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Questo weekend c’è l’ASI Motoshow 2024 a Varano de’ Melegari

L’evento è una sorta di museo dinamico, con il paddock aperto al pubblico e in pista una varietà incredibile di moto cariche di storia e di gloria. Da non perdere

Questo weekend a Varano de’ Melegari c’è l’ASI Motoshow 2024, la grande manifestazione organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano che mette in pista le moto storiche e i più grandi campioni di tutti i tempi. 

Sarà la 21ª edizione e sono attesi in totale 28 titoli mondiali divisi fra sei grandi: Giacomo Agostini (15 volte campione del mondo), Eugenio Lazzarini, Luca Cadalora e Pierpaolo Bianchi (3 mondiali a testa), Manuel Poggiali e Carlos Lavado) (2 titoli). Non solo loro: hanno già confermato la propria presenza anche numerosi altri piloti protagonisti di imprese epiche come Gianfranco Bonera, Giuseppe Ascareggi, Roberto Gallina, Marcellino Lucchi, Marco Riva, Hubert Rigal, Gino Tondo, Jean-Francois Baldé e tanti altri ancora. Saranno i protagonisti della Grande Parata dei Campioni che come tradizione chiude l’ASI Motoshow alle 13:30 di domenica.

 

Tante moto in pista

L’evento è una sorta di museo dinamico, con il paddock aperto al pubblico e in pista una varietà incredibile di moto cariche di storia e di gloria. Saranno presenti ufficialmente Yamaha e Honda. La prima porterà la YZR 500 vincitrice del Mondiale 1986 con Eddie Lawson, la YZR 250 usata da Cadalora nel 1990 e la nuova XSR 900 GP, un inedito in stile vintage che però è realizzata con le tecnologie attuali. Honda è presente per la prima volta a questa manifestazione ed esporrà i modelli storici prodotti nello stabilimento italiano di Atessa; nella giornata di domenica 5 maggio la Casa di Tokyo organizza un tour gratuito con possibilità di provare la nuova gamma 2024.

 

Tanti eventi

Sono previste diverse partecipazioni tematiche di notevole interesse: nel ricordo di Donnino Rumi, artista ecostruttore, sabato 4 maggio alle 13 sfileranno in pista oltre 40 esemplari dell’intera produzione Rumi, dai modelli Sport e Competizione a quelli stradali di maggior successo come Scoiattolo e Formichino; Laverda proprio quest’anno celebra il 75º anniversario e ci saranno due conferenze a tema, una tenuta da Giovanni Laverda sulla 750 e l’altra da Piero Antonio Laverda sulla leggendaria 1000 6 cilindri progettata dall’ingegner Alfieri che corse soltanto una gara, al Bol d’Or 1978.

Da non perdere la mostra sviluppata dal Club Moto d’Epoca Fiorentino e dal Club Piacentino Auto Moto d’Epoca sui “Ruggenti anni ‘30”, con numerose due ruote risalenti a un centinaio di anni fa, mentre un altro settore sarà dedicato alla produzione degli Stati Uniti dalle origini fino agli anni ‘80, con modelli molto rari come due Henderson del 1914 e 1929, numerose Harley-Davidson tra le quali le varianti militari e da competizione, le Indian Chief del 1935 e del 1946 e una Reading Standard.

 

C’è anche la Desmosedici di Bayliss

Immancabili Benelli e MotoBi che con una ventina di esemplari racconteranno la storia sportiva dei due marchi: dalle Benelli 175 degli anni ‘20 alle Tornado Superbike del 2003, e le quattro cilindri 350 e 500 guidate da Renzo Pasolini e Jarno Saarinen negli anni ‘60 e ‘70, mentre per la MotoBi verranno esposte le 125,175 e 250 che negli anni ‘60 furoreggiavano nelle gare Juniores.

Prevista anche la presenza della Vespa 50 con cui Valerio Boni è entrato nel Guinness dei Primati per la maggior distanza coperta in 24 ore e della Ducati Desmosedici GP con cui Troy Bayliss vinse a Valencia nello stesso anno in cui aveva conquistato il mondiale Superbike, che verrà guidata da Manuel Poggiali. 

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Scenderanno in pista mezzi di tutte le categorie, divisi per età o per prestazioni: le “antique veteran” dalle origini al 1918, le “vintage” dal 1919 al 1930, le “post vintage” dal 1931 al 1945, le “classic” dal 1946 al 1960, le “post classic” dal 1961 al 1970 e le “modern”. Una vera scorpacciata di nostalgia.

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