Crisi Husqvarna: Forza Italia scrive al ministro, Lega Nord controlla gli accordi e CasaPound...
Husqvarna moto - Nella tavola rotonda organizzata a Varese sabato 23 novembre dall'associazione 7punto1, i lavoratori della ex-Husqvarna di Cassinetta hanno aggiornato sulle loro vicende i politici presenti tra cui Lara Comi (Forza Italia), Francesca Brianza (Lega Nord) e Andrea Antonini (CasaPound Italia). Tutti hanno garantito il proprio impegno per aiutare i lavoratori e obbligare il gruppo KTM a rispettare gli accordi, ma CasaPound è pronta a battersi concretamente con i lavoratori perché lo stabilimento non venga trasformato in magazzino
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Politica e trasporti
Cassinetta non deve trasformarsi in un magazzino
La vicenda Husqvarna è lontana dal trovare una soluzione, anzi le ultime vicende gettano una luce inquietante sul futuro dell’azienda a pochi chilometri da Varese. Mentre infatti le istituzioni locali e i sindacati si battono per una reindustrializzazione del sito produttivo (che rappresenta l’unica possibilità per salvare dal licenziamento gli oltre 200 lavoratori della ormai ex-Husqvarna, nonché per dare un futuro a tutto l’indotto che ruotava intorno all’azienda), la nuova proprietà Pierer-KTM pare stia cercando di “congelare” lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno, trasformandolo in un magazzino. La scorsa settimana i lavoratori in cassa integrazione hanno bloccato temporaneamente alle porte dello stabilimento di Cassinetta i primi TIR carichi di parti di ricambio provenienti dall’attuale magazzino di Volargne (ancora ubicato nella struttura di proprietà BMW), ma sanno bene che molti altri arriveranno nei prossimi giorni. Sembra infatti che oltre al normale magazzino interno, siano stati preparati per accogliere i ricambi anche i capannoni delle linee produttive, che a questo punto non avranno più alcuna possibilità di funzionare. E i posti di lavoro necessari al funzionamento della struttura si ridurranno così a poche unità. Per tenere viva l’attenzione sulla ex-Husqvarna e aiutare i lavoratori in lotta, ma anche per evitare che vicende come questa si ripetano, l’associazione 7punto1 ha organizzato sabato 23 novembre a Varese la tavola rotonda “Husqvarna, un caso italiano - L'industria italiana al collasso: la politica che fa?” durante la quale i rappresentanti delle RSU e numerosi lavoratori dell’azienda hanno aggiornato sulla vicenda della ormai ex-Husqvarna i politici intervenuti e cioè Lara Comi (europarlamentare Forza Italia), Francesca Brianza (consigliere regionale Lega Nord) e Andrea Antonini (vice presidente Casa Pound Italia, di cui 7punto1 rappresenta il motoclub ufficiale). La discussione è stata breve ma intensa, portando ad alcuni impegni concreti degli intervenuti. Lara Comi ha promesso che insieme agli altri europarlamentari del suo schieramento politico scriverà una lettera ufficiale al Ministro dello sviluppo economico Claudio Zanonato per impegnare lui e la sua struttura a difendere i lavoratori e le aziende italiane contro gli “invasori” austriaci (non c'è solo KTM, altre aziende stanno facendo “shopping” nel Nord-Est italiano), per esempio realizzando un tavolo bilaterale di trattativa. Francesca Brianza ha invece garantito l’impegno dei consiglieri regionali della maggioranza, quello personale del governatore della Lombardia Roberto Maroni e quello dell'assessore al Lavoro Valentina Aprea affinché vigilino sulla corretta applicazione degli accordi sindacali e della cassa integrazione, spesso disattesi dalla nuova proprietà secondo i rappresentanti dei lavoratori. Ancora più concreto e diretto l’impegno di Andrea Antonini (accolto da un lungo applauso) che è pronto ad affiancare i lavoratori Husqvarna nel tentativo di fermare i camion di KTM: "Questa settimana è previsto l'arrivo di altri camion pieni di ricambi per trasformare l'impianto produttivo in magazzino. CasaPound sarà al fianco dei lavoratori, mobilitando i suoi militanti se necessario anche da tutta Italia, per bloccare i TIR e questo ennesimo scempio della grande industria italiana. Il nuovo management dell'azienda -ha continuato Antonini- sappia che non ci faremo intimidire dalle denunce e dagli atti di prepotenza che ha già perpetrato nei confronti dei lavoratori e i nostri politici ricordino che qui si sta combattendo sulle spalle di oltre duecento famiglie una battaglia che riguarda la politica industriale del nostro Paese".
