Ducati Scrambler: per tutto e per tutti
Pesa poco, ha la sella bassa ed è facile da guidare, ma in mani esperte sfodera le doti delle “vere” Ducati. Rifinita con cura, ha un prezzo corretto e tanti accessori
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€ 8.240
Foto e immagini
La più attesa della stagione
Finalmente... in sella alla Scrambler! Perdonate la battuta, ma la curiosità di provare la nuova Ducati era davvero tanta, perché questa non è una Ducati come le altre. Anzi, dovrà piacere proprio a chi non ha mai neanche pensato di comprarsi una “rossa”... Il nome e lo stile sono ispirati alla Scrambler monocilindrica degli anni 70, ma la tecnica è moderna. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, mentre il motore è il collaudato bicilindrico raffreddato ad aria della Monster 796, rivisto nella messa a punto e nel sistema di iniezione (con singolo corpo farfallato) per avere un’erogazione più fluida e vigorosa ai bassi e medi regimi, in cambio della riduzione della potenza a 75 CV, più che sufficienti per divertirsi. Belle le linee (“vintage” ma non retrò) e curate le finiture, come le “guance” del serbatoio in alluminio intercambiabili con altre verniciate oppure cromate (optional). A proposito di accessori, la casa propone tre altri allestimenti dai quali prendere spunto per la propria Scrambler. Degni di una sportiva invece l’impianto frenante con ABS di serie (davanti c’è una pinza monoblocco ad attacco radiale che “morde” un grosso disco da 330 mm) e la frizione dotata di sistema APTC antisaltellamento, che evita di bloccare la ruota posteriore quando si frena forte scalando le marce. Considerate le molte qualità della Scrambler, il prezzo appare corretto. Alla stessa cifra è disponibile anche la versione depotenziata per chi ha la patente A2.
Quattro versioni
La Icon della prova è la versione “base” della famiglia Scrambler. Ducati le ha affiancato altri tre allestimenti, utili anche come spunti per accessoriare e personalizzare la propria Scrambler. La versione Classic ha ruote a raggi in alluminio, sella “vintage”, serbatoio con banda nera centrale, parafanghi in alluminio spazzolato e portatarga alto. La Full Throttle è la Scrambler “sportiva” con scarico speciale Termignoni, manubrio basso in alluminio a sezione variabile, sella sportiva e guance serbatoio nere. La Urban Enduro è infine la “fuoristrada” del gruppo, dotata di paracoppa motore in alluminio, parafango anteriore alto, griglia protezione faro anteriore, manubrio in stile fuoristrada con traversino di rinforzo e protezioni per gli steli della forcella. Prezzo uguale per tutte e tre: 9.640 euro.
Finalmente... in sella alla Scrambler! Perdonate la battuta, ma la curiosità di provare la nuova Ducati era davvero tanta, perché questa non è una Ducati come le altre. Anzi, dovrà piacere proprio a chi non ha mai neanche pensato di comprarsi una “rossa”... Il nome e lo stile sono ispirati alla Scrambler monocilindrica degli anni 70, ma la tecnica è moderna. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, mentre il motore è il collaudato bicilindrico raffreddato ad aria della Monster 796, rivisto nella messa a punto e nel sistema di iniezione (con singolo corpo farfallato) per avere un’erogazione più fluida e vigorosa ai bassi e medi regimi, in cambio della riduzione della potenza a 75 CV, più che sufficienti per divertirsi. Belle le linee (“vintage” ma non retrò) e curate le finiture, come le “guance” del serbatoio in alluminio intercambiabili con altre verniciate oppure cromate (optional). A proposito di accessori, la casa propone tre altri allestimenti dai quali prendere spunto per la propria Scrambler. Degni di una sportiva invece l’impianto frenante con ABS di serie (davanti c’è una pinza monoblocco ad attacco radiale che “morde” un grosso disco da 330 mm) e la frizione dotata di sistema APTC antisaltellamento, che evita di bloccare la ruota posteriore quando si frena forte scalando le marce. Considerate le molte qualità della Scrambler, il prezzo appare corretto. Alla stessa cifra è disponibile anche la versione depotenziata per chi ha la patente A2.
