Suzuki GSX-8S: potente e ben dotata

La linea della GSX-8S è molto personale, soprattutto davanti con i due fari a LED sovrapposti e le carenature laterali appuntite. Lo schermo TFT da 5” della GSX-8S è molto chiaro, facile da consultare, ha la retroilluminazione diurna e notturna, ma non si connette al cellulare.

La naked di Hamamatsu è spinta dal bicilindrico frontemarcia da 776 cm³ con distribuzione bialbero a 4 valvole e fasatura a 270°, per il quale abbiamo rilevato la considerevole potenza di 77,9 CV a 8.500 giri e una coppia massima di 73,9 Nm a 6.700 giri. Completa la dotazione elettronica: di serie ci sono acceleratore ride by wire, tre mappe motore (A,B e C), controllo di trazione (disattivabile) regolabile su tre livelli, cambio elettronico bidirezionale (una chicca per la categoria) e il sistema che impedisce lo spegnimento del motore quando si manovra a bassa velocità. Di serie c'è anche la frizione assistita, dotata di sistema antisaltellamento che impedisce il bloccaggio della ruota posteriore nelle scalate brusche. Curati i blocchetti al manubrio: a sinistra c’è un comodo selettore che permette di gestire facilmente i vari sistemi elettronici.

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Il telaio perimetrale è in acciaio, la forcella Kayaba a steli rovesciati da 43 mm non è regolabile, mentre il monoammortizzatore (regolabile nel precarico) lavora su un forcellone in alluminio tramite leveraggio progressivo. L’impianto frenante Nissin offre due dischi anteriori da 310 mm con pinze ad attacco radiale e un disco posteriore da 240 mm, tra i più dimensionati della categoria.

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L'impianto frenante è da vera sportiva

Sulla GSX-8S si sta bene: la sella è ben sagomata (ma poco imbottita), mentre i fianchi stretti e il serbatoio snello nella parte a contatto con le ginocchia permettono di appoggiare facilmente i piedi a terra. La posizione di guida è solo leggermente caricata in avanti, senza essere stancante.

Il bicilindrico frontemarcia dà il meglio ai bassi e medi regimi, con una spinta decisa e vigorosa fino a 8.000 giri; oltre questo limite la grinta diminuisce e si sente qualche vibrazione (poco fastidiosa) sulle pedane, quindi conviene cambiare marcia. Ben distinte le tre mappe, tutte “full power” ma differenti nell’erogazione della potenza: la A è la più “cattiva”, la B è la stradale buona per tutto e la C è riservata alle situazioni con scarsa aderenza. Grazie all’assetto decisamente sportivo, tra le curve la GSX-8S diverte parecchio, nonostante lunghezza e interasse da naked di maggiore cilindrata. Non è un “fulmine” nello stretto, ma sul veloce l’avantreno è stabile e preciso, anche in uscita di curva segue fedelmente la traiettoria scelta dal pilota grazie al mono rigido sullo sconnesso (come la forcella), ma perfetto per la guida “allegra”. Bene il cambio elettronico e la frenata, sempre all’altezza.