La vicenda Husqvarna è lontana dal trovare una soluzione, anzi le ultime vicende gettano una luce inquietante sul futuro dell’azienda a pochi chilometri da Varese. Mentre infatti le istituzioni locali e i sindacati si battono per una reindustrializzazione del sito produttivo (che rappresenta l’unica possibilità per salvare dal licenziamento gli oltre 200 lavoratori della ormai ex-Husqvarna, nonché per dare un futuro a tutto l’indotto che ruotava intorno all’azienda), la nuova proprietà Pierer-KTM pare stia cercando di “congelare” lo stabilimento di Cassinetta di Biandronno, trasformandolo in un magazzino. La scorsa settimana i lavoratori in cassa integrazione hanno bloccato temporaneamente alle porte dello stabilimento di Cassinetta i primi TIR carichi di parti di ricambio provenienti dall’attuale magazzino di Volargne (ancora ubicato nella struttura di proprietà BMW), ma sanno bene che molti altri arriveranno nei prossimi giorni. Sembra infatti che oltre al normale magazzino interno, siano stati preparati per accogliere i ricambi anche i capannoni delle linee produttive, che a questo punto non avranno più alcuna possibilità di funzionare. E i posti di lavoro necessari al funzionamento della struttura si ridurranno così a poche unità. Per tenere viva l’attenzione sulla ex-Husqvarna e aiutare i lavoratori in lotta, ma anche per evitare che vicende come questa si ripetano, l’associazione 7punto1 ha organizzato sabato 23 novembre a Varese la tavola rotonda “Husqvarna, un caso italiano - L'industria italiana al collasso: la politica che fa?” durante la quale i rappresentanti delle RSU e numerosi lavoratori dell’azienda hanno aggiornato sulla vicenda della ormai ex-Husqvarna i politici intervenuti e cioè Lara Comi (europarlamentare Forza Italia), Francesca Brianza (consigliere regionale Lega Nord) e Andrea Antonini (vice presidente Casa Pound Italia, di cui 7punto1 rappresenta il motoclub ufficiale). La discussione è stata breve ma intensa, portando ad alcuni impegni concreti degli intervenuti. Lara Comi ha promesso che insieme agli altri europarlamentari del suo schieramento politico scriverà una lettera ufficiale al Ministro dello sviluppo economico Claudio Zanonato per impegnare lui e la sua struttura a difendere i lavoratori e le aziende italiane contro gli “invasori” austriaci (non c'è solo KTM, altre aziende stanno facendo “shopping” nel Nord-Est italiano), per esempio realizzando un tavolo bilaterale di trattativa. Francesca Brianza ha invece garantito l’impegno dei consiglieri regionali della maggioranza, quello personale del governatore della Lombardia Roberto Maroni e quello dell'assessore al Lavoro Valentina Aprea affinché vigilino sulla corretta applicazione degli accordi sindacali e della cassa integrazione, spesso disattesi dalla nuova proprietà secondo i rappresentanti dei lavoratori. Ancora più concreto e diretto l’impegno di Andrea Antonini (accolto da un lungo applauso) che è pronto ad affiancare i lavoratori Husqvarna nel tentativo di fermare i camion di KTM: "Questa settimana è previsto l'arrivo di altri camion pieni di ricambi per trasformare l'impianto produttivo in magazzino. CasaPound sarà al fianco dei lavoratori, mobilitando i suoi militanti se necessario anche da tutta Italia, per bloccare i TIR e questo ennesimo scempio della grande industria italiana. Il nuovo management dell'azienda -ha continuato Antonini- sappia che non ci faremo intimidire dalle denunce e dagli atti di prepotenza che ha già perpetrato nei confronti dei lavoratori e i nostri politici ricordino che qui si sta combattendo sulle spalle di oltre duecento famiglie una battaglia che riguarda la politica industriale del nostro Paese".
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