Quattro versioni
La Icon della prova è la versione “base” della famiglia Scrambler. Ducati le ha affiancato altri tre allestimenti, utili anche come spunti per accessoriare e personalizzare la propria Scrambler. La versione Classic ha ruote a raggi in alluminio, sella “vintage”, serbatoio con banda nera centrale, parafanghi in alluminio spazzolato e portatarga alto. La Full Throttle è la Scrambler “sportiva” con scarico speciale Termignoni, manubrio basso in alluminio a sezione variabile, sella sportiva e guance serbatoio nere. La Urban Enduro è infine la “fuoristrada” del gruppo, dotata di paracoppa motore in alluminio, parafango anteriore alto, griglia protezione faro anteriore, manubrio in stile fuoristrada con traversino di rinforzo e protezioni per gli steli della forcella. Prezzo uguale per tutte e tre: 9.640 euro.
A sinistra la Urban Enduro, al centro la Full Throttle a a destra la Classic. Per tutte lo stesso prezzo: 9.640 euro
Come va
Snella e leggera, la Scrambler permette ai piloti di tutte le taglie di mettere saldamente i piedi a terra, mentre il manubrio con le “strane” estremità rialzate permette di avere sempre tutto sotto controllo, almeno in città (in autostrada invece sarebbe meglio un manubrio più basso e stretto). In movimento la Scrambler è un piacere: leggera e agilissima, imposta le curve in un attimo dimostrando di essere una moto facilissima, ma allo stesso tempo una “vera” Ducati, con un avantreno preciso e l’assetto ben bilanciato, anche se tarato un po’ morbido (questa non è una naked). Il motore spinge in modo fluido e vigoroso ai bassi e medi regimi, ma oltre i 6.000 si impigrisce un po’, meglio cambiare marcia. Bene i freni, specie quello davanti potente ma sempre ben dosabile, e OK anche cambio e frizione APTC, morbida da azionare e utile nelle staccate un po’ forti. Da rivedere il parafango posteriore: non protegge e quando piove spara l'acqua sulla schiene del pilota e del passeggero, invece le pedane, leggermente arretrate, sono comode e permettono di spingere forte con i piedi guidando “allegri”, un utilizzo a cui la Scrambler si presta senza problemi, anzi... è sempre una Ducati!
Carta d'identità
Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore | bicilindrico 4 tempi |
Cilindrata (cm3) | 803 |
Raffreddamento | ad aria |
Alimentazione | a iniezione |
Cambio | a 6 marce |
Potenza CV (kW)/giri | 75 (55)/8250 |
Freno anteriore | a disco |
Freno posteriore | a disco |
Velocità massima (km/h) | nd |
Dimensioni
Altezza sella (cm) | 79 |
Interasse (cm) | 144,5 |
Lunghezza (cm) | 210 |
Peso (kg) | 170 |
Pneumatico anteriore | 110/80-18" |
Pneumatico posteriore | 180/55-17" |
Capacità serbatoio (litri) | 13,5 |
Riserva litri | nd |
Ducati Scrambler 800 Icon 2015
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è vero, per il filtro potevano studiare qualcosa di più carino. Ma ha parecchio fascino in ogni caso, soprattutto la Full Throttle con i cerchi in lega leggera... aspetto di vederne una per strada!
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Io vorrei acquistare una Ducati scrambler depotenziata da poter guidare a 18 anni, ma il mio dubbio è se successivamente sarà possibile "sbloccarla" e farla tornare alla potenza normale
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il che vuol dire : alto costo ! tagliandi spropositati ! non ritirano veicoli usati ! tenetevela !!!!!
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