Salta al contenuto principale

L’avete mai vista? Suzuki SW-1, il concept che voleva anticipare il 2000

Questo prototipo della casa di Hamamatsu è del 1991 e voleva dare un indirizzo stilistico per sviluppare prodotti in vista del nuovo millennio. Secondo voi ci è riuscito?

Attenzione a non tranciare giudizi affrettati perché questa moto non è quello che vi sembra. Non uno scooter degli anni ‘50 ma un concept con diversi spunti interessanti, nonostante un po’ di annetti li abbia comunque. Si chiama SW-1 ed è un prototipo Suzuki ideato da Tokyo Creative, che aveva l’obiettivo di sviluppare prodotti innovativi per il XXI secolo. Quando venne esposta al Tokyo Motor Show del 1991 voleva essere fonte di ispirazione per il design di altri veicoli, e riscosse molti commenti favorevoli.

Image

Pensata per la città

Si tratta di una cruiser informale nata per destreggiarsi sia nelle strade cittadine che nei grandi spazi e sotto la carrozzeria che la rassomiglia a uno scooter c’è un telaio vero, da moto, in tubi.

Sono da moto anche la forcella telescopica di dimensioni generose, i freni a disco e le ruote a tre razze che però hanno misure “intermedie: il cerchio anteriore è di 16” e il posteriore di 15”, con gommatura rispettivamente 110/80-16 55S e 140/70-15 64S.

Motore 250

Il motore è un monocilindrico a quattro tempi raffreddato ad aria di 250 cm³ dotato di radiatore dell’olio, sviluppato in funzione del tiro e della guidabilità: è una moto pensata per andare a spasso e per quello sono sufficienti 14,7 kW (20 CV) a 8000 giri/minuto e 20,6 Nm a 5500 giri/minuto. Il cambio a cinque marce ha il pedale a bilanciere per non sporcare le scarpe, la trasmissione a cinghia è estremamente silenziosa e richiede una manutenzione pressoché nulla.

Image

I dati diffusi al tempo riportano una lunghezza di 2105 mm, una larghezza di 840 mm e 1095 mm di altezza, con un interasse di 1380 mm e un peso a secco di appena 168 kg. Tutto all’insegna della vita facile.

Fu anche premiata

D’altronde il messaggio lanciato dallo styling pacioso e amichevole era chiarissimo: linee tonde, motore in parte coperto per non sporcare il conducente, paragambe e ampi parafanghi, e nella parte posteriore lo spazio per riporre oggetti. Non è mai andato in produzione, non era previsto che avvenisse, ma fu premiato con il Good Design Award 1992. Secondo voi era davvero così innovativa?

Image

Trasmissione a cinghia, portaoggetti, carenatura, gli spunti originali non mancavano

Leggi altro su:
Aggiungi un commento