El Solitario Desert Wolves, un'Harley-Davidson per il deserto
El Solitario al Weels & Waves di quest'anno ha sfoderato un'elegante endurona da deserto, sviluppata sulla base di una Harley-Davidson Roadster e realizzata per tre amici con il sogno di attraversare il Sahara, ha decisamente colpito nel segno
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Fuoriserie
La cacciatrice del deserto
David Borras, in arte El Solitario, al Weels & Waves di Biarritz andato in scena a metà giugno ha tolto il velo alla sua ultima creazione, la Desert Wolves. Si tratta di una moto realizzata per affrontare le dune del deserto, realizzata in tre esemplari per altrettanti amici, che a breve, con le loro moto realizzeranno un docufilm sulla loro impresa nel Sahara. Ovviamente, la vena artistica e la capacità di "vedere oltre" di Borras non gli ha fatto scegliere come base per il progetto un modello con qualche velleità fuoristradistica, bensì una "pesante" (259 kg) Harley-Davidson Roadster, una moto versatile, ma dall'animo e dalle ruote "piantate" saldamente sull'asfalto. Per trasformarla in un "lupo del deserto", Borras ha faticato non poco, ma il risultato è decisamente spettacolare. Le sospensioni sono state la parte più difficile sulla quale intervenire, per loro El Solitario si è rivolto direttamente alla svedese Öhlins, che ha fornito tutto il necessario. La forcella a steli rovesciati della Roadster è stata aggiornata con nuove valvole e nuove molle, più complesso invece il lavoro che si è reso necessario per i due ammortizzatori posteriori. Öhlins ha dovuto studiare una combinazione adatta per far combaciare l'esigenza di una corsa lunga tipica per l'offroad con il peso della moto, alla fine si è defiso di utilizzare parti sviluppate per veicoli tutto-terreno a quattro ruote.
Tra le altre "collaborazioni" segnaliamo Bark Busters che ha disegnato le protezioni in fibra di carbonio per le manopole mentre Kineo ha prodotto i cerchi a raggi da 19” anteriore e posteriore che montano gomme Dunlop tubeless da flat-track per aiutare a mantenere una velocità adeguata anche sulla sabbia più profonda. SC Projects ha disegnato e prodotto lo scarico nero opaco 2-1, ISR ha realizzato specifiche pinze e dischi freno mentre Kriega ha firmato i bagagli morbidi installati sulle moto.
David Borras, in arte El Solitario, al Weels & Waves di Biarritz andato in scena a metà giugno ha tolto il velo alla sua ultima creazione, la Desert Wolves. Si tratta di una moto realizzata per affrontare le dune del deserto, realizzata in tre esemplari per altrettanti amici, che a breve, con le loro moto realizzeranno un docufilm sulla loro impresa nel Sahara. Ovviamente, la vena artistica e la capacità di "vedere oltre" di Borras non gli ha fatto scegliere come base per il progetto un modello con qualche velleità fuoristradistica, bensì una "pesante" (259 kg) Harley-Davidson Roadster, una moto versatile, ma dall'animo e dalle ruote "piantate" saldamente sull'asfalto. Per trasformarla in un "lupo del deserto", Borras ha faticato non poco, ma il risultato è decisamente spettacolare. Le sospensioni sono state la parte più difficile sulla quale intervenire, per loro El Solitario si è rivolto direttamente alla svedese Öhlins, che ha fornito tutto il necessario. La forcella a steli rovesciati della Roadster è stata aggiornata con nuove valvole e nuove molle, più complesso invece il lavoro che si è reso necessario per i due ammortizzatori posteriori. Öhlins ha dovuto studiare una combinazione adatta per far combaciare l'esigenza di una corsa lunga tipica per l'offroad con il peso della moto, alla fine si è defiso di utilizzare parti sviluppate per veicoli tutto-terreno a quattro ruote.
Tra le altre "collaborazioni" segnaliamo Bark Busters che ha disegnato le protezioni in fibra di carbonio per le manopole mentre Kineo ha prodotto i cerchi a raggi da 19” anteriore e posteriore che montano gomme Dunlop tubeless da flat-track per aiutare a mantenere una velocità adeguata anche sulla sabbia più profonda. SC Projects ha disegnato e prodotto lo scarico nero opaco 2-1, ISR ha realizzato specifiche pinze e dischi freno mentre Kriega ha firmato i bagagli morbidi installati sulle moto.
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