MotoGP, Uccio: “Valentino Rossi ha vinto nove titoli e mezzo”
Uccio, amico "storico" di Valentino Rossi è suo fidato braccio destro ha raccontato come hanno vissuto il finale di stagione 2015, ammettendo: “Sono stato io a vedere per primo il biscotto in Australia”, ma l'obiettivo per il prossimo anno è sempre lo stesso: vincere il decimo titolo
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"Marquez? Antisportivo"
Con il titolo conquistato da Marquez a Motegi la stagione 2016 si può considerare chiusa, anche se bisogna ancora vedere chi tra Rossi e Lorenzo conquisterà la seconda posizione. Insomma è tempo di bilanci e recriminazioni e Alessio Salucci, “Uccio” l'amico di sempre del Dottore ha "vuotato il sacco" in un'intervista a Marca, mettendo subito in chiaro i valori in campo: “Valentino è importante perché, a livello sportivo, ha ottenuto tantissimi successi. Per questo nel mondo del motociclismo è rispettato, ha dato tanto a questo sport e lo ama molto, è giusto così”. Cosa farà Valentino quando smetterà di correre? “C'è tempo per pensarci! Secondo me continuerà a stare nel mondo delle moto, ma non farà il capo di un team. Resterà nel mondo dei motori, magari come pilota di rally , o nelle GT, non ce lo vedo a fare quello che hanno fatto Gresini o Cecchinello”. Dopo oltre vent'anni di carriera, Uccio sa come si potrebbe concludere al meglio: “La gioia più grande sarebbe il decimo titolo, se lo merita. Lo rincorre da anni. Per me abbiamo vinto nove titoli e mezzo, quello dello scorso anno è anche un po' nostro. Anche un po' mio, anche se non è vero. Per quello che è successo nel 2015, Valentino si merita ancora di più il decimo titolo. Faremo di tutto per raggiungere lquesto obiettivo. Per me, la carriera di Valentino senza il decimo titolo sarebbe diversa, come se non fosse finita. Vogliamo il decimo titolo”. L'inverno scorso però non è stato semplice: “È stato difficile. Dico sempre a Valentino che quello che è successo l'anno scorso non si può dimenticare, e non si dimenticherà fin quando vivremo. È stata una grande rabbia. Devi imparare a conviverci. Come ha detto Vale, la gente a casa non riesce a capire quanto costa fare un mondiale, 18 gare a questo livello. L'energia è incredibile. La tua vita è questo. Valentino ogni giorno si allena sette ore, fa molti sacrifici per giocarsi il mondiale, e se lo perdi il calo psicologico è grande. Se lo perdi come l'anno scorso, ancora di più. Solo con le prime vittorie di quest'anno Valentino è tornato a essere più rilassato, a sorridere davvero e ad apprezzare questo sport e questo lavoro. Grazie a Dio siamo un grande gruppo e stiamo con lui sia a casa sia alle gare”.
Uccio ha spiegato anche la storia del “biscottone” Lorenzo-Marquez: “L'ho scoperto io per primo e l'ho fatto vedere a Valentino quando è finita la gara (in Australia ndr), gli ho detto: 'Guarda, qui c'è qualcosa di molto strano Si è messo in mezzo'. Quando guardi la gara in diretta può sfuggirti, ma quando la analizzi sì. L'ho detto a Vale, che è più esperto di me e anche lui se n'è accorto. È stata una cosa molto brutta e antisportiva, questo non lo dico io, lo dicono anche gli spagnoli. All'inizio in Spagna dicevano di no, poi... Le gente non è stupida. Pensa e analizza. Io non ho mai creduto nell'amicizia tra Valentino e Marquez. Sapere che lui da bambino aveva il poster di Valentino in camera non mi è mai piaciuto. Io dicevo a Valentino 'Ognuno deve andare per la sua strada' e Valentino non era tanto d'accordo, ma alla fine avevo ragione io, da fuori le cose si vedono meglio. Sono qui da 20 anni, ho visto molti piloti e so chi è sincero. Io dico sempre quello che penso”. Dal prossimo anno non ci sarà più Jorge Lorenzo dall'altra parte del box e Uccio ha detto: “È sempre utile avere rivali forti e compagni di squadra anche. Ti aiutano a crescere e ti stimolano, questo è molto importante e lui lo sa. Jorge è un compagno che ti può aiutare molto, ti dà molta motivazione”.
