In moto nella provincia di Cuneo #1: alla scoperta delle vie dei Colli
Punto d’incontro di cultura, tradizione e turismo biker friendly, la provincia di Cuneo è un territorio vasto e variegato, ricco di storia, natura e luoghi rigeneranti che meritano di essere conosciuti a fondo. Noi lo abbiamo fatto guidati dal tour operator Moto Raid Experience, esperto in viaggi su due ruote
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Natura e cultura
Il Piemonte è una zona notoriamente ricca di eccellenze, in particolar modo nel territorio del cuneese, poiché offre svariati spunti per un viaggio alla scoperta delle sue tante sfaccettature. Un luogo ideale per una gita da compiere in moto, come sostiene il Comitato per il Turismo Outdoor della Provincia di Cuneo che, tramite il progetto WOW - Wonderful Outdoor Week, mira a promuovere il turismo all’aria aperta, tra le Alpi e le Langhe.
A guidarci attraverso le tante ricchezze del cuneese ci hanno pensato Manuel Podetti, Rino Fissore e Claudio Gracosa, colonne portanti del tour operator dei viaggi su due ruote Moto Raid Experience, e profondi conoscitori del territorio, oltre che motociclisti a 360 gradi. Sotto la loro eccellente organizzazione ci siamo addentrati in una regione davvero sorprendente, che merita di essere annoverata tra le mete perfette da scoprire sulle due ruote.
Il nostro tour inizia da Sampeyre, passando da Casteldelfino e Pontechianale, fino a raggiungere il Colle dell’Agnello, sede del motoraduno invernale Agnellotreffen, di cui vi abbiamo parlato lo scorso gennaio. Si tratta del valico transnazionale più alto d’Europa che, con i suoi 2748 metri di altitudine, segna il confine tra Italia e Francia. La salita che porta in vetta è pane per i denti dei motociclisti più preparati e, dopo gravi pendenze e dolci tornanti, ci conduce sulla vetta, dove ci fermiamo per scrutare il panorama che si apre davanti. Un luogo che i più romantici devono assolutamente visitare d’estate, dal momento che regala uno dei cieli più bui e tersi accessibili in moto e auto.
La Val Varaita, sovrastata dal Monviso, attornia tutto, con i suoi lievi pendii e i fitti boschi che ci accompagnano mentre proseguiamo lungo i paesi alpini in pietra. È una terra di artigiani del legno, dove natura e cultura si mescolano in modo spontaneo. Il fascino antico di Chianale, che appare incastonata fra verdi pascoli e alte montagne, è evidente nei tetti in losa, le travi a vista e gli angoli ornati con vasi di fiori, vecchi attrezzi agricoli ristrutturati, e scorci sul panorama circostante. Una bellezza semplice, che merita una sosta per guardarci intorno sopraffatti dalla cura con cui si presenta. Lì scopriamo Le Montagnard, un ristorante-museo ricavato in una delle tipiche abitazioni della valle. Alle pareti, la storia del lavoro dei montanari introduce a una cucina attenta alle materie prime, come la pasta fatta in casa con farine biologiche macinate a pietra, e le merende sinoire da consumare vicino al camino.
Risaliamo in sella e ci avventuriamo sui tornanti asfaltati del Colle della Maddalena, resi celebri dalle gesta di Fausto Coppi, sulla cui sommità si trova una stele in suo onore, che proprio sulla salita del colle diede inizio alla famosa fuga che lo portò a trionfare nella tappa Cuneo-Pinerolo nel Giro d’Italia del ’49.
La giornata prosegue lungo il territorio piemontese e le sue radici arcaiche, tra borgate medievali, campi rigogliosi e strade delicate in cui lasciarsi cullare dal rombo rasserenante della moto.
A Limone Piemonte, ultima tappa di questa giornata, andiamo a ristorarci all’agriturismo L’Agrifoglio, una cascina in pietra immersa in un giardino circondato da colline e pascoli. Un’azienda agricola a conduzione familiare, che propone piatti tipici stagionali, semplici e genuini accompagnati da formaggi e vini piemontesi. Qui si coltiva il mais rosso per la polenta, macinato con un mulino a pietra, e si alleva la pecora sambucana, famosa per la carne delicata del suo agnello.
