EICMA 2016, Benelli Leoncino in due versioni: Stradale e Trail
Arriva alla produzione di serie il prototipo presentato a Eicma 2015 che porta il nome del modello storico di Benelli: sarà disponibile a partire dalla prima metà del 2017 in due versioni, Leoncino, la versione stradale pura, e Leoncino Trail, l’allestimento “tutto terreno” con ruote tassellate
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Il ritorno del mito
Il Leoncino 125, un classico degli anni Cinquanta del secolo scorso, è stato il modello più venduto di Benelli. La Casa di Pesaro ha deciso di recuperarne il nome per la sua nuova media, declinata in versione naked e scrambler (Leoncino Trail). Il prototipo era stato presentato a Eicma 2015, ma ora pare che i due modelli siano prossimi alla produzione di serie. Entrambe montano il bicilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido, da 499,6 cm3, capace di 48 CV a 8500 giri e di una coppia massima di 45 Nm a 5000 giri. Da segnalare poi la distribuzione a doppio albero a camme in testa, le 4 valvole per cilindro, il doppio corpo farfallato da 37 mm, e il cambio a 6 velocità. Ad accomunare le due versioni è anche la ciclistica, con il telaio a traliccio in tubi d’acciaio a vista la cui parte terminale è nascosta sotto il serbatoio. D’effetto il proiettore rotondo a led così come la strumentazione, interamente digitale. Menzione speciale per il piccolo leone che ruggisce sul parafango anteriore come sul modello degli anni Cinquanta. A differire nei due modelli sono invece le ruote, le sospensioni e alcune misure. L’urbana Leoncino, infatti, monta cerchi in lega da 17 pollici con pneumatici da 120/70 e 160/60; le sospensioni, regolabili, sono una forcella con steli rovesciati da 50 mm e un monoammortizzatore laterale con escursione da 45 mm, abbinato a un forcellone oscillante. Quanto all’impianto frenante (ABS di serie) troviamo davanti un doppio disco di 320 mm, con pinze radiali a quattro pistoncini, e un disco di 260 mm e una pinza a singolo pistoncino, dietro. La sella è abbastanza bassa: 785 mm da terra. La scrambler Leoncino Trail è invece pensata per la guida anche su strade sterrate. E quindi abbiamo ruote tassellate, cerchi a raggi in lega di alluminio (19” all’anteriore e 17” al posteriore) con pneumatici da 110/80 e 150/70, e una maggior escursione per le sospensioni (135 invece di 125 mm davanti, 135 invece di 112 mm dietro); le pinze freno anteriori, inoltre, sono a due invece che a quattro pistoncini. La sospensioni con escursione più ampia porta a un’altezza della sella maggiore: sulla Leoncino Trail è a 820 m da terra. Leoncino e Leoncino Trail saranno disponibili nella prima metà del 2017 nei colori rosso, argento, verde e nero, a un prezzo ancora in via di definizione.
Il Leoncino 125, un classico degli anni Cinquanta del secolo scorso, è stato il modello più venduto di Benelli. La Casa di Pesaro ha deciso di recuperarne il nome per la sua nuova media, declinata in versione naked e scrambler (Leoncino Trail). Il prototipo era stato presentato a Eicma 2015, ma ora pare che i due modelli siano prossimi alla produzione di serie. Entrambe montano il bicilindrico quattro tempi, raffreddato a liquido, da 499,6 cm3, capace di 48 CV a 8500 giri e di una coppia massima di 45 Nm a 5000 giri. Da segnalare poi la distribuzione a doppio albero a camme in testa, le 4 valvole per cilindro, il doppio corpo farfallato da 37 mm, e il cambio a 6 velocità. Ad accomunare le due versioni è anche la ciclistica, con il telaio a traliccio in tubi d’acciaio a vista la cui parte terminale è nascosta sotto il serbatoio. D’effetto il proiettore rotondo a led così come la strumentazione, interamente digitale. Menzione speciale per il piccolo leone che ruggisce sul parafango anteriore come sul modello degli anni Cinquanta. A differire nei due modelli sono invece le ruote, le sospensioni e alcune misure. L’urbana Leoncino, infatti, monta cerchi in lega da 17 pollici con pneumatici da 120/70 e 160/60; le sospensioni, regolabili, sono una forcella con steli rovesciati da 50 mm e un monoammortizzatore laterale con escursione da 45 mm, abbinato a un forcellone oscillante. Quanto all’impianto frenante (ABS di serie) troviamo davanti un doppio disco di 320 mm, con pinze radiali a quattro pistoncini, e un disco di 260 mm e una pinza a singolo pistoncino, dietro. La sella è abbastanza bassa: 785 mm da terra. La scrambler Leoncino Trail è invece pensata per la guida anche su strade sterrate. E quindi abbiamo ruote tassellate, cerchi a raggi in lega di alluminio (19” all’anteriore e 17” al posteriore) con pneumatici da 110/80 e 150/70, e una maggior escursione per le sospensioni (135 invece di 125 mm davanti, 135 invece di 112 mm dietro); le pinze freno anteriori, inoltre, sono a due invece che a quattro pistoncini. La sospensioni con escursione più ampia porta a un’altezza della sella maggiore: sulla Leoncino Trail è a 820 m da terra. Leoncino e Leoncino Trail saranno disponibili nella prima metà del 2017 nei colori rosso, argento, verde e nero, a un prezzo ancora in via di definizione.
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