Honda: un avantreno nuovo per la prossima Gold Wing?
Honda ha depositato all'ufficio brevetti giapponese il progetto di un avantreno quantomeno originale. Che sia già in fase di test?
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Un davanti complicato
Honda, come tutte le grandi aziende, deposita un gran numero di brevetti ogni anno, di cui solo pochi vedono la luce su prodotti finiti. Il 13 aprile 2015 però la Casa dell'Ala ha presentato all'ufficio brevetti giapponese un progetto curioso e originale, che potrebbe svelare un diverso approccio costruttivo per quanto riguarda le moto da turismo del futuro.
Si tratta di un avantreno rivoluzionario, che a giudicare dal profilo inconfondibile del motore nello schema potrebbe venir applicato per la prima volta sulla Gold Wing. Sparita totalmente la forcella, il progetto sembrerebbe un incrocio tra il Duolever di BMW e il sistema utilizzato sulle moto Elf degli anni 80 (moto da corsa dotate di soluzioni innovative realizzate dal colosso petrolifero francese, attiva nel Motomondiale nel biennio 96-97) . Quest'ultimo è un brevetto che Honda aveva già acquisito a suo tempo, dimostrando che l'interesse per la nuova architettura viene da lontano.
L'avantreno così realizzato dovrebbe abbassare il baricentro della moto e offrire una stabilità superiore, due qualità ricercate sulle moto granturismo. La maggior rigidità dovrebbe anche limitare l'affondamento in frenata. Nonostante il progetto sia piuttosto complesso, anche il peso dovrebbe giovarne. Questo è un effetto collaterale tutt'altro che disprezzabile, visto che per una Gold Wing odierna si parla di oltre 4 quintali in ordine di marcia.
Honda, come tutte le grandi aziende, deposita un gran numero di brevetti ogni anno, di cui solo pochi vedono la luce su prodotti finiti. Il 13 aprile 2015 però la Casa dell'Ala ha presentato all'ufficio brevetti giapponese un progetto curioso e originale, che potrebbe svelare un diverso approccio costruttivo per quanto riguarda le moto da turismo del futuro.
Si tratta di un avantreno rivoluzionario, che a giudicare dal profilo inconfondibile del motore nello schema potrebbe venir applicato per la prima volta sulla Gold Wing. Sparita totalmente la forcella, il progetto sembrerebbe un incrocio tra il Duolever di BMW e il sistema utilizzato sulle moto Elf degli anni 80 (moto da corsa dotate di soluzioni innovative realizzate dal colosso petrolifero francese, attiva nel Motomondiale nel biennio 96-97) . Quest'ultimo è un brevetto che Honda aveva già acquisito a suo tempo, dimostrando che l'interesse per la nuova architettura viene da lontano.
L'avantreno così realizzato dovrebbe abbassare il baricentro della moto e offrire una stabilità superiore, due qualità ricercate sulle moto granturismo. La maggior rigidità dovrebbe anche limitare l'affondamento in frenata. Nonostante il progetto sia piuttosto complesso, anche il peso dovrebbe giovarne. Questo è un effetto collaterale tutt'altro che disprezzabile, visto che per una Gold Wing odierna si parla di oltre 4 quintali in ordine di marcia.
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