Ducati Monster 1200: foto e scheda tecnica della novità 2014
Ducati Monster 1200, una delle moto più succose del 2014, è stata presentata a EICMA 2013. Ottime le prestazioni garantite dal bicilindrico Testastretta di 1198 cm3 capace di 135 CV nella versione "base" e di ben 145 CV in quella "S". Tanta l'elettronica che prevede ABS di serie, controllo trazione e tre mappature del motore
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Due versioni, potenze diverse
La Monster è l'icona del marchio Ducati, nata nel 1992 dalla matita di Miguel Galluzzi e rinnovata nel 2008 ora in occasione del suo 22° si impreziosisce di un ulteriore raffinato modello. La nuova Monster 1200, proposta come da tradizione anche in versione S, sfoggia il potente motore della Mulstistrada 1200, sospensioni raffinate e componenti pregiati. Questa nuova Monster è stata ripensata da zero a partire dal telaio, sempre a traliccio in tubi d'acciaio, ma che ora è più rigido e ha misure differenti. L'interasse è stato aumentato di 60 mm per migliorare la stabilità e aggiungere spazio a bordo, mentre il manubrio a sezione variabile è ora più alto e più vicino al pilota di 40 mm, soluzione che dovrebbe offrire una posizione di guida meno esasperata. Sempre in ottica "comfort", la sella alta 81 cm da terra, può venir abbassata a 78,5 cm con un semplice gesto e arrivare a soli 74,5 cm (la seduta ribassata è offerta come optional).
Il cuore della Monster è il propulsore Testastretta 11° DS Desmo di 1198 cm3, con 4 valvole per cilindro, doppia candela e raffreddamento a liquido, utilizzato come elemento stressato della ciclistica e ancorato direttamente al telaio. Il bicilindrico è stato realizzato attingendo a piene mani dal 1198 Superbike, rivisitato però per addomesticarne la cavalleria e per renderlo più fruibile ai regimi medio-bassi. Una scelta che si è già rivelata vincente sulla Multistrada. “Addomesticare” è comunque un eufemismo, visto che l'unità è comunque in grado di sprigionare 135 CV a 8.750 giri nella versione base, mentre il Monster 1200 S arriva a ben 145 CV allo stesso regime di giri. Il peso dichiarato di 182 kg fa presagire prestazioni esaltanti, i consumi invece non sono stati resi noti, ma il fatto che il serbatoio sia ora di 17,5 litri contro i 13,5 dell'attuale modello 1100.
Dal punto di vista ciclistico, saltano subito all'occhio le grandi differenze fra la versione base a la “S”. La prima utilizza infatti all'anteriore una forcella Kayaba con steli rovesciati di 43 mm di diametro completamente regolabile, mentre il forcellone monobraccio in alluminio è accoppiato a un ammortizzatore Sachs con regolazione del precarico molla e freno idraulico in estensione. Il Monster S vanta invece un monoammortizzatore posteriore e una forcella con steli rovesciati da 48 mm entrambi pluriregolabili e firmati Öhlins. L'impianto frenante del Monster 1200 è composto da due dischi di 320 mm mentre l'ammiraglia S utilizza dischi di 330 mm, per entrambe ci sono pinze ad attacco radiale e un unico disco da 245 mm al posteriore. La Monster 1200 monta di serie l'ultima generazione di ABS della Bosch (disinseribile e con tre livelli di intervento) accoppiato al controllo di trazione settabile su otto livelli e tre riding mode. Si può infatti scegliere fra tre modalità preimpostate, “Sport”, “Touring” e ”Urban” per ottimizzare il comportamento del veicolo in base alle condizioni della strada ambientali. Ciascuna modalità varia il “carattere” del motore e le soglie di intervento di ABS e controllo trazione, riducendo la potenza fino a 100 CV nella modalità “Urban”. Anche il cruscotto "si adegua" restituendo le info più utili a seconda della modalità selezionata. Entrambe la versioni sono disponibili in livrea rossa con telaio rosso e cerchi neri, mentre il Monster S avrà anche una colorazione bianca con telaio bronzo e cerchi nero lucido.
Prezzo e disponibilità dai concessionari sono ancora da definire, qui la scheda tecnica della famiglia Monster al completo.
