Salta al contenuto principale

Bollo ridotto per le moto d'epoca, ecco la lista ufficiale FMI 2013

Bollo moto d'epoca - Le moto d'epoca possono pagare un bollo ridotto. Tutto tranquillo per le "ultra trentenni" mentre per quelle tra i venti e i trenta anni la situazione è un po' più complicata. Vediamo un po' di capire come funzionano le norme e quali possono essere i problemi. Da scaricare la lista ufficiale FMI dei veicoli di interesse storico

Pronta la lista aggiornata

Ecco l'elenco delle moto d'interesse storico per il 2013 (cliccate qui per scaricarlo). Questa lista, realizzata dalla FMI, individua i modelli di moto "interessanti" di età compresa tra i 20 e i 30 anni, ai quali si può applicare il bollo "storico". Significa che all'anno si pagano circa dagli 11 ai 20 euro, l'importo varia (di poco) da regione a regione e si paga solo se si circola, altrimenti nulla è dovuto.



Federalismo anche per i bolli

Detto così sembrerebbe facile in realtà ci sono una serie di difficoltà dovute anche al fatto che le regioni hanno competenza sulla materia e ognuna fa un po' come gli pare. Facciamo un po' di ordine:

- Calabria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Valle d'Aosta, Lazio, Molise, Provincia Di Trento e Veneto prevedono il pagamento ridotto se la moto è inserita in questo elenco.

-Lombardia, Provincia di Bolzano e Toscana fanno pagare il bollo ridotto a tutte le moto con età superiore ai 20 anni, senza considerare liste o altri elenchi.

- Tutte le altre regioni chiedono, per le moto di età tra i 20 e i 30 anni, l'iscrizione al registro storico ASI o FMI, è una pratica che richiede prima l'iscrizione a un club federato ASI o FMI, dopodiché si può ottenere l'iscrizione nel registro storico fornendo una serie di documenti (foto, copia del libretto etc etc). Con il certificato di storicità in mano si può pretendere il bollo ridotto. La pratica tra iscrizioni e richiesta viene a costare circa 200 euro. 


Quanta confusione

Anche le regioni che accettano la riduzione del bollo basandosi sulla lista FMI, prevedono anche la possibilità della riduzione previa iscrizione nel registro storico. Significa che se la moto non è presente nell'elenco è sempre possibile renderla "storica", perché per l'iscrizione nel registro basta l'età e lo stato di conservazione che deve essere buono. Questo però prova confusione e spesso gli operatori chiedono il certificato di storicità, confondendolo con la lista FMI.



I nomi non coincidono

Altro problema è l'individuazione del mezzo: la lista FMI riporta i nomi commerciali delle moto, ma sui libretti spesso sono riportate altre sigle relative all'omologazione. Se trovate allo sportello un operatore esperto di moto d'epoca va tutto bene, altrimenti leggendo sigle differenti potrebbero rifiutarvi la riduzione.

Le trentenni sono "salve"

Le uniche moto a non aver problemi sono quelle di età superiore ai trenta anni: basta il dato anagrafico per ottenere la riduzione, in tutte le regioni.

Leggi altro su:
Aggiungi un commento
giggio
Mar, 07/30/2013 - 10:35
I soliti casini all'italiana... tra l'altro, cosa vuol dire "stato di conservazione buono"? Tutto è legato alla discrezionalità di chi fa l'esame. E allora l'amico dell'amico, lo zio del nonno del cugino eccetera eccetera passano, gli altri no. Mah. A me sembra giusto quello che fa la Lombardia: hai la moto di oltre 20 anni? Allora, bollo ridotto con importo "simbolico". Tanto, lo stato di conservazione dovrebbe essere garantito dalla revisione periodica. Se fose fatta seriamente. Ma qui si apre un altro capitolo...
Profile picture for user ilgiorç
ilgiorç
Mer, 07/31/2013 - 21:14
Ecco, questo è il federalismo tanto agognato: "famo tutti un po' come c***o ce pare!" La soluzione è accentrare tutto a Roma, saranno sempre cretinate ma varranno almeno da Vetta d'Italia a Capo Passero