Momoto MM1: la rinascita della Petronas FP1
La FP1, superbike poco fortunata
La Petronas FP1 è stato uno dei progetti più interessanti e sfortunati della Superbike. Con la collaborazione del telaista Suter, l'azienda petrolifera malese aveva realizzato una moto a tre cilindri da 988,5 cm3 che debuttò nel mondiale 2003 con l'australiano Troy Corser e il campione Carl Fogarty (FP1 sta per Fogarty Petronas 1) come team manager. Purtroppo il regolamento 2004 (che prevedeva per tutte le moto una cilindrata massima di 1000 cm3, qualsiasi fosse il numero di cilindri) rese la FP1 meno competitiva rispetto alle 4 cilindri, così negli anni in cui partecipa alla SBK riuscì a ottenere solo due podi e due pole position. Il progetto fu sospeso nel 2006 per mancanza di risultati, oggi gli appassionati ricordano la FP1 più che altro per le lunghe fiammate che fuoriuscivano dagli scarichi, grazie alle quali si guadgnò il soprannome di sputafuoco. Di questa moto furono prodotti 150 esemplari omologati per l'uso su strada (potenza dichiarata 128 CV), necessari per ottenere l'iscrizione al campionato ma mai arrivati sul mercato.
Rinasce come MM1
Nel 2010 in un magazzino in Inghilterra sono saltati fuori 60 esemplari della FP1 ancora imballati e qualche settimana fa è stata presentata alla stampa malese la Momoto MM1 che è la FP1 con colorazioni e loghi differenti. A quasi dieci anni dall'inizio del progetto, la FP1 arriva sul mercato e la casa malese, fondata da un ex pilota locale, ha promesso che su questa base svilupperà anche una naked chiamata "Café Racer". La Momoto afferma di essere pronta a esportare la MM1/FP1 in Europa, USA e Giappone, ma prezzi e data di commercializzazione non si conoscono. Qui sotto il video ufficiale di presentazione.