Con il titolo conquistato da Marquez a Motegi la stagione 2016 si può considerare chiusa, anche se bisogna ancora vedere chi tra Rossi e Lorenzo conquisterà la seconda posizione. Insomma è tempo di bilanci e recriminazioni e Alessio Salucci, “Uccio” l'amico di sempre del Dottore ha "vuotato il sacco" in un'intervista a Marca, mettendo subito in chiaro i valori in campo: “Valentino è importante perché, a livello sportivo, ha ottenuto tantissimi successi. Per questo nel mondo del motociclismo è rispettato, ha dato tanto a questo sport e lo ama molto, è giusto così”. Cosa farà Valentino quando smetterà di correre? “C'è tempo per pensarci! Secondo me continuerà a stare nel mondo delle moto, ma non farà il capo di un team. Resterà nel mondo dei motori, magari come pilota di rally , o nelle GT, non ce lo vedo a fare quello che hanno fatto Gresini o Cecchinello”. Dopo oltre vent'anni di carriera, Uccio sa come si potrebbe concludere al meglio: “La gioia più grande sarebbe il decimo titolo, se lo merita. Lo rincorre da anni. Per me abbiamo vinto nove titoli e mezzo, quello dello scorso anno è anche un po' nostro. Anche un po' mio, anche se non è vero. Per quello che è successo nel 2015, Valentino si merita ancora di più il decimo titolo. Faremo di tutto per raggiungere lquesto obiettivo. Per me, la carriera di Valentino senza il decimo titolo sarebbe diversa, come se non fosse finita. Vogliamo il decimo titolo”. L'inverno scorso però non è stato semplice: “È stato difficile. Dico sempre a Valentino che quello che è successo l'anno scorso non si può dimenticare, e non si dimenticherà fin quando vivremo. È stata una grande rabbia. Devi imparare a conviverci. Come ha detto Vale, la gente a casa non riesce a capire quanto costa fare un mondiale, 18 gare a questo livello. L'energia è incredibile. La tua vita è questo. Valentino ogni giorno si allena sette ore, fa molti sacrifici per giocarsi il mondiale, e se lo perdi il calo psicologico è grande. Se lo perdi come l'anno scorso, ancora di più. Solo con le prime vittorie di quest'anno Valentino è tornato a essere più rilassato, a sorridere davvero e ad apprezzare questo sport e questo lavoro. Grazie a Dio siamo un grande gruppo e stiamo con lui sia a casa sia alle gare”.
Uccio ha spiegato anche la storia del “biscottone” Lorenzo-Marquez: “L'ho scoperto io per primo e l'ho fatto vedere a Valentino quando è finita la gara (in Australia ndr), gli ho detto: 'Guarda, qui c'è qualcosa di molto strano Si è messo in mezzo'. Quando guardi la gara in diretta può sfuggirti, ma quando la analizzi sì. L'ho detto a Vale, che è più esperto di me e anche lui se n'è accorto. È stata una cosa molto brutta e antisportiva, questo non lo dico io, lo dicono anche gli spagnoli. All'inizio in Spagna dicevano di no, poi... Le gente non è stupida. Pensa e analizza. Io non ho mai creduto nell'amicizia tra Valentino e Marquez. Sapere che lui da bambino aveva il poster di Valentino in camera non mi è mai piaciuto. Io dicevo a Valentino 'Ognuno deve andare per la sua strada' e Valentino non era tanto d'accordo, ma alla fine avevo ragione io, da fuori le cose si vedono meglio. Sono qui da 20 anni, ho visto molti piloti e so chi è sincero. Io dico sempre quello che penso”. Dal prossimo anno non ci sarà più Jorge Lorenzo dall'altra parte del box e Uccio ha detto: “È sempre utile avere rivali forti e compagni di squadra anche. Ti aiutano a crescere e ti stimolano, questo è molto importante e lui lo sa. Jorge è un compagno che ti può aiutare molto, ti dà molta motivazione”.
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Marquez deve provare il dolore che ha provocato a Rossi e a tutti i tifosi di motogp perchè quello che ha fatto non ha precedenti nel motosport! Gli auguro di finire sulla sedia a rotelle e vedere Rossi vincere il 10 titolo
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Bravo, Mango!!! Grazie per quanto hai scritto. Tu rappresenti esattamente il meglio di quella feccia che ha invaso il motociclismo. Trasportati dai successi di Rossi. Gran pilota, sia chiaro. Ma che ha portato nel nostro mondo e nel nostro sport gente dai facili entusiasmi ed anche dalla scarsa lucidità mentale. Gente che si entusiasma vedendo cadere un pilota avversario. Che gode in queste situazioni. Ed il cui "idolo" non ha mai limitato questi eccessi di violenza. Vergognati di quanto dici e di quello che hai scritto. Il decimo titolo di Rossi lo vedo quasi impossibile. Così come spero che ogni altro pilota stia sempre bene e che nessuno debba mai rimanere invalido. L'unico grande conforto è che, una volta ritiratosi Rossi, spariranno tutti i soggetti come te. Non siete tifosi o sportivi. Siete solo dei faziosi senza testa. Un ultimo avviso: occhio, perché la vita, di solito, rende il male che auguri agli altri.
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