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Fase 2 - Valentino Rossi non prova al Red Bull Ring, l’Austria non lo fa entrare

Il Dottore e alcuni suoi allievi della VR46 Riders Academy avrebbero dovuto girare al Red Bull Ring, in Austria, in sella ad alcune Yamaha R1 ma all’ultimo l’Austria ha negato il permesso di entrare causa Coronavirus. Bloccati ad Andorra anche Vinales e Quartararo
Nulla da fare
Tutto era già organizzato, in Austria, per l’arrivo di Valentino Rossi e alcuni piloti della sua VR46 Riders Academy, per una due giorni al Red Bull Ring, evento organizzato dall’azienda Fahrtechnik in collaborazione con YART, ma nulla è andato secondo i piani. Il Dottore avrebbe dovuto raggiungere l’Austria con un volo privato e ad aspettarlo ci sarebbe dovuta essere una Yamaha R1 con cui fare un po’ di allenamento, ma l'Austria ha negato il permesso di entrata causa Coronavirus. Il pesarese così ha visto fumare anche questa possibilità, dopo quella di girare al Misano World Circuit Marco Simoncelli di due giorni fa perché proveniva da un’altra regione. Mandy Kainz, CEO di Yamaha Austria Racing Team ha raccontato a Speedweek: “Tutto era pronto. Valentino Rossi sarebbe arrivato anche con un volo privato a Graz con i suoi ragazzi dell’Academy. Ho scritto un’email al vice-cancelliere e al ministro dello sport Werner Kogler, ma non ho ricevuto alcuna risposta purtroppo. Avevamo parlato prima con Johan Stigefelt (Team Petronas) e poi con Massimo Meregalli (Yamaha). Si pensava potessero girare anche Fabio Quartararo e Maverick Vinales, ma loro sono rimasti bloccati ad Andorra. Abbiamo quindi informato Maio Meregalli, che è responsabile del team Factory peccato perché Rossi sarebbe venuto a provare immediatamente”.  Intanto Rossi ha ripreso ad allenarsi al suo Ranch, con la moto da Cross, rispettando le regole previste in questa Fase 2.
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