compagno di squadra Espargaro in pole e solo la quinta posizione per Marc.
In gara sappiamo come è finita; nel post Marquez ha aggiunto che c'è poco di cui essere contenti, perché essere obbligati a usare gomme soft al posteriore non può essere la soluzione per trovare il grip necessario se si vogliono vincere le gare. In generale sembra però che il feeling con le Michelin, soprattutto all'anteriore, non sia dei migliori.
Ora arriva Aragon, altra pista che gira in senso anti-orario, altro feudo dove Marc ha vinto moltissimo, vale a dire 5 volte in 7 apparizioni. Basterà la pista talismano a far ritrovare il sorriso alla Formica Atomica? La funzionalità di braccio e spalla sembra quasi del tutto recuperata, e Honda è andata alla grande anche l'anno scorso, tanto con Taakaki Nakagami (pole position), che con il fratello Alex (secondo posto nel primo dei due gp). La trasferta al Motorland sarà importantissima, per capire reale stato di forma e prospettive di Marquez e della sua Hond RC213V.
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