La Monster è l'icona del marchio Ducati, nata nel 1992 dalla matita di Miguel Galluzzi e rinnovata nel 2008 ora in occasione del suo 22° si impreziosisce di un ulteriore raffinato modello. La nuova Monster 1200, proposta come da tradizione anche in versione S, sfoggia il potente motore della Mulstistrada 1200, sospensioni raffinate e componenti pregiati. Questa nuova Monster è stata ripensata da zero a partire dal telaio, sempre a traliccio in tubi d'acciaio, ma che ora è più rigido e ha misure differenti. L'interasse è stato aumentato di 60 mm per migliorare la stabilità e aggiungere spazio a bordo, mentre il manubrio a sezione variabile è ora più alto e più vicino al pilota di 40 mm, soluzione che dovrebbe offrire una posizione di guida meno esasperata. Sempre in ottica "comfort", la sella alta 81 cm da terra, può venir abbassata a 78,5 cm con un semplice gesto e arrivare a soli 74,5 cm (la seduta ribassata è offerta come optional).
Il cuore della Monster è il propulsore Testastretta 11° DS Desmo di 1198 cm3, con 4 valvole per cilindro, doppia candela e raffreddamento a liquido, utilizzato come elemento stressato della ciclistica e ancorato direttamente al telaio. Il bicilindrico è stato realizzato attingendo a piene mani dal 1198 Superbike, rivisitato però per addomesticarne la cavalleria e per renderlo più fruibile ai regimi medio-bassi. Una scelta che si è già rivelata vincente sulla Multistrada. “Addomesticare” è comunque un eufemismo, visto che l'unità è comunque in grado di sprigionare 135 CV a 8.750 giri nella versione base, mentre il Monster 1200 S arriva a ben 145 CV allo stesso regime di giri. Il peso dichiarato di 182 kg fa presagire prestazioni esaltanti, i consumi invece non sono stati resi noti, ma il fatto che il serbatoio sia ora di 17,5 litri contro i 13,5 dell'attuale modello 1100.
Dal punto di vista ciclistico, saltano subito all'occhio le grandi differenze fra la versione base a la “S”. La prima utilizza infatti all'anteriore una forcella Kayaba con steli rovesciati di 43 mm di diametro completamente regolabile, mentre il forcellone monobraccio in alluminio è accoppiato a un ammortizzatore Sachs con regolazione del precarico molla e freno idraulico in estensione. Il Monster S vanta invece un monoammortizzatore posteriore e una forcella con steli rovesciati da 48 mm entrambi pluriregolabili e firmati Öhlins. L'impianto frenante del Monster 1200 è composto da due dischi di 320 mm mentre l'ammiraglia S utilizza dischi di 330 mm, per entrambe ci sono pinze ad attacco radiale e un unico disco da 245 mm al posteriore. La Monster 1200 monta di serie l'ultima generazione di ABS della Bosch (disinseribile e con tre livelli di intervento) accoppiato al controllo di trazione settabile su otto livelli e tre riding mode. Si può infatti scegliere fra tre modalità preimpostate, “Sport”, “Touring” e ”Urban” per ottimizzare il comportamento del veicolo in base alle condizioni della strada ambientali. Ciascuna modalità varia il “carattere” del motore e le soglie di intervento di ABS e controllo trazione, riducendo la potenza fino a 100 CV nella modalità “Urban”. Anche il cruscotto "si adegua" restituendo le info più utili a seconda della modalità selezionata. Entrambe la versioni sono disponibili in livrea rossa con telaio rosso e cerchi neri, mentre il Monster S avrà anche una colorazione bianca con telaio bronzo e cerchi nero lucido.
Prezzo e disponibilità dai concessionari sono ancora da definire, qui la scheda tecnica della famiglia Monster al completo.
Foto e immagini
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Che senso ha questa moto? è una Streetfighter con un fanale differente, voglio dire... il (o LA) Monster erano moto "entry point" al mondo Ducati, almeno secondo il mio punto di vista... per chi voleva andare "oltre" c'erano moto più impegnative come la street appunto, fare un Moster 1.200 mi pare una cosa inutile... a mio modesto parere!
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