Natura e cultura, un perenne binomio che può essere compreso a fondo soprattutto attraverso un viaggio in moto, per inserirsi a fondo nel territorio e con esso armonizzarsi.
Il Piemonte è una zona notoriamente ricca di eccellenze, in particolar modo nel territorio del cuneese, poiché offre svariati spunti per un viaggio alla scoperta delle sue tante sfaccettature. Un luogo ideale per una gita da compiere in moto, come sostiene il Comitato per il Turismo Outdoor della Provincia di Cuneo che, tramite il progetto WOW - Wonderful Outdoor Week, mira a promuovere il turismo all’aria aperta, tra le Alpi e le Langhe.
A guidarci attraverso le tante ricchezze del cuneese ci hanno pensato Manuel Podetti, Rino Fissore e Claudio Gracosa, colonne portanti del tour operator dei viaggi su due ruote Moto Raid Experience, e profondi conoscitori del territorio, oltre che motociclisti a 360 gradi. Sotto la loro eccellente organizzazione ci siamo addentrati in una regione davvero sorprendente, che merita di essere annoverata tra le mete perfette da scoprire sulle due ruote.
Il nostro tour inizia da Sampeyre, passando da Casteldelfino e Pontechianale, fino a raggiungere il Colle dell’Agnello, sede del motoraduno invernale Agnellotreffen, di cui vi abbiamo parlato lo scorso gennaio. Si tratta del valico transnazionale più alto d’Europa che, con i suoi 2748 metri di altitudine, segna il confine tra Italia e Francia. La salita che porta in vetta è pane per i denti dei motociclisti più preparati e, dopo gravi pendenze e dolci tornanti, ci conduce sulla vetta, dove ci fermiamo per scrutare il panorama che si apre davanti. Un luogo che i più romantici devono assolutamente visitare d’estate, dal momento che regala uno dei cieli più bui e tersi accessibili in moto e auto.
La Val Varaita, sovrastata dal Monviso, attornia tutto, con i suoi lievi pendii e i fitti boschi che ci accompagnano mentre proseguiamo lungo i paesi alpini in pietra. È una terra di artigiani del legno, dove natura e cultura si mescolano in modo spontaneo. Il fascino antico di Chianale, che appare incastonata fra verdi pascoli e alte montagne, è evidente nei tetti in losa, le travi a vista e gli angoli ornati con vasi di fiori, vecchi attrezzi agricoli ristrutturati, e scorci sul panorama circostante. Una bellezza semplice, che merita una sosta per guardarci intorno sopraffatti dalla cura con cui si presenta. Lì scopriamo Le Montagnard, un ristorante-museo ricavato in una delle tipiche abitazioni della valle. Alle pareti, la storia del lavoro dei montanari introduce a una cucina attenta alle materie prime, come la pasta fatta in casa con farine biologiche macinate a pietra, e le merende sinoire da consumare vicino al camino.
Risaliamo in sella e ci avventuriamo sui tornanti asfaltati del Colle della Maddalena, resi celebri dalle gesta di Fausto Coppi, sulla cui sommità si trova una stele in suo onore, che proprio sulla salita del colle diede inizio alla famosa fuga che lo portò a trionfare nella tappa Cuneo-Pinerolo nel Giro d’Italia del ’49.
La giornata prosegue lungo il territorio piemontese e le sue radici arcaiche, tra borgate medievali, campi rigogliosi e strade delicate in cui lasciarsi cullare dal rombo rasserenante della moto.
A Limone Piemonte, ultima tappa di questa giornata, andiamo a ristorarci all’agriturismo L’Agrifoglio, una cascina in pietra immersa in un giardino circondato da colline e pascoli. Un’azienda agricola a conduzione familiare, che propone piatti tipici stagionali, semplici e genuini accompagnati da formaggi e vini piemontesi. Qui si coltiva il mais rosso per la polenta, macinato con un mulino a pietra, e si alleva la pecora sambucana, famosa per la carne delicata del suo agnello.
Natura e cultura, un perenne binomio che può essere compreso a fondo soprattutto attraverso un viaggio in moto, per inserirsi a fondo nel territorio e con esso armonizzarsi.
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