BMW K 100 RS special
BMW moto - Ecco una bella naked realizzata su base K 100 RS, la ricetta è semplice e collaudata: via le carene e tutti gli orpelli “inutili”, a dominare ora è il classico quattro cilindri a sogliola e per completare il look café racer arrivano forcella e freni da sportiva e codino monoposto
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Fuoriserie
Una special semplice
L'arrivo della serie K nel 1984, per BMW significò disporre dell'arma giusta per opporsi all'avanzata delle moto giapponesi che, in quegli anni dominavano il mercato con le loro quattro cilindri. La K75 a tre cilindri ma soprattutto la K100 a quattro cilindri e 1000 cm3 di cilindrata furono i modelli che diedero nuovo impulso alle vendite del marchio bavarese, grazie alle tante soluzioni tecniche all'avanguardia (come l'iniezione elettronica e i cilindri disposti in linea, in senso longitudinale alla moto e in posizione orizzontale) e, soprattutto, la potenza erogata, decisamente superiore a quella del classico boxer. Alla base di questa special realizzata da un pilota aeronautico australiano c'è una K 100 RS, la versione sportiva della famiglia K. La moto è stata spogliata delle carene e ha subito un lungo lavoro di modifiche per farla avvicinare allo “spirito” café racer. Invariato il motore a sogliola, dotato solo di un bel terminale nero Supertrapp, il lavoro più grosso è stato fatto sul telaio posteriore, accorciato e su cui è stata piazzata una bella sella vintage con unghietta che punta all'insù. Il serbatoio è quello originale a cui è stata applicata una mano di una speciale vernice arancione che si ispira a quello della mitica R 90 S degli anni 70. A livello di sospensioni è stato sostituito l'ammortizzatore posteriore con un'unità più performante, la forcella è quella di una Yamaha R1 del 2000 mentre le ruote e i freni provengono da una BMW K 1100. Ultimo tocco, il faro anteriore, sostituito con quello più compatto di una Yamaha MT-03.
L'arrivo della serie K nel 1984, per BMW significò disporre dell'arma giusta per opporsi all'avanzata delle moto giapponesi che, in quegli anni dominavano il mercato con le loro quattro cilindri. La K75 a tre cilindri ma soprattutto la K100 a quattro cilindri e 1000 cm3 di cilindrata furono i modelli che diedero nuovo impulso alle vendite del marchio bavarese, grazie alle tante soluzioni tecniche all'avanguardia (come l'iniezione elettronica e i cilindri disposti in linea, in senso longitudinale alla moto e in posizione orizzontale) e, soprattutto, la potenza erogata, decisamente superiore a quella del classico boxer. Alla base di questa special realizzata da un pilota aeronautico australiano c'è una K 100 RS, la versione sportiva della famiglia K. La moto è stata spogliata delle carene e ha subito un lungo lavoro di modifiche per farla avvicinare allo “spirito” café racer. Invariato il motore a sogliola, dotato solo di un bel terminale nero Supertrapp, il lavoro più grosso è stato fatto sul telaio posteriore, accorciato e su cui è stata piazzata una bella sella vintage con unghietta che punta all'insù. Il serbatoio è quello originale a cui è stata applicata una mano di una speciale vernice arancione che si ispira a quello della mitica R 90 S degli anni 70. A livello di sospensioni è stato sostituito l'ammortizzatore posteriore con un'unità più performante, la forcella è quella di una Yamaha R1 del 2000 mentre le ruote e i freni provengono da una BMW K 1100. Ultimo tocco, il faro anteriore, sostituito con quello più compatto di una Yamaha MT-03.
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